• Eugenio ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Sound CircleSound Circle il 5/5/2011

    Vorrei precisare, per chi fa finta di non capire, che non si tratta di radunare un po di gente in un bar per ascoltare un CD: si tratta invece di creare un circuito di bar, una selezione musicale esclusiva ed originale, una community. Si tratta insomma di radunare tanta gente in tanti bar in tanti posti, ognuno con la sua musica da offrire. C’è qualcuno che invece di criticare in modo distruttivo per il compiacimento di farlo è realmente interessato al progetto?

  • Mr ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Sound CircleSound Circle il 24/3/2011

    Eugenio, io pensavo una cosa. Il tuo progetto ha il grande vantaggio che si presta a fare un numero zero a costi.. praticamente zero, o comunque bassissimi. Perché non provi a fare un prototipo, una serata modenese in cui succede quello che il tuo progetto prevede? Poi potresti raccogliere feedback dai partecipanti e produrre una specie di documento in cui fai una prima autovalutazione. Non credo sia difficile: se l’atmosfera è giusta, se le persone si avvicinano alla musica lo capisci subito.

  • Federico ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Sound CircleSound Circle il 24/3/2011

    Allora Eugenio,
    La tua prima risposta era quello che mi aspettavo. Conteneva infatti tutti gli elementi che mancavano a formarmi un quadro preciso, e già che ci siamo ti consiglio di integrare queste informazioni nel riepilogo progettuale e/o nel documento di progetto nel momento in cui vorrai scriverlo.
    La seconda e la terza risposta meritano invece una precisazione sui diversi ruoli che abbiamo in questo ambito.
    Eugenio, io non devo essere necessariamente convinto della bontà della tua idea. Per me le idee sono tutte buone e sono pronto a sostenerle tutte, ideologicamente parlando.
    Il mio ruolo, qui su Kublai, è quello semmai di mettere a nudo e evidenziare le eventuali incogruenze o sottolineare quello che ai progettisti appare scontato ma scontato non è, con l’obiettivo di arrivare alla redazione di un documento di progetto sostenibile e convincente.
    Quindi la mia opinione in merito al valore dell’idea progettuale deve essere più o meno ininfluente, anche se (visto che sono umano) ci sono progetti che mi prendono più di altri.
    E mi pare superfluo sottolineare che nessun progettista ha la sfera di cristallo per poter prevedere la positiva realizzazione della propria idea.
    Peraltro, se così fosse, nessuno verrebbe su Kublai per confrontarsi.
    Sia quindi chiaro che non ho nessun interesse a criticare l’dea di nessuno, tanto meno la tua.
    Ciò premesso, vai pure avanti con il tuo progetto (e in questo senso ti assicuro tutto il mio sostegno nella progettazione dell’idea) ma se proprio devo darti la mia opinione, personalmente non lo trovo così straordinario radunare persone nei bar ad ascoltare un CD.

  • Eugenio ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Sound CircleSound Circle il 24/3/2011

    Come direbbe Vasco: “Qui si fa la storia o non si fa!”

  • Eugenio ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Sound CircleSound Circle il 24/3/2011

    Quando dico che le band non hanno nulla da perdere, dico che un flop nel Sound Circle non costituirebbe per loro un danno di immagine.
    Ed aggiungo: questo ragazzi è un progetto sperimentale, io non ho la sfera di cristallo e non ho mai costruito una comunità. Ma vogliamo una volta per tutte ammettere che è straordinario radunare persone nei bar per ascoltare musica di alto profilo, in compagnia, potendosi confrontare, discutere e sentire la musica come cosa viva? L’esperienza condivisa di qualcosa ha un forte valore emotivo e comporta affezione. Ma chi non ha bisogno un valido pretesto per incontrarsi!

  • Eugenio ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Sound CircleSound Circle il 24/3/2011

    La programmazione dell’ascolto (ed il rispettivo allestimento con pochi ma comunicativi oggetti di scena) sarebbe ovviamente a discrezione del locale, che gentilmente si presta all’esperimento, ma, diciamo, più o meno settimanalmente. La comunità non nasce da un giorno all’altro, ci vuole tempo perchè si crei coscenza del fenomeno nuovo e perchè la gente ne scopra il valore: la musica funge da catalizzatore di persone appassionate e che finalmente possono condividere un campo tematico. Il progetto è teso a promuovere band e gli eventi che le fanno incassare (i concerti); la vendita del Sound Object nel bar è una forma di sostegno della comunità Sound Circle all’intera iniziativa ed un forte valore simbolico di appartenenza per chi lo acquisisce: lo scopo non è vendere CD, ma far sì che il CD allegato all’oggetto venga diffuso e duplicato, magari condiviso sul web. Tutto ha un senso promozionale e costituisce un valore per quei bar che aderiscano, avendo la possibilità di attrarre più gente. Perchè mai la band dovrebbe essere bruciata se non ottiene consenso nel Sound Circle? Stiamo parlando di band sconosciute, per quanto selezionate e di valore, che non hanno nulla da perdere.

  • Federico ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Sound CircleSound Circle il 24/3/2011

    Effettivamente forse la spiegazione non era così chiara come pensavi, non mi pare di aver letto da nessuna parte che parlavi di un circuito di bar.
    Veniamo alle tue precisazioni
    1. Programmazioni ripetute e costanti. Programmate sulla base di cosa? Dell’afflusso? Temporalmente? Ma se programmi una sessione di ascolto e nessuno interviene non rischi di “bruciare” la band? Cosa garantisce che le persone intervenga ad ascoltare? E quanto durerebbe nel tempo il “lancio” di una band? Un mese? due?
    2. “Pensi che in una provincia come Modena non si possa creare nel tempo una comunità con tali numeri?” Sinceramente, senza conoscere il tessuto sociale della provincia di Modena e senza sapere di che musica stai parlando ci vorrebbe un indovino per saperlo.
    E sinceramente credo che non è neanche mio compito saperlo. Il mio ruolo non è entrare nel merito dell’idea progettuale, mi limito a verificare se l’idea sta in piedi progettualmente.
    Quindi, non per polemizzare, ma il progettista sei tu. Se tu ritieni di riuscire a creare una comunità del genere, tanto meglio per il progetto.
    3. “Quanto alla musica…” Bene, se la tua conoscenza non è marginale, avrai sicuramente coscienza di quanto sia facile bruciare nomi e band se non supportate adeguatamente. Personalmente sono rimasto al progressive inglese quindi non faccio testo.
    4. “Ma come fai a vendere oggi il prodotto CD…” Ecco. Se sai che non si riesce a vendere il prodotto CD, mi spieghi cosa ti da certezza che invece riusciresti a diffondere il tuo prodotto? (Al di la del fatto che l’hai fatto tu, ovviamente)

  • Eugenio ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Sound CircleSound Circle il 23/3/2011

    Allora non mi spiego. Il migliaio di persone non è in un bar, ma in tutti i bar che aderiscono all’iniziativa, e non in una volta sola… ma in programmazioni ripetute e costanti. Pensi che in una provincia come Modena non si possa creare nel tempo una comunità con tali numeri? Si creerebbe la base per l’afflusso ai concerti (e non è che al concerto di sicuro vengono tutte le mille persone ipotizzate). Quanto alla musica, la mia non è una conoscenza proprio marginale ed in più non sarei il solo selezionatore: ci sono le etichette ed altri intenditori musicali (tu, per esempio). Il Sound Object? Ma come fai a vendere oggi il prodotto CD se non gli dai un valore materiale quando la musica ormai si scarica solo da internet?

  • Federico ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Sound CircleSound Circle il 23/3/2011

    Eugenio,
    1) Senza nulla levare alla creatività dell’idea ed al fatto che l’opera l’hai creata tu, non so se le due ragioni che hai elencato bastano a rendere fruibile al pubblico il Sound object. 
    2) Sarò pessimista, ma raggruppare un migliaio di persone per ascoltare in un bar il CD di un gruppo emergente non mi sembra un obiettivo così alla portata di mano. Conseguentemente temo che potrebbe essere un problema garantire un afflusso di questa portata ad un gestore di locale pubblico, senza contare che locali che possono ospitare un migliaio di persone comodamente non sono così comuni, almeno da queste parti. E come intendi gestire l’esclusività del luogo? Ovvero il bar dovrebbe restare chiuso per l’avventore occasionale?
    3) Il bar ha le spese di allestimento e quelle inerenti all’ospitare un migliaio di persone in uno stesso luogo, senza contare che questo potrebbe (non conosco a fondo le norme che regolano gli spettacoli pubblici) rendere necessario la notifica dell’evento alla pubblica sicurezza o ai pompieri o al servizio medico o a tutti e tre.
    4) Io non credo che contare esclusivamente sulla molla della socialità sia una buona idea.
    5) Mi fido del tuo gusto, ma non credi che, conoscendo solo marginalmente il mondo musicale, parlare di “proposte musicali di altissimo profilo” per gruppi musicali emergenti sia quanto meno prematuro?

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