Si si, ora è chiaro!

Beh, pensavo a una mini-ricerca fatta in casa. Gioca con minori a rischio; tieni nota di quello che fai (magari fatti un blog su blogger o wordpress.com), così un domani puoi usare le note tu stesso, o passarle a un ricercatore. Roba così.

beh Alberto, io gioco da 10 anni a d&d con ragazzi cmq sia, sicuramente posso andare anche a propormi come volontario.
A Torino mi han chiesto se potevo valutare anche questa opzione, invece che proporre un vero progetto finanziato
Quindi si, farò anche prove come dici tu.

Servirebbe a generare dati, sia pure qualitativi.

… a che servirebbe?? nn capisco

… oppure potresti sbatterti per trovare cinque ragazzini di qualche istituto che giocano con te, farci dieci partite a D&D e generare un bel po’ di conoscenza da lì, senza chiedere permessi e fare anticamera con nessuno. Io forse farei più così.

Appena rientro in Sardegna, se non trovo lavoro a Milano o Torino, andrò di persona in facoltà a parlarne con qualche professore.

Beh se trovi qualche professore universitario che si occupa della materia (in pedagogia o scienze sociali, per es) forse potresti riuscire a trovare un ricercatore oppure un laureando disposto a fare una ricerca in merito.

D’altra parte in questi casi ci sono due livelli di progettazione: uno prevalentemente organizzativo ed economico, l’altro metodologico. Entrambi i livelli devono chiaramente andare avanti in parallelo e integrarsi, ma credo che seguano percorsi diversi.

Hmm beh si potrei, hai ragione.
Inoltre volevo inserire uno/a stagista di sc dell’educazione nel progetto per stilare un ricerca e sull’andamento stesso del percorso, così da avere anche alcuni dati scientifici e statistici.
E’ molto un progetto pilota effettivamente.