E-commerce in Italia: come farne uno strumento di sviluppo economico?

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  • Iniziato da Raffaele La Gala Avatar di Raffaele

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    • Come promotore del progetto Salarus e come singolo studioso non posso non rilanciare anche qui la discussione che tiene banco da un pò in altri luoghi digitali tra curiosi e specialisti nel settore: è appena uscita l’indagine Netcomm-Epayment che riconferma la crescita del commercio elettronico in Italia nell’anno 2012. Dati importanti raccolti, credo, sul più grande panel disponibile ad oggi nel campo degli studi italiani in questo settore

      • + 50% di acquirenti on-line rispetto ad Aprile 2012
      • Punte di 14 milioni di e-shoppers
      • Aumento considerevole della propensione al mobile commerce
      • Tasso di conversione basso rispetto a paesi come UK

      Gli italiani hanno da sempre risposto bene a tutte le principali innovazioni in campo mobile e ciò sembra essere anche in questo frangente una garanzia per il boom dell’e-commerce. Ogni volta che si intrecciano tecnologia ed economia ad imprimere la rotta alle evoluzioni sono gli aspetti che riguardano direttamente le scelte d’uso delle persone e quello legale-normativo che influenza direttamente il campo in cui i comportamenti umani possono esprimersi. La sociologia e l’antropologia fanno già la loro parte e sono alla fine le persone che decretano con l’uso massivo se una tecnologia incontra proficuamente i propri obiettivi quotidiani. Quello che può costituire una criticità è la qualità e l’adeguatezza dell politiche che incentivano o disincentivano l’economia che nasce dall’adozione massiva delle tecnologie. 

      Ed ecco il punto: i comportamenti digitali degli italiani stanno evolvendosi a mio avviso senza che vi sia un piano strutturato di decisioni politiche che consapevolmente accompagnino passo passo questo processo di “emancipazione” dei modelli di consumo nella direzione di una vera opportunità.

      Mi piace pensare che l’ ecommerce, così come il web tutto, sia ancora un campo vergine in Italia e che debba dimostrare ancora tutto il buono e il bello per le persone. Bisogna solo stare attenti a rendere possibile il fiorire del buone e del bello del web..il resto lo faranno le persone stesse.

      Ma cosa bisogna fare entro l’anno in corso per accelerare lo sviluppo dell’E-commerce nel nostro Paese e farne un capitolo effettivo del rilancio economico di cui tanto abbiamo tutti bisogno?

      Concludo lasciando due fonti:

      1. Articolo di commento del report Netcomm 2013 
      2. Gli obiettivi per il capitolo E-commerce sanciti nell’Agenda Digitale

      Vi invito ad esprimere la vostra opinione libera in argomento e di aggiungere tutte le fonti che reputate interessanti per alimentare riflessione e discussione.

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    • Avatar di Alfredo
      Alfredo
      Keymaster

      Ciao Raffaele,

      sono d’accordo con le tue osservazioni.. stiamo assistendo ad una trasformazione della modalità di acquisto nel nostro Paese senza purtroppo alcuna regolamentazione specifica e senza una politica adeguata per ridurre le frodi. L’ambito della Cyber Security, in rapporto alle nuove tecnologie, alle nuove architetture ed ai nuovi modelli IT, rappresenta uno scenario di forte complessità, con tratti di vera e propria criticità per l’impatto potenziale sull’intero sistema. Segnalo che l’ultimo report del World Economic Forum (WEF) sui “Global Risks 2012” evidenzia, infatti, come la Cyber Security rappresenti uno dei cinque rischi da mantenere sotto controllo per l’economia globale.

      Ho letto di alcune iniziative previste nell’ambito della Agenzia per L’Italia Digitale che fanno riferimento ad attività tese a garantire la sicurezza dei servizi erogati a livello del cittadino. A ciò si aggiunge anche il recente Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 24 gennaio 2013- Direttiva recante indirizzi per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica nazionale (GU n.66 del 19-3-2013).

      La BCE in proposito ribadisce che “i sistemi di pagamento e quelli di compensazione e regolamento dei titoli sono infrastrutture fondamentali, necessarie al corretto funzionamento delle economie di mercato”. Essi sono indispensabili per l’efficienza dei flussi di pagamento a fronte di beni, servizi e attività finanziarie, e il loro regolare funzionamento è di primaria importanza per l’attuazione della politica monetaria della BCE stessa e il mantenimento della stabilità e della fiducia nella moneta, nel sistema finanziario e nell’economia.

      La questione è quindi di fondamentale importanza e una discussione seria a livello di sistema-paese sarebbe indispensabile.

      Allego per la discussione un report della Casaleggio associati di aprile 2013 che analizza l’andamento dell’e-commerce in Italia e in Europa e un paper della Morgan Stanley.

      Buona lettura

      a presto

      alfredo

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