Il progetto OnyourWay dal 23 Novembre 2009, è chiuso!
Si trasferisce la nuova discussione progettuale sul nuovo progetto
denominato FooTour .

Grazie a tutti coloro ci raggiungeranno sul nuovo progetto.

Credo che il problema maggiore di un’iniziativa del genere in Italia sia la diffidenza delle persone (che a Milano non prendono nemmeno i mezzi pubblici). In Germania e altrove, dove c’è più spirito di condivisione, questi servizi sono diffusi da tempo e funzionano benissimo. Vedi ad esempio http://www.mitfahrgelegenheit.de/ se non lo conosci già! In bocca al lupo!

anche di questo, qui, c’è tanto bisogno

Iniziativa Legambiente -Città senz’auto (dal blog di V. Borgomeo, Repubblica.it)

Sì, è vero Walther, hai ragione, mi sembra giusto puntare sull’aspetto “intermodale” della circolazione: la ciclabilità, la pedonalità sono tasselli da valorizzare nel modo più assoluto ai fini della sostenibilità. Molti sono i progetti ad esempio riguardanti il cosiddetto “Pedibus”: modalità di copertura del tragitto casa-scuola da parte di bambini organizzati in gruppi (il “pedibus”, appunto!) che partono scaglionati e sono seguiti lungo il percorso da un sistema di tutoring volontario a cui collaborano genitori, commercianti del quartiere, vigili urbani, ecc… sensibilizzati e coinvolti nel progetto. Anche qui c’è un intento di socialità diffusa contro ogni tentazione di militarizzazione del territorio così in voga in questi ultimi tempi!

commento Integro gli interventi di Mauro e Federico, dicendo che Jungo mi sembra molto macchinoso, l’approccio di OnYourWay è a 360 gradi sia nei mezzi (in tratte brevi proviamo a proporre bici, andare a piedi) , integrati a possibilità di car pooling, mezzi pubblici, integrazioni di soste di interscambio inserite nel processo.
Lavorando su interaction design per rendere pi agevole le possibilità di relazioni on line e sul territorio. In breve non è che non si considera Jungo, tutt’altro si realizza cerca di realizzare un approccio complesso e sistemico al problema presentando interazioni semplici e immediate per gli utenti.

Per Augusto: l’equivoco nasce dal fatto che a breve OnYourWay espliciterà al meglio le proprie potenzialità e come intende interagire, a differenza di quello che è visibile da ora come interazione piuttosto classica e rigida.

A proposito di jungo:

quali sono le probabilità che qualcuno si piazzi in un punto qualsiasi di una strada qualsiasi ed incroci un automobilista con la card: anche nel caso di milioni di utenti la probabilità è quasi nulla (i calcoli presenti non mi convincono per nulla). Occorrono o punti di ritrovo o coordinazione online.

La procedura di controllo con utenti di cui si controlla “se hanno precedenti penali” o l’integrazione con il database della Polizia (!) mi sembra irreale (a meno che non abbiano quegli “esperti informatici” che vanno tanto di moda oggi…).

I pagamenti cash mi lasciano molto perplesso.

il sistema del car pooling ha già dei ritorni sull’affidabilità, si potrebbero mettere ritorni pure sul come si guida
ma chi giudica
uno spericolato giudicherebbe un guidatore medio imbranato un imbranato giudicherebbe un guidatore medio spericolato
non esiste parametro obiettivo
non è stato messo per questo neppure nulla sulla pulizia auto, la mia può apparire ad alcuni pulita (pochi:-) ) e ad altri sporchissima (sempre pochi)
i parametri oggettivi sono l’affidabilità (passo e in orario) e pochi altri
sono già pensate 3 opzioni
-solo stesso sesso (las pèrima label era “sesso a bordo”!!!
- no fumatori sia che non fumino in auto che in assoluto
-no animali a casa (allergie)
qualcosa c’è

Mi sono guardato velocemente il sito di Jungo…è molto interessante! e mi sembra cogliere alcuni problemi chiave finora irrisolti dell’approccio tradizionale al car-pooling.
Walter, sei sicuro che non si possa prendere qualche spunto? L’approccio Jungo per i brevi tragitti urbani non pianificati e invece quello più razionale di OnYourWay per quelli più lunghi, messi insieme secondo me potrebbero davvero fare la differenza.