Augusto, cmq ho mandato un invito a Davide Biolghini a fare parte di questo gruppo, vediamo se abbocca

Ragazzi, non finite mai di stupirmi. Complimenti! Vi seguiro con molto interesse e espero poter apportare anche qualche buon commento. Un saluto da madrid
Domenico

Ciao a tutti. nella fase 1 forse si potrebbe immaginare di ampliare le missioni con altre dimensioni – penso a quella ludica (città DIVERTIMENTO: esempio indica i luoghi dove passi il tempo con gli amici), ma anche perché no cultura, commercio, mobilità. C’è poi la dimensione futura – la scoperta dei progetti che già esistono sul futuro della città.
Essendo abituato a lavorare soprattutto offline – come dite voi, mi chiedo se poi non abbia senso fare qualche attività tipo passeggiate di quartiere connettendo questi luoghi e magari rendendoli visibii anche ad altri. Magari anche cominciando già a visitare questi luoghi con gli “esperti” di progettazione che sono coinvolti nella fase due.

Sulla fase due invece il consiglio è di immaginare più attività, magari incrociando offline ed online – semplicemente perché per i progetti ci vuole tempo. Comunque sia se hai bisogno di parlare con persone che conoscono bene sesto se vuoi posso darti una mano
ciao
ge

Così lontani così vicini….
cari, il progetto di lavoro di LA SCOSSA con le scuole (presentato in regione) è molto, molto simile a questo, solo che usa più linguaggi.
Condivido tutti i suggerimenti di Dany, e aggiungo che forse dovreste aprire anche una sessione (agganciata ai temi nella prima fase) sui racconti (esperti e non) da mettere insieme, in modo che poi nella fase di progettazione le conoscenze sono condivise.

Augusto, sposta la discussione sul Forum altrimenti tra poco non si riuscirà + a seguire il 3d.

Per quanto mi riguarda, i ragazzi secondo me hanno una capacità progettuale e creativa di molto superiore a quella degli adulti.

Premesso questo, la fase 1, se deve essere propedeutica alla 2, dovrebbe prevedere anche una ricognizione delle “negatività” della città in modo da usare la fase di progettazione per la ricerca di soluzioni alternative.

Quello che proponi tu assomiglia + a “valorizzazione” che analisi. E’ cmq utile, soprattutto se i ragazzi vengono invitati a raccogliere materiale multimediale da divulgare…

Provo a chiarire come ci stiamo immaginando il progetto.
Noi vediamo principalmente due fasi.

FASE 1
Assomiglia ad una versione ad-hoc di CriticalCity: usa una piattaforma web e la modalità di gioco è mission-based.
Pensiamo che uno strumento di questo tipo, su un target di ragazzi dai 14 ai 18 anni, si adatti bene con missioni di scouting e scoperta del territorio fisico e sociale della città.
Abbiamo in mente 4 categorie di missioni:
- Città SEGRETA – es: entra in un palazzo che non hai mai visitato ma che ti ha sempre incuriosito
- Città NATURALE – es: mangia su un albero
- Città EMOZIONALE – es: indica 3 luoghi di Sesto che preferisci per i profumi
- Città della MEMORIA – es: prendi un appuntamento con una persona di una famiglia storica della tua città

FASE 2
In questa fase ci piacerebbe portare i ragazzi – dopo la scoperta della città avvenuta nella fase 1 – a formulare delle proposte, magari addirittura dei progetti per la Sesto del futuro.
Potrebbe essere svolta in modalità offline con una modalità simile a quella del PLAYshop di Modena, coinvolgendo i primi 30 ragazzi vincitori della fase 1, mischiandoli con esperti di progettazione.
Oppure la progettazione potrebbe avvenire online magari su Kublai o qualcosa di simile.

Che dite? Può funzionare secondo voi?

Grande Dani, ottimo feedback, grazie!
Continuiamo a ragionarci insieme…

Premettendo che conosco poco la storia di Sesto e meno ancora l’urbanistica(si può sempre studiarla) ma credo che bisognerebbe capire quali sono i fini del progetto.Credo anche che in questo caso il fine sia quasi di secondaria importanza rispetto al percorso-viaggio di formazione. Critical City mi sembra dia importanza alle relazioni,ai metodi e alla realizzazione del progetto in se più che al risultato finale. é un metodo di formazione di coscenze e conoscenze.
Vi posso dare alcune idee per il progetto:
Analisi_
1-relazione tra luoghi e persone su diverse scale di progetto
esempio: cartina di sesto dove i ragazzi possono individuare con bollini colorati(es:rosso=degrado urbanistico, giallo=violenze) i punti critici secondo la loro esperienza e confrontarlo con la situazione reale
2-confronto tra saperi esperti (architetti, urbanisti,sociologi,ecc.) e saperi comuni (in questo caso i ragazzi e i professori)
esempio: questionario per vedere la conoscenza e le aspettative da riproporre alla fine del percorso per individuare i difetti o gli errori fatti durante il percorso,
lezioni,riunioni,confronti o passeggiate itineranti formative nei luoghi
3-modalità di vivere i luoghi(dimensione fisica degli spazi, dimensione sociale, dimensione affettiva e memoria storica)
esempio: azioni tipo critical city, concorso fotografico sul degrado urbanistico,sociale,economico,ecc.
Proposte e idee
1-individuare l’aree di progetto la modalità di intervento (es.area dismessa, parco,ecc.)
2-individuare la modalità di intervento (es. azioni, concorsi di progettazione,ecc.)
Realizzazione
1-Azione collettiva a gruppi in un area dismessa
2-realizzazione mostra artistica o fotografica itinerante
3-rivista o libro
4-bando comunale per la riqualificazione delle aree dismesse
Spero di avervi dato degli spunti su cui ragionare forse niente di innovativo ma continuo a pensarci.

Jesse, per il momento non facciamo giochi di ruolo in senso stretto. Però non è detto che non si possa usare una metodologia del genere per la fase di progettazione.