• Serena ha pubblicato un commento nel Progetto Logo del Progetto di Un libro in mezzo al mareUn libro in mezzo al mare il 23/2/2017

    Ciao a tutti!

    Quanto tempo! E quanta acqua sotto i ponti!

    Oggi vivo in Sicilia, mi sono sposata, ho una meravigliosa bambina di due anni e mezzo e gestisco una bellissima libreria per bambini e ragazzi nel mio piccolo Paese.

    Non essendo riuscita ad accedere a finanziamenti tali da realizzare il Progetto nella sua interezza, nell’ultimo anno trascorso a Roma, ho seguito un corso per aspiranti librai presso la libreria Centostorie. è stato molto utile per me perché sono arrivata in Sicilia con le idee molto chiare su ciò che avrei realizzato.

    Oggi, Chespiralidoso è una libreria per bambini e ragazzi (fascia 0-14) con uno spazio ludoteca nel quale propongo letture ad alta voce, letture creative, laboratori di media education, teatrino dei burattini e animazioni a tema per feste di compleanno. Inoltre, abbiamo un reparto di giochi didattici ed educativi e uno spazio caffetteria per i genitori che vogliano intrattenersi mentre i loro bimbi leggono o giocano.

    Sapere che in altre parti d’Italia sia stato realizzato qualcosa di molto simile a ciò che avevo in mente per un po’ mi ha fatto rosicare un bel po’. Ma alla fine sono contenta di ciò che riesco a realizzare ogni giorno in un contesto difficile come il mio!

    Il prossimo obiettivo sarà quello di integrare l’attività della libreria con la passione di mio marito per l’apicoltura…ho già in mente tante cose e intanto abbiamo già lanciato un ciclo di laboratori che si chiama “parola d’ape”.

    Vi invito a visitare il mio sito e la mia pagina FB!

    http://www.chespiralidoso.it

     

     

     

  • Serena ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Un libro in mezzo al mareUn libro in mezzo al mare il 24/12/2011

    tablet a scuola                                                                                          mutuando lo slogan…verrebbe da dire “se non ora, quando?”

  • Serena ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Un libro in mezzo al mareUn libro in mezzo al mare il 3/11/2011

    Grazie Nicola!
    è davvero molto bello: stavo giusto scrivendo alla Scicolone per ringraziarla di aver reso così bene il nesso tra questo progetto e il mio personale percorso di vita.
    Scusatemi se non ve l’ho segnalato prima ma negli ultimi due giorni non sono stata in grado di fare nulla…vittima di un virus malefico che si è accanito contro il mio intestino!!!
     
     
     
     

  • Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Un libro in mezzo al mareUn libro in mezzo al mare il 3/11/2011

    Serena! Stai diventando famosa in Sicilia… bello l’articolo su La Sicilia… :)

  • Serena ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Un libro in mezzo al mareUn libro in mezzo al mare il 26/10/2011

    :)

  • Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Un libro in mezzo al mareUn libro in mezzo al mare il 26/10/2011

    ciao Serena, credimi, questo tuo intervento mi esalta. La maturità imprenditoriale che hai sviluppato nell’ultimo anno è straordinaria. 
    Quindi parto con il risponderti dalla fine: finché il tuo progetto non prenderà una forma stabile, sarà difficile trovare dei partner. Intendo dire che il confronto con la realtà dovrà passare per una scelta strategica, accantonando, temporaneamente, le altre. 
    I modelli che hai prospettato, tutti molto interessanti, richiedono competenze diverse: il cm itinerante ha bisogno di qualcuno che sia esperto di eventi, l’app ha bisogno di programmatori e webmarketing, il cm stabile ha bisogno di competenze amministrative della PA, ecc…
    Io trovo che tutto quello di cui hai parlato sia potenzialmente fattibile. Credo anche che la strategia migliore sia quella immaginata anche da Mariella di punto Strit: realizzare un propotipo numero 0 e poi realizzare tutti gli altri sviluppi. Serve a mettere a punto e testare il format.
     
    Pescara: io vengo da li, ne possiamo parlare.
    IPad: dovresti vedere Timbuktu, fanno qualcosa di simile 
     
    In generale dovresti, a mio avviso, provare a sviluppare gli scenari che hai prospettato, in modo tale da renderti conto di quale sia la strada migliore da intraprendere anche in funzione della tua situazione.
     
    Il discorso si fa complesso! e il tuo progetto mi piace sempre di più :)

  • Serena ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Un libro in mezzo al mareUn libro in mezzo al mare il 25/10/2011

     
    Ciao Nicola,
    la risposta ad entrambe le tue domande è affermativa:
    -   ho sempre considerato il rilancio del territorio come il principale valore aggiunto di questo progetto. L’unico motivo per cui ho scelto come luogo Palermo e non la mia Casteltermini è che mi sembrava molto più facile ottenere un certo bacino di utenti in una città (che intercetta anche i flussi turistici) piuttosto che in un piccolissimo centro! e questo varrebbe anche per il “paesello” in questione!
    -   nella mia mente, sia la casa editrice che il museo sono dei soggetti privati, anche se ipotizzo che la disponibilità della location potrebbe richiedere un intervento da parte delle istituzioni locali.
     
    Comunque, approfitto di questa tua e-mail per delineare alcune linee di sviluppo del progetto che mi sono state prospettate in questi mesi (prima e dopo il Kublai Camp), cercando di esplicitare per ciascuna le mie perplessità e/o esigenze di supporto.
     
    1. IL RADICAMENTO SUL TERRITORIO
    La località, di per sé, non è un fattore discriminante: quindi “Un libro in mezzo al mare” potrebbe nascere praticamente ovunque!!! E, in effetti, mi sono state proposte varie soluzioni:
    -       qualche tempo fa, una persona di una certa importanza (che ho avuto modo di conoscere a lavoro) mi ha proposto di realizzare il CM presso il Comune di Pescara, di cui è consulente. In questo caso, cambia la Regione, ma la struttura rimane ancorata a un unico territorio; poiché però i termini della collaborazione non sono stati ancora sufficientemente chiariti, considero questa ipotesi con una certa prudenza;
    -       già questa estate avevo preso in considerazione la possibilità di realizzare il Museo a Porto Empedocle, una piccola località in provincia di Agrigento nota per aver dato i natali a Camilleri e che, negli ultimi anni, sta vivendo una piccola rinascita grazie a un bravo sindaco. Ma durante il periodo estivo (che ho dedicato prevalentemente all’organizzazione del mio matrimonio ;) ) non sono riuscita a combinare un incontro. Dopo il Kublai Camp, sono stata contatta per un’intervista (che ancora non è stata pubblicata) e mi è stata segnalata un’iniziativa nella mia Sicilia finalizzata alla promozione di start up sul territorio. Ovviamente, questa ipotesi è quella che mi ispira di più!
     
    2. SVINCOLARE IL PROGETTO DAL TERRITORIO
    -       diverse persone mi hanno suggerito di pensare agli allestimenti museali come a degli spettacoli itineranti da proporre ai CM già esistenti (un po’ come le mostre itineranti del MUBA). In quest’ultimo caso, si tratta di pensare a un format da proporre alle strutture esistenti. Questa soluzione forse sarebbe più facilmente realizzabile, ma mi sento un po’ costretta dall’idea del format
    -       Al termine della premiazione, Andrea Genovese mi ha suggerito di svincolare definitivamente il progetto dal territorio e di pensarlo piuttosto come un prodotto vendibile sul mercato internazionale: una sorta di “percorso fai da te” con il quale i bambini possano cimentarsi anche autonomamente.
    Dunque si prospettano nella mia mente 2 grandi progetti:
    -       Il primo consiste nell’inserire il CM in un progetto più ampio di rilancio del territorio siciliano finalizzato a riconvertire molte delle attività ormai abbandonate in attività culturali, a cominciare dalle miniere abbandonate dell’agrigentino (sul modello tedesco del bacino della Ruhr e di Essen, eletta Capitale della Cultura nel 2010). 
    -       Sviluppare un’applicazione per i-pad (e, in generale per dispositivi e-reader) che intercali all’interno di un e-book delle applicazioni interattive (ad es. giochi che richiedono la conoscenza della trama per arrivare alla soluzione  finale). 
     
    La prima idea mi scalda di più il cuore. La seconda, pur allontanandosi molto dalla mia idea originale di “percorso esperenziale e multisensoriale”, paradossalmente, è la più funzionale a realizzare un concetto nuovo e originale di editoria! E non significa che in un futuro, neanche troppo lontano, possa consentirmi anche di realizzare il mio Museo… in qualche parte del mondo 
     
    In entrambi i casi la grande domanda è: a chi affidare le attività che sono fuori dalla mia portata e dalle mie competenze, assicurandomi contemporaneamente la maternità dell’idea?!

  • Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Un libro in mezzo al mareUn libro in mezzo al mare il 24/10/2011

    ciao Serena
     
    questo we mi chiedono: ” e se per rilanciare il paesello si realizzasse un children museum?”
     
    la domanda che ti faccio è allora questa: si può esportare il tuo modello e replicarlo ovunque ci sia una location adeguata?
    E se la location fosse a costo zero di affitto, il modello di business sarebbe sostenibile in forma di impresa privata?
     

  • Serena ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Un libro in mezzo al mareUn libro in mezzo al mare il 30/9/2011

    Ok! mi metto subito a ragionare sul sito!
    E anche la cartella stampa per il Giornale di Sicilia è un’ottima idea…ma sarebbe utile individuare un contatto, altrimenti è altamente probabile che la redazione la ignori!
     
    Grazie a tutti!
     
    Serena

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