Descrizione
Costruire un network di aziende localizzate nella zona industriale per realizzare coperture a verde pensile sui capannoni, intervenire sulla qualità dell’aria, sull’estetica dei luoghi e alleviare una serie di problematiche ambientali
Ulteriori Informazioni
Ciao a tutti, finalmente trovo un po’ di calma per postare la mia idea progettuale…
Prima però faccio una piccola premessa sul background dell’idea che può essere d’aiuto per capirne di più.
A inizio settembre 2010, mi contatta Daniele Bazzarin che avevo conosciuto durante un mio periodo di lavoro nella pubblica amministrazione (e di cui peraltro avevo grande stima per le sue capacità professionali), mi racconta che l’attività di progettazione del verde si sta estendendo abbastanza bene nell’ambito del verde pensile e mi chiede se per caso ho voglia di inventarmi con lui qualche progetto relativo a ambiti urbani di nostra conoscenza, che abbia magari “finalità più che commerciali” e che possa dunque attingere a qualche finanziamento europeo. La cosa mi entusiasma anche perché di lì a poco avrei iniziato un corso di formazione in sviluppo locale e, approfondire la tematiche della progettazione europea, mi aveva sempre solleticato…
L’idea in breve:
il progetto si prefigge di costruire un network di aziende localizzate nella nostra zona industriale (tra Maratta e Sabbione) e in cui realizzare le coperture di verde pensile sui capannoni industriali, in maniera diffusa sul territorio (seguendo criteri ancora da individuare: numerosità? Prestigio? Estensione? Oltre ovviamente a criteri di fattibilità…in primis la capacità portante del tetto!), in modo da intervenire sulla qualità dell’aria e alleviare una serie di problematiche ambientali tipiche delle zone industriali di molte città italiane.
Il verde pensile difatti solo da pochi decenni è in grado di fornire delle risposte a quanti chiedevano conto della sua utilità e dei reali benefici apportati all’ambiente. Tra questi spiccano senz’altro: il miglioramento della coibentazione con positivo riscontro sul risparmio energetico (dovuto al minor consumo di combustibile), sia in inverno che in estate; ciò si traduce, nel caso di giardini pensili estesi e diffusi, in un vantaggio sull’inquinamento ambientale globale. Un discorso accessorio ancora da valutare potrebbe essere quello relativo a tetti che abbiano pannelli solari pre-esistenti, poiché è stato dimostrato che, la copertura verde, aiuta sensibilmente la cattura delle radiazioni solari (del resto, le foglie degli alberi non sono verdi per caso!!)
Altre informazioni:
Gli interlocutori e beneficiari primari che abbiamo individuato sono i privati, perché ci sembra (forse sbagliando?) che la cosa sia di più semplice gestione.
Il ruolo che ci prefiggiamo noi è quello di progettisti e subfornitori sul versante prettamente tecnico del verde pensile.
Finanziamento:
Lo strumento di finanziamento che avevamo inizialmente individuato, poteva essere il programma LIFE+, erogato dalla Commissione Europea attraverso il ministero dell’Ambiente, che emette annualmente dei bandi relativi tre linee di interesse: LIFE+ Nature and Biodiversity, LIFE+ Environment Policy and Governance, LIFE+ Information and Communication.
Tale strumento ha in effetti, contribuito ad ispirare la nostra idea con questo progetto qua, ma ad un analisi più approfondita, solleva tutta una serie di perplessità…(ma per oggi ve le risparmio!! :-P)
Comunque, prima di approfondire la discussione su queste problematiche, direi che mentre si va avanti con la stesura del progetto (magari a breve mi riprometto di postare un indice), attendo vostri commenti e feedback.
Categoria principaleLocalizzazione del progettoTerni (ma non necessariamente)