Sintesi percorsi Gragnano, Sorrento, Napoli

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  • Sintesi percorsi Gragnano, Sorrento, Napoli
  • Iniziato da Stefano Scanu Avatar di Stefano

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    • I percorsi già ideati sono in nuce:

       

      1)  Gragnano e l’arte bianca (la pasta):

          -Partenza dal borgo medioevale di Castello a Gragnano.

        – Discesa e passeggiata nella Valle dei Mulini, polmone verde della città che conserva alcuni mulini testimonianza di archeologia industriale per la macina del grano.

        - Visita al pastificio “La Fabbrica della Pasta di Gragnano” e degustazione di vari formati di pasta.

           – Visita ad alcune delle chiese più importanti della città, San Marco Evangelista, San Giovanni Battista e Corpus Domini, con un percorso  tematico temporale che va dal Rinascimento all’Ottocento, attraverso il Barocco.

       

      2)  Sorrento sulla scia del Grand Tour:

      - La collezione dei fratelli Correale raccolta nel loro giro d’Europa nell’800 e donata poi alla città insieme alla loro villa “alla Rota”, oggi Museo Correale di Terranova.

      - i paesaggi che hanno incantato gli artisti della scuola di Posillipo e diversi registi cinematografici.

              - le chiese più importanti della città che conservano reperti che vanno dal periodo paleocristiano ad affreschi dell’800, passando per influssi arabeggianti (chiesa del Carmine, di Sant’Antonino,  di San Francesco, dei Servi di Maria e la Cattedrale).

                – pranzo con specialità sorrentine e degustazione di

                  prodotti tipici, come il limoncello.

       

          3)    Napoli contemporanea.

             – Partenza da via Foria: Galleria Primo Piano

             – stazione Museo della metropolitana

             – piazzetta Nilo per una visita alla galleria Alfonso Artico

             – Piazza Bovio e visita alla stazione metro Università

             – Piazza ponte di Tappia per ammirare il Mulino in Ferro

               Commissionato a Jannis Kounellis nel 1998 dal comune di

               Napoli

      -        Piazza dei Martiri e zona San Pasquale per visitare la Galleria Trisorio, la Galleria Lia Rumma e la Galleria Umberto di Marino, giungendo a via dei Mille per visitare il Pan

      -        Salendo via Crispi visita al Plart

      -        Stazione Dante, nella quale vi sono le opere di joseph Kosuth e Jannis Kounellis, oltre a ricordare che la stazione è stata progettata da Gae Aulenti

      -        Fondazione Morra e Museo di Nitsch

      Cosa ne pensate?

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    • Avatar di Maria
      Maria
      Keymaster

      Ciao 

      complimenti per l’idea e per gli itinerari, sono tutti bellissimi.

      Qui davvero non avrete limiti a creare nuovi percorsi e nuovi punti di interesse, dimenticati, abbandonati,  e che piacciono tanto al turista non convenzionale.

      Mi piace molto la varietà dell’offerta potenzialmente illimitata;  potrete coniugare la pittura, l’arte sacra, la storia di cui Napoli è ricchissima, ma che pochi conoscono (e mi ci metto anche io), la vita quotidiana, e la gastronomia…

      E l’idea di andare a piedi .. credo che sia l’unico modo per conoscere i luoghi e le energie che emanano.

      Bravi Bravi! 

       

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    • Avatar di Alfredo
      Alfredo
      Keymaster

      I percorsi mi sembrano troppo standard, bisognerebbe aumentare la loro attrattività.

      C’è una bella esperienza che vi segnalo che è quella del PArco Tommaso Campanella dove sono stati costruiti degli itinerari teatrali per far conoscere la storia della città di Cosenza.

      Vi riporto dal sito

      balletti del tutto inattesi che scaturiscono in una sala rinascimentale, in un prato fiorito, presso un rudere antico di stile medievale o rinascimentale, attraverso i vicoletti più suggestivi e pittoreschi dei luoghi presi a riferimento. Monologhi e dialoghi poetici notturni e diurni di vari attori che intervallati da musiche d’epoca e dai racconti del “cantastorie”, conducono negli angoli incantati della provincia cosentina. Il tracciato percorso dagli spettatori, avente a riferimento personaggi di rilevante interesse, da Gioacchino da Fiore a Federico II, ai filosofi naturalisti Bernardino Telesio o Tommaso Campanella, o motivi storici inerenti le civiltà avanzate, dalla Magna Grecia agli Enotri, dalla città di Pandosia alla metropoli dei Bretti, al mito di Alarico, fino ad arrivare al brigantaggio calabrese, …

      che ne dite?

      ciao

      alfredo

       

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    • ci avevamo pensato, ma poi siamo giunti alla conclusione che fosse meglio, in questo primo momento, mantenere l’iniziativa sulla linea culturale vera e propria, così da darle un’identità ben definita… 

      Inoltre si andrebbe fuori asse con l’identificazione che da il nome.

      La “spettacolarizzazione” dell’arte magari può attrarre una buona fetta di fruitori, ma non è quella che in questo momento ci interessa. 

      Abbiamo comunque preso contatti con altre associazioni che si occupano di valorizzazione delle tradizioni popolari per condividere spazi nell’immediato e ideare percorsi, o altre iniziative, in sinergia in un secondo momento, a patto che siano contesti filologicamente riscontrati e non campati in aria solo per teatralizzare i percorsi.

      Grazie per i tuoi suggerimenti, sono sempre molto stimolanti :)

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    • Avatar di stefano
      stefano consiglio
      Partecipante

      Tanti potenziali itinerari, mancanza di segnaletica e di informazioni.
      La scorsa settimana percorrevo la collina di Posillipo destinazione Gaiola e pensavo: se un viaggiatore volesse autonomamente arrivare al Parco Marino della Gaiola ci saprebbe arrivare?
      La risposta è: con grandi difficoltà.

      Se invece avesse una serie di piccoli segnali che indicano la direzione ed una app che illustra il percorso sarebbe perfetto (se il segnale prende).

      Io vi suggerisco, visto che si parla di Trekking di seguire i seguenti passi:

      Il primo passo di Trekking Art potrebbe essere quello di progettare una serie di itinerari differenziati per durata e area geografica per chi sceglie Napoli e dintorni come sua meta di viaggio.

      Il secondo passo: sviluppare App in cui illustrare gli itinerari

      Il terzo passo: verificare possibilità di segnalare (fisicamente) l’itinerario (penso ai micro segnali che ho visto quet’anno in Olanda e che indicano le piste ciclabili)

      Il quarto passo: identificare modalità di donazione agli utilizzatori dell’itinerario

      Il quinto passo: identificare bar, ristoranti, negozi che manifestano interesse a farsi segnalare sulla APP

      il sesto passo: stimolare le persone a sviluppare itinerari (tappe e contenuti per la App) che Trekking Art può decidere di sviluppare (condividendo gli eventuali introiti con il proponente.

      Come optional sarebbe si potrebbe dare la possibilità di usufruire anche di accompagnatore (ma solo come optional).

      Che ne dite di questi passi?

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    • bhe, sono utilissimi spunti prof.

      Quello di proporre un diversificato bouquet di itinerari era già nelle nostre intenzioni.Invitare anche le persone a proporre itinerari è un ottimo consiglio.  Sviluppare un App per illustrare i percorsi è una cosa alla quale non avevamo pensato, ma che potrebbe essere un importantissimo mezzo di diffusione dell’iniziativa! Solo per ora non conosciamo i costi nei quali dovremmo imbatterci… dobbiamo approfondire questo lato.

      Per quel che riguarda la segnaletica, come lei ben sa, purtroppo ci troviamo ad operare in territori dove voler applicare anche una semplice indicazione, a proprie spese, è una cosa quasi impossibile visti i vari permessi che si devono ottenere e la burocrazia lumaca… a Castellammare ho protocollato la richiesta, da sei mesi, di installare una segnaletica pedonale che accompagni i turisti dalla stazione della circumvesuviana alle ville archeologiche (anche volendo sostenere le spese come Circolo Legambiente ed altre Associazioni interessate).  Pur avendo ricevuto diverse manifestazioni di interesse da parte dell’amministrazione, è ancora tutto fermo… Però è un punto sul quale, anche a medio-lungo termine, ci si può dedicare.

      Per quel che riguarda le guide avevamo pensato ad uno storico del territorio e uno storico dell’arte che accompagnino i fruitori lungo la passeggiata e nelle visite a chiese, palazzi e gallerie.

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