• Walter ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di tarantociclabiletarantociclabile il 3/7/2009

    Come già ti avevo preannunciato, ecco il pdf del PUM (piano della mobilità concordato in Area Vasta di recente).

    In dettaglio poi ci sono tutti i vari documenti tecnici (purtroppo non disponibili nei server).

    Inoltre gli atti del forum tematico su logistica e mobilità tenutosi il 25 luglio 2008.
    In dettaglio:
    Documentazione

    * Regione Puglia
    - “CY.RO.N.MED.”

    * Angelo Cimini
    - Intervento

    * Confindustria Taranto
    - “INFRASTRUTTURE VERSO IL DISTRETTO DELLA LOGISTICA”

    * AMAT
    - “PROGETTUALITA’ PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE”

    Sicuramente queste proposte e simulazioni, potrebbero essere integrate sia con Cy.ron.Med, ma anche nel piano di mobilità con i parcheggi di interscambio e le idrovie, con una proposta che viene dalle esigenze e istanze degli utenti, che si fanno portatori di una mobilità leggera e sostenibile.

  • roberto ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di tarantociclabiletarantociclabile il 1/7/2009

    E’ vero per rispondere a Marcellino che il tarantino è legato visceralmente alla scatoletta d’acciaio e non vi rinunzia anche per brevi tragitti…ma è anche vero che sta aumentando anche qui una maggiore coscienza ecologica urbana ed una diffusione dei mezzi di trasporto e ecologici (bici tradizionali ed elettriche e mezzi pubblici). Cio’ è tanto piu’ importante laddove si pensi che Taranto è la città piu’ inquinata d’Europa e tra le prime 3 città più inquinate al mondo, per cui oltre agli effetti benefici di un abbassamento di CO2 potrebbero esserci effetti importanti di socializzazione e di sensibilizzazione alle tematiche del miglioramento della qualità dell’aria e dell’ambiente in genere.
    Per cui anche in una città in siamo quasi a zero per mobilità sostenibile, in particolare la bici od altri mezzi ecompatibili non ricevono ancora da parte degli amministratori pubblici considerazione e rispetto ( delle leggi già in vigore da anni) dobbiamo pensare di poter crescere sul piano della mobilità ciclistica e migliorare la qualità ed intermodalita’ dei trasporti pubblici in modo da poter creare alternative all’uso del mezzo proprio.
    stiamo assistendo in questi giorni ad un moltiplicarsi di ciclisti cittadini di ogni età. Abbiamo aderito pochi giorni fa alla costituzione di una sede tarantina aggregata alla di neo soci tarantini alla sezione di Mesagne di cicloamici Fiab onlus e continueremo la n.s opera di sensibilizzazione e propaganda della bici come mezzo mezzo di trasporto sano,civile,silenzioso,salutare. Ci proveremo a diventare tanti, massa critica sino a quando le Istituzioni dovranno ascoltarci.
    A Gennaio costitueremo si spera la n.s associazione autonoma ma contiamo di organizzare qualche manifestazione al più presto per far conoscere “Taranto ciclabile”.

    Ps. per Michele D’Anna : tra le vie potenzialmente ciclabili Ti segnalo Via Plinio ( grande via alberata ed abbastanza tranquilla che potrebbe congiungere il Tribunale di Taranto ( dove non c’è neppure una rastrelliera per bici!) con la Bestat (Uffici pubblici) sino agli Uffici Aci ed alla C. Appello. Basterebbe introdurre segnaletica opportuna e si potrebbe giungere dall’intasatissimo rione Italia all’isola ecologica di Via Blandamura (alle spalle dell’ACI) per cui dovremmo proporre all’Amiu di effettuare la raccolta differenziata porta a porta in bici avvalendosi di personale e cicisti volontari.

  • Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di tarantociclabiletarantociclabile il 30/6/2009

    Ciao Michele

    sono contento che tu abbia inserito il progetto qui.

    Per facilitare la discussione sui vari aspetti, ti consiglio di avviare delle discussioni tematiche in cui smembrare i vari aspetti del progetto (infrastrutture, modalità di realizzazione, sostenibilità economica, ecc..)

  • Michele ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di tarantociclabiletarantociclabile il 27/6/2009

    Le nostre città hanno caratteristiche che, soprattutto nei centri storici, non permettono l’inserimento di piste ciclabili che rispondano alle norme; senza contare che sarebbe impossibile “ciclabilizzare” tutto.
    La soluzione migliore è dunque la creazione di “zone 30”, cioè zone a traffico limitato con limite di velocità a 30 Km/h, dove la convivenza tre auto e utenti deboli risulta possibile, l’espansione delle aree pedonali e delimitazione della sosta auto con criteri sempre più restrittivi man mano che ci si avvicina al centro (es. tariffe progressive).
    Esperimenti (e realizzazioni) ne sono stati fatti diversi sia in piccole città sia nelle metropoli ( http://www.zone30fossano.it/ , http://www.zone30torino.it/).
    Naturalmente concordo che serve un’infrastrutturazione adeguata per agevolare la mobilità ciclistica come parcheggi sicuri per le bici e parcheggi di scambio per chi viene dalle periferie.

  • roberto ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di tarantociclabiletarantociclabile il 27/6/2009

    Trovo che l’idea di mettere in “maggiore sicurezza” delle mete sensibili rendendole raggiungibili in bici sia valida in genere. Come suggerito da Gaetano Barbato ad es. Piazza fadini dovrebbe essere raggiungibile in sicurezza sia con percorso (Parco Cimino(P.scambio) Saram – Via Acton Facolta Univ. Legge Fadini ed Arsenale)- sia rendendo ciclabili percorsi che congiungono ad es. Scuole parcheggi pubblici (P.ramellini) -Ospedale.
    Inoltre occorrebbe in Talune zone sensibili prevedere il parcheggio sicuro delle biciclette (rastrelliere e telecamere) come per esempio (Arsenale- P.zza Immacolata-Pzza Vittoria e Garibaldi, Tribunali, Universita’ Scuole, Supermercati. in questi punti per la mobilità sostenibile potrebbero essere fornite informazioni utili (anche in inglese almeno) su orari e percorsi CPT, AMAT, FSE) per turisti e pendolari