Progetto Reti Glocali: ultimo step

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  • Iniziato da Enrico Alletto Avatar di Enrico

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    • Come forse qualcuno si sara’ gia’ accorto Reti Glocali e Balla coi Cinghiali in collaborazione con un’associazione del Ponente Ligure stanno organizzando un Camp sull’eco-sostenibilita’ che verra’ allestito in un’area attrezzata (speriamo anche con la rete) all’interno dell’evento Festival Musicale

      http://progettokublai.ning.com/events/reti-glocali-camp-2010-al
      http://progettokublai.ning.com/profiles/blogs/rivolto-alle-idee-ai-progetti

      Intanto ringrazio Simone per avermi proposto questa iniziativa e Mary, Danilo e Valerio per averla resa logisticamente possibile nei 3 giorni del Festival

      Questo post ha lo scopo d’informare chi e’ interessato all’evoluzione di Reti Glocali che il Social Network dopo il Camp sara “adottato” dall’associazione DEStati e sostenuto da Balla coi Cinghiali (spero in co-partecipazione, le premesse per questo sono buone) in autunno definiremo i dettagli e se riesco conto di pubblicare anche il punto conclusivo sull’esperienza vissuta in quest’anno e mezzo sulla falsa righa di questo

      Il sistema e’ stabile, un po’ d’iscritti ci sono, le visite in crescita e (come diceva Walter in un’altra occasione) il Network sta creando interesse e movimento anche fuori dal web

      Personalmente sono contento della piega che ha preso tutta la situazione che un po’ di tempo fa’ era abbastanza deprimente… e’ stata durissima, ma credo di poter dire di “averla raddrizzata”

      Come detto in altra discussione, il “ri-cablaggio” di Reti Glocali e’ in corso cosi com’e’ in corso la mia “uscita” da progettista e coordinatore, ormai imminente … anche se un’occhio in caso di emergenza lo buttero ancora per un po

      Spero che con le varie associazioni locali in futuro si possa portare avanti un discorso di alfabetizzazione informatica che personalmente mi sta molto a cuore

      Per il resto, sarebbe bello vedere qualche progetto di Kublai al Camp di Bardineto (tentar non nuoce :-) ) e …

      Grazie a tutti !!!
      Enrico

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Farò di tutto per esserci, Balla coi Cinghiali, lo seguo dalla prima edizione, quest’anno vorrei esserci, trovo interessante il binomio tra il Festival, reti di associazioni e social network, una cosa speculare stiamo tentando di realizzare in Puglia, tra Salento Fun Park (iniziativa culturali, sportive e musicali), reti di associazioni e social network,

      Sai bene che queste sinergie si reggono su delicati equilibri, che prima di stabilizzarsi devono attraversare momenti di crisi in cui sembra che crolli tutto, per poi raddrizzarsi..e se siamo stati costanti, tenaci e un pò fortunati “la baracca rimane in piedi”.
      Ma ci vuole tanta passione, costanza ed elasticità (anche e soprattutto nei rapporti interpersonali, che poi sono il più delicato degli equilibri possibili).

      In bocca ai cinghiali Enrico, per tutto…

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    • Sai bene che queste sinergie si reggono su delicati equilibri, che prima di stabilizzarsi devono attraversare momenti di crisi in cui sembra che crolli tutto, per poi raddrizzarsi.. Si … diciamo che ne ho una vaga idea :-))))

      In bocca ai cinghiali Enrico, per tutto… Thanks ! :-)

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    • Avatar di stefano
      stefano consiglio
      Partecipante

      Caro Enrico
      in bocca al lupo per il Camp. Purtroppo sono lontano e non riesco a essere tra voi. Ma io ti mando un grande in bocca al lupo per l’altra attività che sta per iniziare :)))

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    • Grazie 10000 Stefano !

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    • Dopo la chiusura delle iscrizioni abbiamo ricevuto alcune richieste di proroga per dare tempo, tenuto anche conto del periodo di agosto, per organizzarsi al meglio

      Pertanto riapriamo il forum delle iscrizioni ricordando che da qui in poi le partecipazioni saranno legate alla disponibilità dell’area in allestimento

      Vedi link

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    • Reti Glocali Camp 2010: cartolina di presentazione

      Da scaricare, stampare e diffondere ad amici e conoscenti

      http://retiglocali.it/files/2010/06/RETI_GLOCALI_CARD_ok.jpg

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    • Siamo su LA STAMPA di Savona: Il Reti Glocali Camp di Bardineto e’ un Campus di idee “Verdi”

      Pubblichiamo il .pdf scaricabile dell’articolo apparso oggi su La Stampa di Savona che parla del Reti Glocali Camp 2010

      Scarica e leggi l’articolo

      Se hai un’idea o un progetto questo e’ il momento buono per farti conoscere

      Un ringraziamento speciale va’ a Roberta Milano ed al bel post pubblicato qualche settimana fa sul suo seguitissimo blog di marketing e web

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
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      Complimenti Enrico
      spero di riuscire ad organizzarmi per venire a trovarvi

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Ciao Enrico, cercherò di venire a Bardineto al festival Balla coi Cinghiali, un occasione succulenta sarà illustrare un pò questa visione del Peeripato, che ho illustrato qui.

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    • Ottimo !!! :-)

      Ho in serbo ancora qualche “carico” che spero di poter calare nelle prossime settimane ! Mi piacerebbe che il Camp fosse un punto di partenza oltre che per idee, progetti e PERSONE anche per nuove collaborazioni con realtà innovative presenti sul territorio … ebbene si … qualcosa ho scovato … ci stò lavorando ! :-)

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Fatto su Facebook. Nei prossimi giorni vedo come muovermi con il blog, ma devo avvisarti che almeno sul mio c’è pochissimo movimento in questi giorni. Non è proprio una lettura disimpegnata, ed è agosto per tutti.

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    • Progetto Reti Glocali: ultimo step – avventura chiusa su Kublai

      … e siamo arrivati alla fine della mia avventura come progettista di Reti Glocali qui su Kublai !

      La mia esperienza personale è stata indubbiamente positiva, ritengo però che qualcosa abbia comunque “stonato” nell’interazione progetto Reti Glocai / Kublai ministeriale. Basta andare a riguardare la discussione relativa al documento di progetto 1.0: http://progettokublai.ning.com/group/retiglocali/forum/topics/reti-… in cui si trova il documento inserito da me il giorno 8 dicembre 2009 alle 14:59 e la successiva risposta di Alberto sempre l’ 8 dicembre 2009 alle 20:42 e poi nulla più sino al 30 Aprile 2010 alle 14:27 in cui, a fronte di un mio post, Alberto scrive: “Enrico, io veramente ammiro la tua costanza e la tua serietà. Avercene, di gente come te. Poi puoi anche sbagliare, anche di molto, ma con un atteggiamento così sono sicuro che da qualche parte arrivi.

      Per chi come me era (è) approdato qui per ricevere osservazioni costruttive, positive o negative che fossero, mi sembra di poter dire che questo progetto non si è “arricchito” delle motivazioni per cui si riteneva non potesse funzionare ! Forse, mi sarei potuto risparmiare molto lavoro e molto tempo da impiegare in modo diverso. Questa osservazione non vale invece per Kublai community sempre molto attiva ed interessata al mio lavoro ! :-)

      Il progetto Reti Glocali và avanti con l’associazione DESTATI (BCC deve ancora confermare le sue intenzioni) e per adesso non c’è il sentore che si formi un’associazione che vedrei meglio per supportare un progetto “materiale” da accostare alla “potenza di fuoco” del Social Network (che comunque c’è: vedi aperitivi glocal, tavole rotonde, BarCamp) e non per sostenere il sito web fine a se stesso. Mi piacerebbe nel prossimo futuro capire se fosse possibile realizzare una cosa tipo questa: http://progettokublai.ning.com/group/proartlab … ma avrò tempo per pensarci su …

      Questo spazio resta online a testimonianza di un percorso fatto e per aggiornare tramite mail le persone iscritte in caso di novità rilevanti

      Concludo la mia avventura da progettista di Reti Glocali qui su Kublai segnalandovi:

      1) Le mie considerazioni “a mente fredda” sul Reti Glocali Camp: http://www.enricoalletto.it/?p=2903
      2) Le foto dell’evento: http://www.flickr.com/photos/45883930@N08/sets/72157624634491597/

      Grazie a tutti indistintamente …

      Enrico

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
      Membro

      Ciao Enrico

      leggo questo tuo post con sincero dispiacere. Mi dispiace, prima di tutto, la tua delusione.

      Kublai è soprattutto la sua community. Non è sicuramente un servizio pubblico perfetto.

      Mi dispiace anche che tu ritenga inutili le discussioni (tante) sviluppate relativamente al tuo progetto.

      In ogni caso qui hai tanti amici di cammino che saranno sempre pronti a discutere nuove evoluzioni con te se vorrai.

      Il documento su cui dici di non aver avuto risposta è stato letto da molti di noi, tanto che per un soffio non è finito in finale del Kublai Award. In quel periodo infatti stavamo leggendo tutti i progetti candidati al Kublai Award e non siamo riusciti a dare tutti i feedback che avremmo voluto.
      Al tuo documento non abbiamo avuto nulla da dire. Era scritto bene e sviluppava bene l’idea su cui avevamo tanto discusso nei mesi precedenti.

      Enrico, a presto

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    • La mia delusione non è certo da imputarsi a Kublai … se sembra che abbia scritto così smentisco subito ! :-)))

      Non è sicuramente un servizio pubblico perfetto: proprio per questo ho aggiunto un feedback … per segnalare una “zona d’ombra” che ho rilevato.

      La mia non è una critica butta lì tanto per farla … spero che ormai sia chiaro che “questo atteggiamento non è da me” dico solo che se un progettista è attivo e si ritiene ci siano invece delle lacune insormontabili nel progetto è giusto farle notare … questo, secondo me, è mancato ! Spero possa valere per il futuro … unica ragione per cui l’ho scritto !

      Sul discorso della lettura dei progetti, sono qui da quando Kublai è nato e l’ho vissuto quasi tutto …è vero quello che scrivi, ma è anche vero che un feedback anche tipo: “Al tuo documento non abbiamo avuto nulla da dire. Era scritto bene e sviluppava bene l’idea su cui avevamo tanto discusso nei mesi precedenti.” è stato scritto praticamente sul forum di tutti i progetti, il mio è rimasto vuoto ! :-(

      Detto questo, la chiusura del progetto Reti Glocali su Kublai era in programma, così come lo erano altri passaggi pianificati. Questo non significa, almeno per me, smettere di avere a che fare con Kublai. Ci sono molte cose interessanti “da queste parti”, ne cito una per tutte: il lavoro che sta portando avanti Walter, ma ovviamente non solo quello …

      Ho solo tirato le somme e le ho condivise con la community come ho sempre fatto :-)

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Avevo visto il post. Hai pesato ogni parola, ma la mi impressione è che in questa esperienza siano state più le ombre che le luci. L’afflusso di gente inaspettato, che ha quasi mandato in tilt tutta la macchina di BCC, era appunto inaspettato; ma la saldatura culturale tra un evento come il vostro e i festivalieri, non a caso affettuosamente chiamati “i cinghiali” dagli organizzatori stessi, quella era un rischio, e si sapeva.

      La parabola di Reti Glocali per me è estremamente istruttiva. La mia ricostruzione è questa: partito come piattaforma di blog, il progetto ha dovuto cercare un proprio valore aggiunto per smarcarsi dalla concorrenza delle corazzate americane che offrono il servizio di blogging. Questo valore aggiunto, data anche la tua vocazione, è stato trovato nell’aspetto territoriale: hai individuato i tuoi alleati naturali nei protagonisti dell’economia sociale della Liguria. Siccome tu sei molto bravo e molto determinato, sei riuscito a montare una roba con 150 utenti registrati e, appunto, le 3000 visite del mese di agosto.

      Ma il rapporto tra te e queste persone non è mai stato privo di ombre. Tu sei proiettato sul web 2.0, non solo da un punto di vista tecnologico ma soprattutto dal punto di vista dell’adesione ai valori della condivisione, della fiducia di default, della circolazione delle informazioni; i tuoi utenti molto meno. MOLTO meno. C’è anche la storia di Porto Qui a testimoniarlo: il progetto di Anna ha convinto tutti noi di essere un valore per i produttori bio; ma loro, i produttori, sembravano chiedersi dove fosse la fregatura, e Anna ha dovuto veramente fare molta fatica per dare loro un servizio a rischio zero…

      La saldatura culturale “scomoda” tra BCC e il vostro Camp, secondo me, è in buona parte qui. A Reboot 2008 – e stiamo parlando di una delle più importanti conferenze hacker europee – la festa serale è stata interrotta dalla polizia, perché gli organizzatori “non avevano pensato” a chiedere un’autorizzazione: e gente come David Weinberger e Bruce Sterling è stata sgomberata. Ma non è stato un problema, perché chi va a Reboot sa che è puro caos creativo, è completamente emergente E VA BENE COSI’. Ci si va proprio per quello! Se i Campers fossero stati tutti come te vi sareste riuniti nella sala relax, o sotto un castagno; avreste portato Post-it, carta e pennarelli, e al diavolo il wi-fi. Ma non lo erano. Secondo me è questa la ragione per cui i kublaiani si sarebbero sentiti fuori posto a presentare, diciamo, CriticalCity al gruppo.

      Quindi, la mia impressione è che RG sia un progetto che sta cercando una base sociale. O meglio, l’ha trovata, ma ora ha bisogno di conquistarla ai propri valori e alle proprie modalità di agire. In parte ci è riuscita, nel senso che ci sono dei blog, questi blog sono collegati eccetera. Questo è un tuo successo personale, e non è detto che tu non registri altri. Ma ho l’impressione che la strada sarà in salita; se è un’impressione giusta, occorre esserne consapevoli.

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    • la mi impressione è che in questa esperienza siano state più le ombre che le luci Si, sono daccordo !

      La saldatura culturale tra un evento come il vostro e i festivalieri, non a caso affettuosamente chiamati “i cinghiali” dagli organizzatori stessi, quella era un rischio, e si sapeva.Si, lo sapevo. Era un rischio calcolato: ho pensato che il ritorno in termini di visibilità mi avrebbe ripagato ed effettivamente così è stato, solo che i relatori hanno subito eccessivamente la crisi logistica e questo si è comunque ritorto contro Reti Glocali. Aggiungo che nonostante questo (non sò se me l’hanno detto perchè facevo tenerezza), molti dei relatori presenti hanno manifestato il loro apprezzamento per l’idea di Reti Glocali e per l’impegno di portarlo avanti in Liguria. In questo senso aggiungo che ricevo apprezzamenti e manifestazioni d’interesse da fuori regione… all’interno dei “miei confini” quasi ZERO !

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    • Tu sei proiettato sul web 2.0, non solo da un punto di vista tecnologico ma soprattutto dal punto di vista dell’adesione ai valori della condivisione, della fiducia di default, della circolazione delle informazioni; i tuoi utenti molto meno. MOLTO meno. C’è anche la storia di Porto Qui a testimoniarlo …

      I miei utenti sono i Liguri ed i Liguri sono così. A questo aggiungo che le cose non sono quasi mai come sembrano … Per esempio, nel caso di Anna lei ha studiato un progetto nei minimi dettagli basandosi sulla conoscenza (anche in prima persona) del funzionamento dei porti turistici e basandosi sulla conoscenza teorica del territorio e dei suoi produttori … ma poi quando vai sul pezzo di accorgi che territorio e produttori vivono su reti di relazioni e contatti che spesso non sono “dichiarati” ed anche per questo difficili da rompere … la diffidenza stà anche lì oltre che in una semplice tendenza caratteriale

      Allo stesso modo Reti Glocali in quest’anno e mezzo ha provato ad entrare in contatto con realtà che sulla carta dichiarano di essere aperte alla condivisione ed alla circolazione delle informazioni, ma quando poi ti presenti lì dicendo eccoci NOI possiamo favorire tutto questo iniziano i si, vabè, ma chi sei? Chi hai dietro? Da dove arrivi? ecc… e questo è dovuto in parte ad una diffidenza caratteriale tipica della cultura ligure, in parte da fatto che spesso queste realtà che ti guardano come “una scheggia impazzita” coltivano in realtà relazioni NON dichiarate, ma per loro determinanti e per questo difficili da rompere !

      Questo è quanto ho potuto rilevare dall’esperienza fin qui fatta. Aggiungo che al massimo sono queste realtà poco (o per nulla) trasparenti ad essere “schegge impazzite” non certo Reti Glocali la cui storia ed obiettivi possono facilemte essere ricostruiti IN QUALSIASI momento semplicemente effettuando una ricerca online. Anche per questo, pensai all’epoca, è giusto essere su Kublai … ma la trasparenza fuori dalla rete, per molti, non è un valore ! Benvenuti sul territorio ! :-(

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    • Ultima cosa: partito come piattaforma di blog Questa cosa và precisata: RG è partito come blog solo perchè all’epoca Buddypress non era ancora maturo per fare ciò che fa adesso … con il passare del tempo il Social Network ha preso la forma che ho sempre avuto in mente non solo per questo progetto, ma per qualsiasi piattaforma web che lavori per valorizzare le idee e la creatività delle persone :-)

      Questo è un tuo successo personale … Ma ho l’impressione che la strada sarà in salita; se è un’impressione giusta, occorre esserne consapevoli.
      Anche qui Alberto mi trovi concorde. Per quanto mi riguarda quest’esperienza è un successo personale. Adesso lo sento come tale, prima no e la cosa mi faceva stare male con me stesso !

      A questo punto sono molto più tranquillo: l’associazione DESTATI è soddisfatta, io sono soddisfatto, non dovrebbero esserci problemi per tenere in piedi il server l’anno prossimo, stiamo valutando chi ha manifestato interesse per il progetto, a me costa molto poco aggiornare il tutto sia tecnicamente che nei contenuti di tanto in tanto … il resto dovrà essere fatto il loco ed a quel punto tutto dipenderà dal desiderio reale, non solo mio, di cogliere la sinergia web2.0/territorio

      Se dovessi descrivere il mio stato d’animo adesso direi: tranquillo e soddisfatto ! :-)

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    • A Genova si dice: ciù de cuscì nun se po ! :-))))

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    • Avatar di Federico
      Federico
      Partecipante

      Enrico, la realtà dei progetti con un minimo di componente innovativa, in Italia, è assai difficile come hai avuto modo di verificare. E’ estremamente difficile comunicare, stabilire relazioni “costruttive”, tessere alleanze basate sulla trasparenza e sulle sinergie. E non è un problema ligure.

      Per fare un esempio, per far comprendere come spesso si parla un linguaggio che per molti è incomprensibile, perché mancano proprio gli strumenti culturali e professionali per comprenderlo ti cito un dato: per Spot Us avremmo mandato diciamo 200 email, molto centrate e focalizzate, a organizzazioni, comitati, testate giornalistiche che per un motivo o per l’altro potevano essere interessate o al progetto o alle inchieste proposte dai reporter (lo sai anche tu, visto che per la centrale di Vado Ligure ho provato anche da Reti Glocali). Risposte 2 o 3, 1 praticamente di insulti (?), 2 con promesse di dialogo mai mantenute.

      Quindi si parte già con il silenzio come risposta standard, senza neppure immaginare che rispondere anche negativamente crea comunque un contatto che magari potrà essere utile in futuro.

      Se si cerca poi di “creare ecosistema” con altre iniziative, anche ai primi passi e quindi con problemi in comune, scatta la gelosia e l’ambizione di “farcela da soli” perché noi siamo “meglio” (più furbi, più telegenici, più qualcosa).

      Quindi capisco benissimo le tue ragioni ma devi valutare il tuo come un lavoro svolto con grande determinazione e capacità che sicuramente ti sarà utile, come sono a utili a noi queste esperienze negative.

      ps ho la sensazione che se in Italia proponi qualcosa a qualcuno a costi ridotti o addirittura nulli, con reciproco vantaggio, ti guardano automaticamente con sospetto perché la cultura affaristica e “di cricca” ha talmente allargato il gap tra VALORE Reale & COSTO “imposto” di un progetto (servizio, merce ecc) da impedire un’analisi corretta, anche “alla buona”, costi-benefici.

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    • Difficolta’ a:

      1) Comunicare un’idea innovativa
      2) Stabilire relazioni costruttive
      3) Tessere alleanze basate sulla trasparenza

      - Spesso si parla un linguaggio che per molti è incomprensibile. mancano gli strumenti culturali e professionali per comprendere le iniziative innovative

      - Quando si prova a “creare ecosistema” con altre iniziative, anche ai primi passi e quindi con problemi in comune, scatta la gelosia e l’ambizione di “farcela da soli”

      Ho voluto riprendere in sintesi quello che hai scritto come promemoria perche’ lo vissuto e lo condivido in pieno … spero che non ti dispiaccia se in uno dei prossimi post su questo tema nel mio blog ti citero’ ampiamente :-)

      E’ vero che la reciprocita’ in Italia e’ un concetto molto duro da far passare… hanno tutti paura di dare piu’ di quanto potranno ricevere … ed e’ un atteggiamento diffuso … diffusissimo … se non altro stiamo provando a “tracciarlo” :-)

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    • Avatar di Federico
      Federico
      Partecipante

      Figurati. Solo una puntualizzazione: non vorrei apparire troppo “lamentoso”, so benissimo che il mondo là fuori è così ma alcuni comportamenti mi sembrano talmente controproducenti, masochistici e gratuiti che mi irritano sempre.

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    • Credo che analizzare i problemi con obiettività rimanendo sul campo per provare a risolverli sia un atteggiamento serio ed apprezzabile ! I “lamentosi” sono altri … ed anche di quelli ne abbiamo in abbondanza nella nostra Italia :-)

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