Bozza progettuale

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      Davide
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      Vi propongo di seguito la bozza progettuale sulla quale sto lavorando rispondendo alle domande proposte da Angela Presciuttini. Il lavoro non è concluso ma le vostre impressioni mi aiuterebbero a concluderlo al meglio.

      Grazie! 


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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Whoa, Davide! Ottimo lavoro, hai già una versione 1 del documento di progetto. Leggiamo e ti facciamo sapere presto.

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      Davide
      Partecipante

      Grazie, mi state tenendo sulle spine però…..:)

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      Angela Presciuttini
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      Ciao Davide,

      ho letto con attenzione la tua bozza. Un’ottima affermazione che vi trovo, molto importante e sicuramente da realizzare, è “gli operatori…avranno il compito di curare i rapporti di collaborazione con tutte le organizzazioni coinvolte…” (sez. “chi lo gestisce?”).
      Questo è un elemento-chiave per la buona riuscita di progetti che, come questo, investono il territorio e so per certo che lavorare su questo ti/vi permetterebbe di dare basi solide al vostro lavoro. Io partirei proprio da qui per iniziare ad approfondire in modo dettagliato il progetto: quali istituzioni/associazioni/enti dovremmo contattare? Quali attività svolgono già in tale direzione?…. Hai per caso già fatto una ricerca in tal senso? Fare una buona analisi di contesto vi permetterebbe anche, in seguito, di avvicinare i vostri interlocutori in modo da stabilire relazioni costruttive, comprendendo e riconoscendo reciprocamente il proprio ruolo.

      Un altro elemento positivo che trovo è la sottolineatura dell’importanza anche delle attività connesse con l’arte: non so di preciso che cosa tu abbia in mente, ma sperimentare più linguaggi è anche per me fondamentale per la crescita della dimensione umana nella sua interezza.

      Continuo ad avere forti perplessità sulle scuole elementari: le attività che descrivi in gran parte sono già inserite nei programmi ed attività scolastici… Cosa significa poi “programma blando, poco impegnativo, volto allo stimolo intellettuale e al gioco”? I laboratori di mestieri improntati al gioco sono invece una buona idea, concreta: potresti già verificare nel pratico (contattando scuole, aziende) la loro fattibilità.

      Per il resto, sento ancora la mancanza di un linguaggio concreto e preciso – pur essendo una bozza – che sarebbe invece veicolo della struttura del tuo progetto, che tu stesso definisci strutturato, standardizzato (cioè applicato dappertutto oppure in base a degli standard esistenti?) ed efficace.
      Questo progetto ha un megaobiettivo complesso che ne racchiude molti altri più piccoli, tutti fondamentali. In che modo intendi raggiungerli? E’ possibile, secondo te, far testare tutti i mestieri, gli sport, e le attività esistenti? O non si potrebbe prima fare un’analisi di quello che già c’è (nelle persone) e poi magari proporre qualcosa anche in base a questi risultati?

      Naturalmente tutto è possibile, con la giusta organizzazione. Tutte queste riflessioni servono solo a farti decidere che forma dare al tuo progetto, nel dettaglio. Quello che scrivi è quello che poi le persone si troveranno a fare e dato che hai scelto di portare avanti un progetto complesso, che coinvolge tutte le realtà educative, sociali, culturali, imprenditoriali, sarà necessario – dal mio punto di vista – essere molto specifici e dettagliati nella descrizione.

      Prova ad immaginare l’intero percorso di 8 anni che hai in mente passo a passo, come se fossi l’utente che ne fruisce, dalle elementari fino al termine della scuola media….

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
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      ciao Davide, provo a commentarti i vari passaggi del documento che costituisce un ottimo inizio

      Cos’è questo programma/progetto?

      Orientamix è un progetto che mira a creare un programma strutturato, standardizzato, completo e soprattutto efficace per l’ orientamento scolastico e lavorativo dei giovani.
      Il programma prevede tutta una serie di attività ben definite in ambito occupazionale, sportivo ed artistico, da svolgersi secondo una precisa pianificazione durante il percorso formativo;
      queste attività hanno lo scopo di creare nei ragazzi un quadro d’ insieme delle varie realtà esistenti a livello territoriale ma non solo e di sondarne attitudini e passioni.

      La prima frase è perfetta. E la seconda pure. La terza non l’ho capita: se volevi introdurre i contenuti del percorso di orientamento dovevi essere più preciso. “varie realtà esistenti a livello locale” è una frase che non fa comprendere a cosa si riferisca.

      Perché è importante? Quali obiettivi ha?

      Orientamix è importante in quanto non esiste ancora nei programmi ministeriali per la scuola dell’obbligo e nemmeno come servizio privato, uno strumento completo e strutturato che abbia lo scopo di far conoscere (e se possibile testare) tutti i mestieri, gli sport e le attività connesse con l’ arte presenti sul territorio.
      Questo dovrebbe essere un diritto di tutti gli studenti, ma la realtà di Trieste (e non solo) è diversa e spesso si lamenta la mancanza di un sistema adeguato.
      Attraverso il “percorso di conoscenza” Orientamix ha lo scopo di creare le basi affinché ogni giovane sia capace di orientarsi verso la scelta di un percorso formativo tramite esperienze vissute e non per “sentito dire”. Altro obiettivo del progetto è scoprire talenti ed interessi in tempo utile da poterli sviluppare, sempre nel rispetto della volontà dell’interessato.

      Qui fai una scelta precisa, cioè si parla di attività presenti sul territorio. Mi sembra un elemento, quello della territorialità, da spostare nel primo paragrafo.
      La “realtà di trieste” nella prima frase dici che è uguale a tutto il resto del territorio nazionale. Inoltre non hai ancora localizzato il progetto, quindi parlare di Trieste in questo modo, fà cadere dalle nuvole il lettore.
      il “percorso di conoscenza” non lo hai ancora definito da nessuna parte, per cui dire che attraverso di esso si raggiunge uno scopo, non da nessuna informazione.

      Rileggendo il primo e il secondo paragrafo, mi rendo conto che l’ordine dei contenuti non è il meglio. io partirei dagli obiettivi e poi descriverei il cosa vuoi realizzare per raggiungerli.
      In questi passaggi, un minimo di collocazione territoriale non guasterebbe.

      “a chi si rivolge”, tutto chiaro, ok

      Chi lo utilizza materialmente?

      Strumento principale: “programma di conoscenza”
      Utilizzatori:

      giovani in formazione
      organizzazioni desiderose di far conoscere la propria attività

      Strumento nello strumento: “database di esperienze”
      Utilizzatori:

      giovani per autovalutazione
      operatori del settore per analisi, studi, ecc
      aziende per la ricerca di candidati ideali

      Si intende che l’ utilizzo del database da parte di operatori ed aziende è sottoposto alla volontà dei singoli di rendere pubblici o meno parte o tutti i dati raccolti.

      Qui davide è importante definire cosa sia il “programma di conoscenza” e il “database di esperienze” prima di dire a chi si rivolge.

      Per il momento mi fermo qui con l’analisi puntuale del documento.

      In linea di massima lo imposterei in un altro modo nella seconda parte, del tipo: Quali sono gli strumenti, come funzionano e quali contenuti hanno, a chi si rivolgono, chi li gestisce.

      I risultati attesi, secondo me, vanno preventivamente descritti negli obiettivi.
      Ad es: obiettivo: creare un percorso di orientamento > risultato atteso: far compiere allo studente scelte più soddisfacenti nella sua carriera scolastica e lavorativa

      ciao

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      Davide
      Partecipante

      Ciao Angela,
      riguardo i rapporti di collaborazione con i vari enti/istituzioni/associazioni, purtroppo non ho ancora fatto una analisi approfondita del contesto; penso come te sia molto importante e inizierò prima possibile a lavorare in tal senso, consapevole tuttavia di quanto impegnativa e onerosa in termini di tempo sia questa ricerca.

      Per quanto riguarda le attività connesse con l’arte ho in mente attività connesse con la musica, il canto, la pittura, la scultura, il teatro, ecc
      Hai in mente altri linguaggi che non rientrano nei tre insiemi da me individuati (occupazione,sport,arte)?

      In merito alle scuole elementari è vero che le attività che descrivo sono in parte (non in gran parte consentimi), inserite nei programmi scolastici, ma quanto spesso questi programmi vengono rispettati?
      Per programma blando e poco impegnativo, volto allo stimolo intellettuale e al gioco, intendevo un programma fatto di attività commisurate all’età dei partecipanti; attività quindi “leggere”, improntate se possibile al gioco in modo da coinvolgere e soprattutto divertire i bambini, stimolando la loro curiosità di scoprire le novità.

      Sono consapevole manchi ancora un linguaggio concreto e preciso, purtroppo faccio fatica ad esprimere a parole le mie idee ed i miei concetti però credo che lentamente migliorerò, anche grazie a voi membri attivi.
      I vari obbiettivi del progetto mirano innanzitutto a migliorare la situazione attuale; è chiaro che non sarà possibile far testare tutti i mestieri, gli sport, ecc ma intendo dare un indirizzo, creare uno standard minimo come diritto di tutti. Ovviamente si terrà conto durante il percorso formativo di quello che le singole persone hanno già sperimentato privatamente, se è questo quello che intendi con la proposta di analizzare “quello che già c’è”.

      Il percorso che ho in mente non è di soli 8 anni, abbraccia infatti anche le scuole superiori.
      Prometto uno sforzo per essere più specifico e dettagliato, ci sto lavorando.

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    • Avatar di Angela
      Angela Presciuttini
      Partecipante

      Ciao Davide,

      ti sei fatto carico di un lavoro enorme e posso solo complimentarmi con te per questo, davvero ammirata, perché sento proprio la tua passione ed il desiderio, la motivazione a fare qualcosa di importante e risolutivo per il tuo territorio. I risvolti avrebbero impatto non solo dal punto di vista formativo, ma soprattutto sociale, considerando quello che hai sperimentato in termini di mancanza di risorse nella tua provincia.

      “La fortuna aiuta gli audaci”! E non perché la fortuna in sé esista, ma perché una persona audace, che sogna, infonde passione e dà le gambe al suo progetto, costruisce e trova quello che cerca.

      I linguaggi a cui fai riferimento, sono quelli che anche io considero, anzi: sfondi proprio una porta aperta perché nella mia attività come formatrice, utilizzo spesso i materiali artistici, le immagini, la musica, spezzoni di film, la scrittura creativa o autobiografica come modalità e metodologie di crescita cognitiva, affettiva e relazionale. Mi sembra molto bello che voi abbiate pensato anche a questo, anche perché soprattutto nelle scuole superiori (ma anche medie, oserei dire) si pensa ancora troppo in termini di contenuti e molto meno in termini di sviluppo di abilità metacognitive, che permetterebbero ai ragazzi di conoscere e indirizzare autonomamente i propri processi di apprendimento e dunque anche di orientamento.

      Ora è importante che lavori sulle gambe che faranno camminare il vostro progetto. Secondo me, prendere contatto con le risorse del territorio è indispensabile – anche solo iniziando a condurre delle interviste con persone che si occupano di questi servizi, o con le aziende – perché ti permetterebbe di ricomporre anche velocemente molte idee che ora non riesci a mettere in forma e di prepararti, perché no? anche a collaborazioni future.

      Personalmente, per esperienza, credo molto nel lavoro di rete. Sarebbe anche un modo per spiegare bene, nel progetto, cosa c’è che non va a tutti i livelli dell’educazione e dell’offerta orientativa. Come dice Nicola, frasi come “le varie realtà locali” o “alle elementari non si portano sempre avanti i programmi” non aiutano a capire specificamente cosa non va e come fate a dirlo. Sono generalizzazioni. Non dimenticare che intendete inserirvi in questo ambito e, seppur partendo da esperienze personali negative o poco costruttive, un progetto così necessita anche di dati per convincere.

      Lavora adesso prendendo una parte alla volta: come ti suggerisce Nicola, anche io concordo nella necessità di chiarire meglio cosa intendiate per “programma di conoscenza” (o forse Bilancio/Programma/Percorso di competenze? Il termine “competenza” può includere infatti conoscenze, capacità operative – che sono di base, tecnico-professionali e trasversali – caratteristiche e stili personali nel condurre un’attività…) e per “database di esperienze”.

      A presto!

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    • Avatar di Davide
      Davide
      Partecipante

      Ciao Nicola,
      ho iniziato a modificare la bozza secondo le tue indicazioni ma ho incontrato alcune difficoltà.
      Mi dici “Rileggendo il primo e il secondo paragrafo, mi rendo conto che l’ordine dei contenuti non è il meglio. io partirei dagli obiettivi e poi descriverei il cosa vuoi realizzare per raggiungerli.”
      Questo significa che secondo te dovrei cambiare anche le domande a cui rispondo, giusto?
      Anche per quanto riguarda i risultati attesi, mi dici che li descriveresti negli obiettivi, quindi all’ inizio?

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
      Membro

      Si davide

      trovo la lettura più semplice se prima mi dici quali sono gli obiettivi che vuoi raggiungere e quali i risultati che ti aspetti.

      Poi puoi dire: dati gli obiettivi, per raggiungere i risultati attesi, voglio fare questa cosa qui

      (mi sa che non mi sono spiegato bene)

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    • Avatar di Angela
      Angela Presciuttini
      Partecipante

      Ciao Davide! Come procede?

      Non ci crederai, ma in questi giorni ti penso e parlo anche di te e del tuo progetto con miei colleghi.

      Aggiornaci/mi presto!

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    • Avatar di Davide
      Davide
      Partecipante

      Ciao ragazzi perdonate la mia assenza degli ultimi giorni, non avevo modo di connettermi nè di procedere nello sviluppo ma nei prossimi giorni dovrei riuscire a trovare degli spazi per rimettermi sotto.
      Angela mi fa enorme piacere sapere che pensi e parli del mio progetto…
      Vi posso anticipare che la lettura della legge che ha riformato il sistema scolastico e formativo nel 2003 sta spingendo il mio pensiero verso un’ ulteriore riconfigurazione e probabile ridimensionamento di Orientamix.
      A presto!

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    • ciao davide,
      ti faccio i miei complimenti per il tuo progetto vedo che è molto ambizioso, e come mi scriveva Salvo abbiamo molti punti in comune. Primo tu parli di un programma da seguire, quindi attraverso delle attività giusto? queste attività richiedono tempo,per di più utilizzabile contemporaneamente da tutti, quindi dovrebbe essere come un ora di lezione agiuntiva al programma scolastico? o qualcosa di extra scolastico?
      Poi tu parli di un database delle attività che verrano svolte, in modo da servire successivamente per l’introduzione nell ambito lavorativo. Ok, ma non credo riuscirete a inserire tutte le attività svolte dal ragazzo nel suo percorso formativo perchè chi leggera il curriculum non arriverà neanche alla meta.
      Quindi penso che farete anche lì una selezione delle attività e abbilità da inserire nel c.v. giusto? Poi in base a quali criteri sceglierete quali attività inserire e quali no?
      Secondo tu poi dice che c’è già il programma ministeriale e non va segiuto (mi riferisco alla scula elementare) per quale motivo allora verrà seguito il tuo? Che cosa porterà l’operatore ad applicarlo?
      Capisco che ti possano sembrare delle domande un po strane, ma vorrei capire meglio su come intendi operare. Io per farlo funzionare andrei a parlere con gli insegnanti per capire prima cosa c’è che non va nel loro programma, cosa porterebbe negli operatori e nei bambini attuare ulteriori carichi oltre a quello già programmato dal ministero. e come sarebbe meglio strutturarlo dal loro punto di vista in modo che sia efficente e realizzabile.
      Spero che possano servirti come osservazioni.

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    • Avatar di Davide
      Davide
      Partecipante

      Ciao Egestina, grazie. Sì Orientamix è un progetto molto ambizioso ma credo che nel corso del processo di sviluppo stia subendo e subirà un naturale ridimensionamento.
      Per quanto riguarda le attività previste dal programma: l’obiettivo è includere la maggior parte delle attività del programma di base nell’orario scolastico sperando nella collaborazione dei docenti.
      In merito al database: questo strumento sarà consultabile dalle aziende autorizzate solo nelle parti per le quali l’interessato avrà fornito il consenso e non è da confondersi con il curriculum; è un qualcosa di più approfondito di un semplice curriculum; la redazione del curriculum non sarà cura di Orientamix ma dell’interessato (in quanto credo sia fondamentale che ogni candidato sviluppi la capacità di scrivere un curriculum mirato per la tipologia di lavoro) il quale potrà avvalersi del database; vorrei inserire tra le attività del programma base di Orientamix per le scuole superiori delle lezioni specifiche sulla redazione dei curricula.
      Perchè il programma di Orientamix sarà rispettato in ogni sua attività?
      Perchè gli operatori dell’organizzazione verranno pagati proprio e solo per questo e se le scadenze non fossero rispettate decadrebbe l’utilità di finanziare un simile progetto.
      Spero di leggere presto altri tuoi commenti, ciao!

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    • Avatar di wladimiro
      wladimiro
      Partecipante

      Ciao Davide! Mi piacerbbe conoscere come nasce la tua motivazione allo sviluppo dell’idea, non conoscendoti, non so quale siano le tue esperienze, e gli “strumenti” che metteresti in “gioco” , questo per potere eventualmente mettere a tua disposizione mie esperienze nel mondo della scuola , come ideatore e conduttore di diversi tipi d’animazioni. Buon lavoro, a presto! Wlady.

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    • Avatar di Davide
      Davide
      Partecipante

      Ciao Wlady! La mia motivazione allo sviluppo di Orientamix nasce semplicemente dall’esperienza personale e dalle testimonianze di altri conoscenti che hanno avvertito le stesse carenze da me individuate nel sistema formativo e di orientamento.
      Non ho purtroppo competenze particolari nel settore, la mia idea nasce da un’intuizione personale, da un desiderio di contribuire a migliorare, se possibile, la società.
      Sarebbe fondamentale per il mio progetto poter contare su esperienze specifiche come la tua!
      A presto

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    • Avatar di wladimiro
      wladimiro
      Partecipante

      Ciao Davide! Mi sento di suggerirti di provare a “lavorare” ad un progettino pilota, mi spego: identifica un’aspetto della tua idea progettuale, che puoi sviluppare , in base alle persone che riesci – CONCRETAMENTE- a coinvolgere , proponendogli di programmare “l’evento” , in tutte le parti che occorreranno per realizzarlo e promuoverlo. Posso capire che se hai in testa un’idea complessa che prevede per la realizzazione un gruppo con molte figure che coprirebbero tutti gli aspetti che hai nomenclato; l’estrema riduzione per un micro evento ti potrà sembrare riduttiva, ma considera che vale più una prova , anche di simulazione, che elaborare un grande progetto senza essere mai sceso “in campo”. Non sono in grado di suggerirti un aspetto invece che un’altro in quanto non so con chi tu abbia condiviso l’intenzione, ma se esempio : sei in contatto con un preparatore atletico “preparato” e con esperienza, puoi elaborare tutta la complessa (anche se può apparire in prima battuta semplice) “macchina” organizzativa che occorre per presentare e realizzare, incontri con , (studio del titolo), e già avresti occasione di sintetizzare e trasformare in presentazione l’idea che sorregge tutto il progetto, perchè di presentazioni di attivita sportive, più o meno ci sono dappertutto, e tu invece proponi .., la differenza, anche per una micro attività, se si vuole programmare, documentare, archiviare, pone le stesse operazione di una grandiosa et. ecct. Sappimi dire cosa ne pensi! Ciao e buona elaborazione. a presto.

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    • Avatar di Davide
      Davide
      Partecipante

      Ciao a tutti, è passato del tempo ma sono tornato, e voglio riprendere lo sviluppo di questo progetto.

      Spero di poter contare ancora sulla vostra collaborazione. Vorrei procedere concludendo la prima bozza progettuale in particolare rispondendo all’ ultima domanda “secondo la normativa vigente quali responsabilità implica?”. Chi saprebbe darmi qualche suggerimento in tal senso?

      Grazie

    • Autore
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    • Avatar di Davide
      Davide
      Partecipante

      Ciao a tutti,

      nella bozza del progetto, oltre ad aver inserito la risposta alla domanda “come integrare Orientamix con le attività 

      scolastiche?”, propongo un nuovo paragrafo intitolato “La filosofia di Orientamix”.

      Sarei felice di ricevere commenti e consigli.

      Grazie a presto

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    • Avatar di Carlo
      Carlo Salvitti
      Partecipante

      Caro Davide, il tuo progetto è alto e lungimirante. Diciamo che hai centrato uno dei problemi più gravosi della scuola italiana attuale. Il discorso è, però, molto complesso. Ti faccio qualche esempio per spiegarmi:

      1) Perchè spesso chi va molto bene a scuola non ottiene risultati altrettanto soddisfacenti nella vita professionale e viceversa? L’individuo è in continua evoluziuone per cui le certificazioni, a volte o spesso, non riflettono matematicamente ed effettivamente il valore personale degli studenti (per non parlare poi delle raccomandazioni! Ho assistito personalmente a genitori bisticciare per accaparrarsi per i propri figli il 60 di una volta e il 100 di oggi a fine scuola superiore).

      2) La scuola deve produrre lavoratori o cittadini culturalmente preparati e con spirito critico?

      3) Spesso il sistema di istruzione utilizza l’educazione per fini propagantistici, come è successo da noi con il fascismo, in Russia con il comunismo; cosa che si corre il rischio di ripresentarsi in Italia.

      4) la meritocrazia. Si rischia di certificare competenze elevate a studenti solo perchè figli di amici o altri, piuttosto che a quelli veramente meritevoli.

      5) Il sistema di valutazione. Quale prendere in considerazione? Se parli con uno psicologo ti dirà di usare i reattivi, se parli con il pedagogista ti dirà un’altra cosa. In merito, poi, ci sono differenti correnti di pensiero: quale seguire?

      6) Sei sicuro che gli studenti, o famigliari, vorranno essere coinvolti?

      7) il tuo progetto ambizioso mira a coinvolgere figure professionali, docenti, educatori, dirigenti e altri. Come fare? Dove trovare le risorse? Ti assicuro che la scuola, nonostante alle dipendenze del ministero, non riesce quasi più a svolgere i compiti di cui parli nel tuo progetto.

      Questi sono alcuni punti critici del progetto che hai prospettato. Ciò non ti deve far desistere, ma farti riflettere su quali e quanti aspetti devono essere messi a punto.

      Potresti presentare il tuo progetto a enti scolastici, csa, uffici scolastici regionali, o il ministero. Enti territoriali: regione, provincia e comune.

      Ti invito ad andare avanti e a prevedere in anticipo, in caso di ostacoli insormontabili, mosse alternative, come in una partita a scacchi. Le grandi idee sono anche difficili da portare avanti. occorre tanta tenacia, insistenza, perseveranza, energie e saper aspettare.  

      Spero di esserti stato utile.

      Per adesso ti saluto.

      Carlo Salvitti

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