Documento di Progetto e tante variazioni.

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  • Documento di Progetto e tante variazioni.
  • Iniziato da Walter Giacovelli Avatar di Walter

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      Walter Giacovelli
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      CrossMed torna dopo una lunga assenza, ma lo fa con un documento di progetto e con alcune variazioni.

      Il progetto CrossMed, in questa fase si chiamerà Reco Reco CrossmediaLab, e si occuperà di seguire l’innovazione di processo da Studio di registrazione in Laboratorio Crossmediale.

      Inoltre sempre in questo gruppo sarà possibile seguire la realizzazione dell’Opera Crossmediale “Diox City” .

      CrossMed (con altro nome e altre modalità), sarà elaborato successivamente e diventerà un programma progettuale da attuare nel 2015.

      Nota: siamo in fase di realizzazione dell’opera crossmediale, per cui ci potranno essere evidenti variazioni e novità nei prossimi giorni.
      Intanto per chi volesse ascoltare le tracce del progetto Migo Frequency / Diox City può visitare il Myspace.

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    • Avatar di Jo_K(ino)
      Jo_K(ino)
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      Letto tutto d’un fiato…. bello bellissimo, mi aspetto grandi cose. A presto
      jo

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      Walter Giacovelli
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      Nel piano successivo, che riguarda l’opera crossmediale, Diox City, prevediamo sia l’acquisto di un capannone per avere più spazio del Laboratorio Crossmediale, sia un’unità mobile crossmediale, ovvero il Kinovan; come vedi alla fine ci sono riuscito a fare sintesi dei progetti :-)

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    • Grande Walter, idea fantastica!
      Se Taranto diventerà la nuova Bilbao saprò chi ringraziare.
      E naturalmente, grazie per aver pensato a noi come partner.
      Un saluto anche a Giovanni. ;)

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      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Grazie Max, mi commuovi, ma questo è un progetto davvero corale, nato sulla spinta di 30 mila persone che si sono rese conto che così non si può andare avanti, io sto provando solo a codificare tutto questo in una strategia complessa e modulare.
      E’ belllissimo vedere come metà dello staff di Diox City, praticamente è derivato dai Robot Party di qualche mese fa, fatti quasi per gioco.

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    • In alcuni contesti o epoche storiche, le avanguardie sono una necessità vitale.
      Questo progetto può essere l’ancora di salvezza per la città di Taranto che ha un disperato bisogno di credervi, di credere nel futuro (anche questo mi ha comunicato lo spettacolo che Paolini ha realizzato al porto).
      Caro Walter, sono sicuro che con queste premesse ogni progetto, anche politico- amministrativo, può essere alla portata.
      Davvero complimenti carichi di ammirazione e stupore. ;)
      PS: i link possibili con i centri di VU hanno una potenzialità formidabile.

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Letto anch’io. Mi pare di capire che la nuova strategia ha tre fasi:

      1. Reco Reco Crossmedia Lab: uno studio di registrazione che esiste già ed è di proprietà di Mimmo, che è il nuovo componente cardine della squadra. Questa fase è ovviamente già stata completata, anche se da quello che capisco Reco Reco non produce denaro.

      2. Reco Reco mira a diventare un punto di aggregazione di una serie di creativi pugliesi, a partire dal quale costruire una serie di attività indirizzate ai vari settori creativi. Un nuovo progetto artistico, Diox City, serve al contempo da primo esempio (è ipotizzata la produzione e la distribuzione di una serie di prodotti culturali a partire da esso; Reco Reco fornisce l’attrezzatura e le competenze per realizzarli) di questo modello e da innesco per attirare e mettere a fuoco talenti. Mare Morus sarà un altro progetto dello stesso tipo.

      3. La terza fase, la più ambiziosa, mira a costruire a Taranto un workspace fisico per le industrie creative, un po’ sul modello di The Hub.

      Mi pare evidente che a Taranto, sotto la spinta dell’infaticabile Walter, si stia saldando una scena creativa di qualche tipo. Il Robot Party e la partecipazione di Giovanni e di Max ne sono segnali. In questo senso la strategia del progetto sembra sensata: incoraggiare la scena a crescere fornendole infrastruttura.

      Qual’è il progetto presentato a Kublai in tutto questo? Per gran parte del documento sembra che sia Reco Reco; per esempio, l’analisi SWOT fa riferimento ad esso. Altre parti, però (vedi per esempio la sezione 3.1) fanno riferimento invece a Diox City, di cui Reco Reco è solo una delle componenti, per quanto importante.

      A questo punto un intervento di coaching del progetto si deve dividere in due, a seconda che stiamo parlando di Reco Reco (e allora Diox City non ci interessa, se non per la sua capacità di acquistare servizi da Reco Reco) o di Diox City (e allora Reco Reco diventa un semplice fornitore dell’attività principale). Credo che le variabili diventerebbero davvero troppe se non facessimo una scelta!

      In tutti i modi, sinceramente non sono riuscito a capire il vostro piano finanziario. Per due motivi: per prima cosa adottate una struttura ricavi per quantità e prezzo unitario, ma poi non definite le unità di misura in cui sono espresse le quantità! Se leggo bene, l’attività 2 corrisponde a “produzione”. Nel 2010 prevedete di vendere 40.000 unità di “produzione” a 60 centesimi l’una. Ma cosa vuol dire? La produzione musicale, che io sappia, si fa a forfait (prendo 20K euro per fare l’album) o a giornata (prendo 500 euro a giornata), e non riesco proprio a immaginare un’unità che abbia senso e che costi 60 centesimi. Stessa cosa per l’attività 3, cioè “corsi musicali”: nel 2009 ne risulta venduto uno ma a prezzo zero, mentre nel 2010 ce ne sono a budget 250 a prezzo 10. Ma cosa sono? Ore? Ore x allievo? Non capisco.

      Il secondo motivo per cui non capisco è che il vostro budget – anche a dare per buoni i numeri che lo compongono – prevede perdite al primo e terzo anno; utili al secondo e al quarto. Ma la cosa strana è che gli utili sono minori delle perdite, per cui alla fine del quarto anno Reco Reco avrebbe bruciato 170K euro. Siamo sicuri? Chi ce li mette? E poi: questa cifra è molto influenzata da un’improvvisa impennata nei costi fissi nel 2011, che passano da 2 a 200 Keuro. Immagino che sia il famoso capannone. Mi pare che una variazione così importante meriti una discussione, senza contare che i capannoni mica sono costi, sono investimenti!

      Per ora mi fermo qui. Ho qualche idea in più, ma vorrei prima capire su cosa concentriamo l’attenzione.

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
      Membro

      Walter, ci sono degli errori evidenti nelle tabelle economiche, mentre gli aspetti finanziari, pur essenziali in caso di infrastrutture, non sono stati presi in considerazione.

      L’idea dell’Hub tarantino sta in piedi, ma i conti non tornano :)

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Ciao Alberto, le parole dello scorso anno quando mi dicesti in merito a Crossmed che le persone ragionano per progetti e non per programmi, mi sono ronzate in testa in continuazione, perchè di fatto se per me poteva essere chiara la strategia complessa per realizzare una cosa del genere, questa era difficile da comunicare, trasmettere, spiegare ad altri, la soluzione migliore sarebbe stata lavorare su un progetto che andasse in quella direzione.

      La collaborazione e l’incontro con il Reco Reco Lab, nella persona di Mimmo, che aveva un “sogno” anche lui molto visionario al pari di CrossMed, ha portato due persone che ragionavano su un programma a dover concretizzare su un progetto l’iter per raggiungere questo traguardo.

      Per cui abbiamo cercato di partire da quello che già esiste, uno studio di registrazione appena finito di allestire, che però nel 2009 ha già realizzato delle produzioni, delle sessioni di studio di registrazione e a Novembre ha iniziato l’attività di corsi di percussioni.
      Il discorso poi dell’opera crossmediale, di Diox City, è nato senza pensarci troppo, parlavamo delle nostre visioni su Taranto, sulla creatività, sulla necessità di attivare processi creativi sul territorio e senza accorgerci stavamo iniziando a lavorare ad un progetto che pian piano ha coinvolto altre figure creative, artistiche e culturali del territorio ognuna con skill e competenze differenti.

      In questi giorni sto cercando di tradurre in un processo di co-produzione le modalità di realizzazione del primo progetto pilota dell’opera, che la stiamo cercando di realizzare come se fosse un applicazione informatica stile 2.0, pilota demo, tester, scalabile, possibilità di integrarsi con terze parti.
      Ma allo stato attuale è prematuro analizzarlo come progetto, possiamo invece considerare come il reco reco crossmedialab intenda avviare questa innovazione di processo grazie alla sua attività nell’opera che rientra nelle voci della “produzioni”, che sono quelle attività in cui il Reco Reco, investe mettendo a disposizione asset strumentali e competenze artistiche.

      Ho riaggiornato il documento, eliminando la voce di acquisto capannone, che la sposterò invece al progetto articolato Diox City e relativa factory creativa, di cui il Reco Reco Lab sarà una delle sue componenti.
      Inoltre c’è anche l’excel completo di note per le singole voci, che di fatto erano alquanto ermetiche (chiedo venia, davvero sono stati 2 mesi incredibilmente intensi, per me e quelle tabelle in effetti erano solo delle bozze che dovevo integrare e me ne ero dimenticato; tra l’altro integrando aspetti che riguardavano l’Opera con il laboratorio in se, che di certo non aiutavano alla comprensione.

      Andando ai dettagli:

      Produzione unitaria: Con la voce “produzione”: abbiamo scomposto il prezzo unitario di un singolo brano (sebbene possa far parte di un cd, ad esempio) distribuito o direttamente o su piattaforme digitali.
      La cifra esaminata ad esempio 40000 unità, si riferisce ad un calcolo aleatorio di 1000 vendite realizzate (tramite cd e/o diffusione di tracce digitali su piattaforme varie) x un totale di 40 brani prodotti.
      Se viene venduto ad esempio un cd con 10 tracce, questo vale per 10 vendite di singolo brano.
      La cifra 0,60 cents non è altro che la trasposizione degli 0.99 cent di dollaro di iTunes e di altre piattaforme.
      Queste generano un 50% di revenue per lo studio di registrazione che ha creduto e investito (tempo e risorse) nella produzione e il resto per chi produce l’opera.

      Corsi Musicali: sono iniziati a scopo dimostrativo a novembre dei corsi musicali di percussione, prevediamo la presenza costante di 5 corsisti x 50 settimane ( da qui il valore 250) x 10 euro a sessione per singolo corsista. Sono come hai ben intuito (ma non dovevi farlo, dovevo essere più chiaro!) ore x allievo.

      Come già detto, questo dato era stato ereditato da un piano finanziario che voleva già integrare Diox City, come produzione di Reco Reco Lab, ma questo aggiungeva un grado di complessità troppo elevato e con troppe variabili.
      Per cui abbiamo scorporato questo dato, facciamo delle proiezioni di crescita costante su 3 anni di attività, alla luce di dati che già disponiamo.

      Ci riserviamo quindi nei prossimi giorni di portare un piano finanziario relativo alla produzione dell’Opera Diox City, che sarà in regime di co-produzione, ovvero le varie componenti partecipano e concorrono con un monte ore di lavoro a realizzare ciò che occorre alla messa in Opera della versione “light”, acquisendo i diritti di realizzare nel proprio campo opere derivate (dvd interattivi sui beni culturali lungo il percorso di Diox City, uso della musica su documentari, video istallazioni, coreografie e danze, linea d’abiti, ecc..).

      Lasciamo quindi che il 2010 ci dia delle risposte dal nascente lavoro su Diox City, e poi come ben dici con tutte le componenti dello staff ci sediamo intorno a un tavolo, magari con l’aiuto di Kublai e dei suoi coach, analizzeremo i possibili investimenti in un centro crossmediale più grande e con open space fruibili da più utenti simultaneamente (il modello The Hub appunto), oltre che a prevedere l’investimento in un ‘unità mobile crossmediale (Kinovan) che permetta sia di far circuitare (ammortizzando i costi) Diox City in spazi aperti, che altri lavori della factory creativa che si è creata intorno a Diox City, mi permetto di chiamarla Factory Diox City non essendoci il nome appunto!

      Siamo a disposizione per ulteriori chiarimenti e grazie per la dettagliata analisi.

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Ciao Nicola, ho appena risposto su ad Alberto ed aggiornato il documento con nuove tabelle finanziarie e un apposito excel con note sulle voci.

      Chiedo venia per le tabelle finanziarie che dovevano essere completate delle note ed erano pensate per inglobare lo studio crossmediale e l’Opera, abbiamo deciso di tenere le due cose separate.

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    • Avatar di titti
      titti stoppa
      Partecipante

      Bellisimo questo progetto, profondamente innovativo, ma con attenzione alle radici ed alle relazioni.Spero che segni una tappa miliare per Taranto e non solo….la mole del progetto è così imponente da poter immaginare scenari diversi per i nostri territori…

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