Descrizione
EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ attraverso il teatro. E’ finalizzato ad alimentare tra i devianti il rispetto delle regole di sana e armonica convivenza civile con la drammaturgia.
Ulteriori Informazioni
ASSOCIAZIONE RINASCIMENTO 2000
http://www.antiarte.it/presenta
PROGETTO PHARMAKON
EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ
attraverso
la via del teatro che insegni ai devianti l’armonico vivere civile
Adramelek Theater, propaggine di Associazione Rinascimento 2000, si propone di diffondere presso le carceri il progetto “EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’” finalizzato ad alimentare tra i devianti il rispetto delle regole di sana e armonica convivenza civile.
I devianti sono sempre più sottoposti a problematiche complesse da risolvere con una strategia razionale ed emozionale.
Così l’idea di entrare direttamente nelle carceri e offrire ai detenuti una giornata dedicata al teatro, alla cultura per sensibilizzarli ai loro problemi che spesso sono problemi di tutti.
L’Adramelek Theater interviene attraverso uno spettacolo teatrale opera di un giudice-drammaturgo, il dott. Gennaro Francione, contenente forti temi di attualità:
- Il razzismo
- Il bullismo
- La droga
- il giusto processo
- Il carcere
In una girandola di avvenimenti si andranno a susseguire intere generazioni che porteranno avanti i nuclei semantici ed emozionali dei temi sovradetti.
Seguirà alla rappresentazione teatrale un dibattito finale svolto con esperti, professori guidati dal drammaturgo, in cui i protagonisti saranno i carcerati stessi che potranno dire la loro.
Presenzieranno al dibattito eminenti persone del mondo dell’arte e della giustizia.
Il progetto ha un forte contenuto culturale, artistico e sociale. Esso mira infatti ad istruire i devianti sui meccanismi della legalità in materia di bullismo, droga, giustiza, razzismo, prospettando loro tutte le problematiche in un dialogo franco e cordiale tra relatori, professori e devianti, stimolate dall’emozione che solo il teatro può offrire.
La rappresentazione teatrale sarà fondamentale, in quanto è tramite gli strumenti del Sapere e dell’Arte che viene data un’estasi naturale ai devianti, soprattutto giovani spesso privi di ideali e di esempi vivificanti.
Solo affrontando con l'informazione e l'emozione artistica il problema della legalità potremo aiutare i nostri figli a capire le problematiche del mondo attuale in un dialogo cordiale e aperto.
Ecco di seguito gli spettacoli proposti
1) I DADI DI TEMI.
Di Gennaro Francione
Per la regia di Giuliana Adezio, con la Adezio, Alberto Ruocco, Massimo Milani e Monica Porcellato
Commedia grottesca in un atto. Nasce dall'assemblaggio di un simulacro del processo Cogne e del metodo giudiziario adottato in Gargantua e Pantagruele di François Rabelais dal giudice Bridoye(ora Brigliadoca), il quale decideva le cause tirando a sorte con i dadi. Il sistema, che riprende il tema delle ordalie (la prova della bara in Vespertiliones, quella del fuoco in Merimanga, quella della terra in Ordalia degl'interrati) rientra in quella che definii ordalia del caso ovvero giudizio di Dio che rimetteva la decisione di un processo ad elementi casuali(Vedi G. Francione Processo agli animali - Il bestiario del giudice, Gangemi, Roma 1996). Ne deriva nell'astragalomanzia una sorta di grottesca presa in giro dei sistemi dei nostri soloni togati, i quali credono di scoprire la verità con la logica astratta, dimenticando che la logica non è una ma un mostro tentacolare che disperde i giudizi nella caverna delle ombre di Platone.
http://www.antiarte.it/adramelekteatro/i_dadi_di_temi.htm2) KOROIBOS (IL DOPATO DELLA MAGNA GRECIA)
di Gennaro Francione.
Con Stefano Guerriero: Koroibos; Paolo Perelli: Pittaco; Rossana Bellizzi: Callipatera; Lorena Coppola e Marina Mueller: le danzatrici; Scene: la bottega del’immaginario; Costumi: Adriana Ieva; Tecnico luci e suoni: Luca Tabacco; Musiche: Goran Bregovic(tratte da “Edeleuzi”)
Regia: Paolo Perelli
L’atleta Koroibos, ex cuoco, esprime i peggiori vizi della Grecia di un tempo, che sono quelli di adesso. Ovvero la ricerca di un arrivismo senza scrupoli che non esita a ricorrere al doping pur di primeggiare nello sport e nella vita sociale. Allora come ora, infatti, il primeggiare in una disciplina dava accesso alle più alte cariche politiche. La tragedia pone in luce gli esiti egativi di tutto ciò che non viene conquistato col sacrificio naturale e coi mezzi corretti del vivere civile.
http://www.antiarte.it/adramelekteatro/apoxiomenos.htm3) LA CELLA DI ALESSIO
Di Gennaro Francione per la regia dello stesso con Vincenzo e Ilaria Sartini
Fëdor Dostoevschij, nella cella tetra, s'imbatte nel suo doppio, il principe Myskin che immortalerà nell'Idiota. A lui rivela le sue ambasce, le sue visioni di futura sofferenza personale nel campo di concentramento siberiano, fino ad arrivare, attraverso incontri con altri personaggi delle sue opere come Raskolnikov uccisore dell'usuraia, a visioni apocalittiche di sterminio dell'intera razza umana. Sull'onda dell'aura sacra generatagli dell'epilessia egli godrà il miraggio finale di un mondo salvato dalla bellezza e dal sogno.
http://www.antiarte.it/adramelekteatro/la_cella_di_alessio.htm4) BEL ZE BULLING (STORIE DI ORDINARIA MODERNA SOPRAFFAZIONE: BULLING, NONNING, MOBBING)
Di Gennaro Francione
Commedia musicale in tre parti per la regia di Paolo Perelli. Attraverso tre momenti(bullismo, nonnismo, mobbing), in parallelo con la vicenda del calvario e delle tentazioni di Cristo, si dipana la trama di una sopraffazione che inizia tra scolari per continuare in età adulta nella naia e in un tribunale. Non c'è mai fine alla sopraffazione fisica e morale per i puri, gli onesti, i giusti ciò sia nelle zone basse del vivere sociale che in quelle alte, là dove la violenza raggiunge forme sofisticate di sopraffazione psicologica per quelli, solitari, che intendono equamente cambiare le regole del gioco. La via della vera rivolta ai soprusi passa per la solidarietà umana della massa dei semplici in unione forte e impetuosa contro le bande dei bulli e dei falsi buoni.
http://www.antiarte.it/adramelekteatro/belzebulling.htm5) DOPPELGANGER IUDEX(IL GENIO E IL FOLLE).
Di Gennaro Francione
Dramma grottesco in un atto per la regia di Vincenzo Sartini con Vincenzo Sartini, Giancarlo Martini e il giudice Giorgio Punzo al sax. In un corridoietto che collega due camere di consiglio s'incontrano due giudici: Oziero, il genio, e Pannone, il picchiatello. Entrambi a causa degli opposti versanti d'intelligenza, non promossi al grado superiore della carriera. Solo apparentemente i due sono distantissimi perché li accomuna il sincronico destino di disfatta professionale, ma nel profondo una scempiaggine intelligente che ne fa due estatici visionari, profeti della vera profonda giustizia. E' questo il primo esperimento multimediale dello scrivente in cui uno strumento assume il ruolo di attore solista.