[FedericoPartecipante]

Come sempre, il problema principale per tutti i progetti web-based (ma non solo) è:

• Farsi conoscere, raggiungendo il maggior numero possibile di utenti
• Una volta raggiunti, farli partecipare al di là della semplice iscrizione o del “Like” di Facebook
• Far capire loro cosa noi possiamo fare per loro e cosa loro possono fare per noi

Abbiamo già discusso molte volte qui in Kublai le possibili strategie, qui vi chiedo qualche idea centrata sul nostro progetto.

Noi stiamo contattando da un lato associazioni tipo Libera e Cittadinanza Attiva, che possono essere interessate a finanziare – attraverso i loro soci – e proporre inchieste dall’altro Scuole di Giornalismo, testate locali, web-magazine ecc. In particolare vorremmo, una volta che la proposta è online, contattare associazioni interessate a quella tematica

Avete qualche suggerimento su “entità” (non aliene…o forse sì ) da contattare che possono essere interessate, in generale, al nostro modello di giornalismo partecipativo?

Chiaramente la cosa migliore per  noi sarebbe finanziare la prima inchiesta, per superare l’attrito statico e far partire il progetto, dimostrando come funziona e a quali risultati può portare. L’optimum sarebbe che un’inchiesta da noi pubblicata venga poi ripresa da una testata mainstream…

Tra poco una nostra collaboratrice, Giulia Agostinelli, proporrà un’inchiesta sul tema delle gravidanze delle adolescenti nelle periferie urbane, in particolare a Roma; pensiamo di contattare, per promuovere e far finanziare l’inchiesta, associazioni come Telefono Rosa. L’inchiesta è molto interessante perché in Italia il problema è ignorato, a differenza per esempio dell’Inghilterra dove la questione è sentita e affrontata.

Avete qualche altro suggerimento?

[AlbertoPartecipante]

Avete pensato di fare un piccolo investimento iniziale in un video di un minuto in cui Giulia dice “c’è questo problema, nessuno ne parla, io vorrei indagarlo, mi pagate?” Meglio ancora se riuscite a mettere qualche immagine che riassuma il tema in questione.

Mi spiego: ho la sensazione che in rete la donazione di impulso funzioni sul tocco umano. Quindi, per fare partire il sistema, meglio il viso di una persona sincera che vuole capire un tema così delicato e ansiogeno per molte persone che non un’argomentazione -se pure giusta – sulla necessità di trovare nuovi modelli di ricavo per il giornalismo investigativo.

Poi – visto che l’impulso alla donazione, ho letto da qualche parte, dura in media sette secondi – meglio mettere un pulsante paypal di fianco al video.

[FedericoPartecipante]

E’ un’idea interessante, la propongo a Giulia.

[MarcoMembro]

Ciao Federico.
Stasera, di ritorno dalla prima splendida serata “estiva” nella Lecce vecchia, ho visto su spot.us una inchiesta veramente interessante: “La previsione e la prevenzione del terremoto d’Abruzzo del 6.04.2009″. Ho pensato che questa inchiesta deve! essere fatta ed ho fatto subito la mia promessa. Su facebook sono in contatto con un centinaio di associazioni di volontariato a cui proporrò domani (forse anche dopomani, perchè domani è festivo e mio figlio marco mi reclama) di sostenerla.
Proporrò di sostenerla anche a tutti i membri del mio progetto su Kublai. Sinceramente credo che 10€/persona x 20 persone siano veramente pochi per una inchiesta così importante. Ce la dobbiamo fare.

E se viene bene spot.us avrà un lancio da urlo.

Se può essere utile contattami tranquillamente per orientare l’inchiesta. Dal mio punto di vista, bisognerebbe capire se i comuni e la provincia avessero redatto i programmi di previsione e prevenzione, se avessero redatto i piani di emergenza (come prescritto dalla legge), se la Casa dello Studente di L’Aquila fosse stata censita tra i punti sensibili (come previsto dal Metodo Augustus messo a punto dal Dipartimento della Protezione Civile)…e ancora..bisognerebbe capire quale fosse il grado di aggiornamento dei piani alle 3.32 del 6 Aprile, ecc. ecc.
Se posso…perchè non provi ad interessare qualche altro kublaiano sensibile al tema?…hai visto il progetto “La Scossa”?
Resto a tua disposizione. Ciao,marco

[FedericoPartecipante]

Grazie Marco per il tuo interesse. Ti ho risposto dalla piattaforma di Spot Us Italia con una email.

Se vuoi, cerca di far girare la voce su Spot Us Italia tra le associazioni con cui sei in contatto, ricordandogli che la nostra piattaforma è a disposizione per proposte di inchieste, reportage, approfondimenti su temi e storie legate alla loro attività.

[Autore]

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