riusciranno i nostri eroi …

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  • Iniziato da titti stoppa Avatar di titti

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      titti stoppa
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      E’ in corso una discussione interna all’associazione per capire quale possa essere l’avvenire del progetto…al punto in cui siamo, essendo stati citati più volte (persino a Barcellona) e da più parti (tra gli altri …Annibale d’Elia dello staff di Principi Attivi, e Alberto Cottica nella bella relazione al Public Camp di Bari) quale progetto di successo,non posiamo rischiare passi falsi e perdere l’aggregazione spontanea venutasi a creare. Lo status giuridico di associazione sportiva non ci consente grandi possibilità di retribuzione dei soci collaboratori….ma abbiamo necessità di dare un pur minimo ritorno economico ai nostri più attivi collaboratori,pure disoccupati, in questa provincia che esprime il 30% di disoccupati tra i giovani.

      Finalmente l’Amministrazione comunale ci ha accordato un incontro nel quale a distanza di un anno e mezzo dall’entrata in funzione del parco,abbiamo potuto esporre le nostre linee di sviluppo….nonostante ciò, siamo ancora in attesa del contratto per il rinnovo della concessione in comodato dell’impianto sportivo, contratto scaduto a giugno!!!
      Sono stata lieta di offrire la spilletta del SALENTO FUN PARK ad Alberto che come potete vedere, l’ha indossata subito.
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    • Avatar di Criscia
      Criscia
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      Grande Alberto con la spilletta e bravissimi e tenaci tutti voi, Titti. Avanti così… teniamo nel frattempo le dita incrociate ché è ora di vederli davvero riconosciuti un po’ di risultati, dopo tanto impegno e passione ;)

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    • Avatar di Marco
      Marco
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      Ciao Titti, tralascio i complimenti che sono pleonastici. Molto interessante questa discussione che hai aperto. Come ti ho anticipato a voce, a mio avviso sarebbe auspicabile traghettare l’associazione sportiva verso una APS (Associazione di Promozione Sociale). Personalmente, su questo tema, ritengo che sarebbe interessante avere il contributo di chi in kublai è già partito con una iniziativa (CC, AxV, Pazienti, ecc., ecc. come si sono orientati ? e perchè? la scelta fatta ha risposto alle esigenze operative e di sostenibilità dell’iniziativa?).

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      Alberto
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      Titti, ovviamente siamo con voi. Ma come pensate di generare ricavi? Affittando gli impianti del SFP?

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Sottolineo il commento di Alberto, non è certo con la rendita immobiliare che le iniziative possono generare valore autosostenibile nel territorio.
      La primissima cosa che abbiamo fatto a Febbraio-Marzo 2010, è stato realizzare un questionario di intenti tra i vari soggetti rappresentanti diverse istanze e competenze nel SFP, e realizzare una mappa della possibile visione dello stesso.
      Mappa concettuale (possibili evoluzioni del Salento Fun Park):

      Condivisione della piattaforma Salento Fun Park e di alcune strumentazioni di base per varie iniziative, le quali poi ognuna si specializza in vari settori (comunicazione, servizi al territorio, doposcuola, turismo relazionato, laboratori audiovisivi, animazione ed eventi, format crossmediali (internet, mobile, ecc).

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      Alberto
      Partecipante

      Walter, non pensavo a rendita immobiliare, ma a forme di monetizzazione. Funziona così: se il SFP comincia a passare come un posto vivo e bello, dove succedono delle cose, diventa più semplice organizzare attività collegate in quel luogo piuttosto che in altri. Questo è un valore: si traduce in più gente che viene a parità di attività, costi di promozione più bassi (perché diventa quasi ovvio andare lì per fare certe cose legate alla cultura di strada) e così via. Dunque, non c’è niente di male a monetizzare questo valore sotto forma di un affitto. Questo è anche il modello degli spazi di Visioni Urbane.

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Non l’avevo letta in questo modo la tua affermazione in effetti…..

      Anche se credo che in una strategia “sana” sia un corretto modo di procedere a patto che si venda il valore aggiunto cool dell’Urban Street, cioè il valore aggiunto di ciò che si costruisce al SFP.

      Ho ancora vivo il ricordo del primo servizio di questo affitto, realizzato subito dopo il compleanno, in cui venne fatto un concerto di musica napoletana, parlo di neomelodici! con pullman di fans in delirio da Napoli, ….be non era certo un modo cool di mettere a disposizione gli spazi del SFP quello.
      I ragazzi si sono accorti che in termini di ritorno, sia economico che di immagine quell’esperienza è stata a dir poco fallimentare!

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