• Anna ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di PROGETTO PAESTUMPROGETTO PAESTUM il 24/11/2009

    Ciao Nicola, io sono Anna Ruocco una delle colleghe di MariaGrazia che ha ideato il progetto Paestum. Il nostro progetto è nato dopo la lettura del piano di comunicazione 2009 del MIBAC. Abbiamo pensato di valorizzare l’area di Capaccio Paestum in quanto oltre agli scavi ed al museo nazionale ci sono altri siti molto interessanti da poter valorizzare,ma che sono lasciati fuori dai circuiti tradizionali perchè poco conosciuti, rispetto a quelli di cui sopra.
    in particolare abbiamo focalizzato l’attenzione sul museo narrante di Hera Argiva che nonostante sia un’attrazione molto bella, innovativa e soprattutto GRATUITA non è pubblicizzata e valorizzata come dovrebbe.
    Nelle nostre intenzioni abbiamo l’idea di costruire una specie di osservatorio turistico che tenda a promuovere la nostra offerta grazie a strategie ed obiettivi di medio lungo termine come ad esempio: strategie di monitoraggio,riprogettazione e di promozione della nostra area oggetto del progetto.

  • Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di PROGETTO PAESTUMPROGETTO PAESTUM il 24/11/2009

    Ciao Mariagrazia

    ora è più chiaro. Ho messo il tuo testo in alto, così che possa essere sempre ben in evidenza.

    Hai parlato di te e delle tue colleghe, potresti raccontarci “chi siete” ? Ci serve per capire la sostenibilità del progetto e come aiutarvi

    grazie !

  • Mariagrazia ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di PROGETTO PAESTUMPROGETTO PAESTUM il 24/11/2009

    Con il nostro progetto, io e le mie colleghe, siamo intenzionate a suggerire una proposta per promuovere e valorizzare l’area di Capaccio-Paestum, attraverso il miglioramento dell’offerta, cercando di sfruttare la notorietà di alcuni luoghi d’arte, per attrarre un maggiore flusso di turisti anche in zone spesso poco frequentate.
    L’idea di partenza su cui abbiamo basato il nostro lavoro è stata la costruzione di un circuito culturale, che prevede come tappe principali gli scavi archeologici ed il Museo Archeologico Nazionale di Paestum, il Museo Narrante di Hera Argiva ed infine il santuario della Madonna del Granato.
    La scelta di questi luoghi è stata determinata dalla loro forte connotazione storica che li lega al territorio, infatti il Museo Archeologico nazionale di Paestum è tra i più importanti musei “di sito” esistenti in Italia. La diverse sezioni, ricche di una scelta di oggetti e monumenti straordinari, di pannelli, disegni ricostruttivi, plastici consentono al visitatore di ripercorrere la storia dell’ampio territorio che si estende a sud del fiume Sele, dalle più antiche presenze umane (35.000 anni fa) sino alla fondazione della città (600 a.C. circa), prima greca, poi lucana ed infine campana.
    Allo stesso modo gli scavi archeologici, il cui valore ha avuto una forte incidenza nella storia formativa della cultura europea tra la metà del XVIII e la metà del XIX secolo ed è rimasto nell’immaginario collettivo per i suoi splendidi templi dorici. Infatti le loro immagini, fissate da pittori, incisori, architetti e le suggestioni letterarie che gli edifici ispirano contribuirono a conferire ai templi un elevato valore simbolico, che li rese l’emblema di una riscoperta della Grecia come radice storica della cultura dell’ Europea moderna.
    Il Museo Narrante di Hera Argiva invece ha una diversa formazione: nel 2001 viene ospitato all’interno della vecchia Masseria Procuriali, una casa colonica dell’Ente di Bonifica degli anni ’30 del Novecento, totalmente restaurata, la struttura espositiva, propone le diverse chiavi di lettura del vicino santuario di Hera Argiva, un sito archeologico che ha pochi elementi visibili, ma che tuttavia è un posto unico per molti aspetti: il mito della fondazione da parte di Giasone; il culto di hera durato per secoli; l’importanza dei reperti. Il racconto si snoda attraverso filmati, ricostruzioni tridimensionali, video installazioni, effetti sonori, pannelli illustrativi che accompagnano il visitatore restituendo la complessità della storia del luogo e la suggestione che ancora oggi il santuario emana.
    Infine, il Santuario della Madonna del Granato è situato nei pressi delle mura che un tempo racchiusero la città di Caputaquis. Sin dal IX secolo d.C. gli ultimi abitanti di Paestum salirono sul monte Calpazio, per trovare riparo più sicuro a causa delle continue razie saracene. Sin da allora la chiesa costituì un punto di riferimento culturale e religioso che ancora oggi aggrega le comunità dei paesi limitrofi. In questo luogo caro alle comunità cilentane, da secoli ogni anno si rievoca la festa in onore della madonna del Granato alla quale i fedeli dedicano delle arche votive ricche di frutti e di fiori, in un folto pellegrinaggio proveniente da varie località del Cilento e che culmina sul sagrato del santuario.
    Come appare in prima analisi i primi due sono luoghi di maggiore affluenza e più conosciuti dal grande pubblico rispetto ai secondi; ed in effetti le statistiche ufficiali del Ministro per i Beni e le Attività culturali lo testimoniano. Nell’anno 2008, nel circuito archeologico che comprende i templi ed il museo di Paestum, le presenze registrate sono state 67539, a fronte dei 9178 turisti che hanno visitato il Museo Narrante di Hera Argiva.L’attuazione del progetto si basa su stetegie e obiettivi attuabili nel medio-lungo periodo, ciò tramite un monitoraggio costante della domanda, l’ aggiunta di servizi accessori e infine una comunicazione e promozione della nostra offerta.

  • Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di PROGETTO PAESTUMPROGETTO PAESTUM il 24/11/2009

    Ciao Mariagrazia

    benvenuta in Kublai… vai a rinforzare una grande schiera di creativi campani.

    Soprattutto i progetti di valorizzazione del patrimonio culturale e archeologico sono diversi e le persone interessate/esperte della materia davvero tante.

    Ti segnalo Campania digital expo, Gruppo archeologico vesuviano,
    , EcoAgency.

    tutti gli altri progetti campani li puoi trovare sulla mappa.

    Mariagrazia, aspettiamo qualche immagine dei luoghi di cui parli con una descrizione di quello che intendi per “miglioramento dell’offerta”.

    a presto e buon lavoro