• Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Un sogno condiviso .. è già una realtàUn sogno condiviso .. è già una realtà il 30/8/2010

    Ciao Simona, grazie per aver caricato il tuo progetto su Kublai.

    Ho letto quello che hai pubblicato ma non sono riuscito a chiarirmi le idee del tutto.

    Ci sono aspetti del tuo progetto che si risolvono con una cooperativa (soprattutto relativi al lavoro), ma ci sono anche aspetti di ordine squisitamente politico come se il tuo fosse un movimento civile.
    Tutte cose positive sicuramente, ma a mio modesto parere, da mettere a fuoco.

    I proclami di cambiamento e innovazione sono sempre molto seguiti finché non scade un certo tempo di maturazione, dopo, se non diventano concreti, la gente si stufa e non li segue più.

    L’altro aspetto che non mi convince molto, è la dipendenza dai finanziamenti pubblici: in pratica senza di questi non si farebbe nulla.
    Ed è un punto di debolezza.

  • Walter ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Un sogno condiviso .. è già una realtàUn sogno condiviso .. è già una realtà il 27/8/2010

    Ciao Simona, tra Marzo e Aprile dello scorso anno organizzammo insieme a Martino e Mimma di Lovetempo, due serate al Gabba Gabba, We are the robot party e qui dove l’idea era proprio quella di realizzare tramite un format di apertura ed esposizione di idee e visioni creative.

    La prima serata invitati Kinovan e Lucania Film Festival, la seconda serata c’eri anche tu e stavano Michele Petrelli e Luca Battista.
    Mi fa piacere che le strade si siano nuovamente incrociate, qui su kublai.

  • Mr ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Un sogno condiviso .. è già una realtàUn sogno condiviso .. è già una realtà il 27/8/2010

    … comunque non c’è niente di male nel volere fare di un progetto creativo la propria professione. Anzi, Kublai esiste esattamente per aiutare chi ci vuole provare!

  • Simona ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Un sogno condiviso .. è già una realtàUn sogno condiviso .. è già una realtà il 27/8/2010

    Ciao Alberto, ciao Walter,
    mi rendo conto che il progetto contiene tanti spunti e dovendo fare una sintesi, agli occhi di chi non conosce ancora me nè il contesto in cui nasce l’idea, sembrerebbe che io voglia fare la mia professione attraverso il progetto, quindi il tutto si risolverebbe in un’agenzia di formazione che deve guadagnarsi il pane sgomitando tra gli enti e le scuole che già lo fanno!!

    Bhè, non è questo il senso del progetto.

    Premetto che non a caso si chiama “un sogno condiviso..”

    Cosa sognano coloro che si sono avvicinati a questo gruppo nato su Facebook?
    Da cosa sono state attirate queste 285 persone che si affacciano al gruppo e non si cancellano nonostante mail di comunicazioni di tipo logistico e discussioni a cui chiedo di partecipare???

    A volte incontro amici nei locali, in spiaggia e per strada che mi dicono: “sai, anche se non scrivo, però leggo tutto quello che scrivete voi, mi fa sperare che c’è ancora una possibilità, che anche gli altri hanno voglia di cambiare. Continua con i tuoi obiettivi, mi raccomando”…

    Sperare non basta, bisogna anche agire, ma il problema fondamentale che si incontra a Taranto è la SFIDUCIA !!!!!!
    Abbiamo paura di restare delusi perchè siamo stati presi in giro da moltissimi progetti nati solo per usare i fondi europei, in cui ammetto che io trovo lavoro facendo la tutor … dopo averne frequentati molti da corsista!!!!!

    In tutto questo le istituzioni non dialogano e non collaborano con i cittadini, a meno che non siano presentati da personaggi di spicco. L’interesse ha il predominio sull’opportunità di sviluppo.

    Il sogno condiviso è quello di fare da “incubatore” per nuove imprese, aiutare le idee a divenire realtà occupazionali che ci permettano di svincolarci dal ricatto della grande industria!!!!!!
    Come fate voi di Kublai, ma a livello locale, faccia a faccia con le persone!!!!! seguendole nell’ideazione, e non abbandonandole a se stesse quando dovranno parlare con le istituzioni, aiutandole a cercare i finanziamenti, aiutandole a comprendere i passi falsi che hanno fatto gli altri attivando reti di relazioni per scambiarsi le esperienze!!!!!!

    Quando ho lanciato l’idea, Kublai non lo conoscevo ancora… :)
    grazie di esistere!!!

  • Walter ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Un sogno condiviso .. è già una realtàUn sogno condiviso .. è già una realtà il 27/8/2010

    Ciao Simona, questo progetto-proclama è molto in sintonia con quelle che ritengo anche io essere le necessità di Taranto e del territorio, in questa fase storica di transizione in cui visto che il 70% del pil deve necessariamente riconvertirsi tanto vale prendere il cuore in mano e con coraggio e visione come fai andare oltre l’ostacolo e individuare strategie e soluzioni.

    Tocchi dei punti sicuramente nevralgici del problema complesso e multidisciplinare che richiede davvero una grande operazione di brain storming collettivo (che in occasione di Area Vasta, non è stata realizzata come partecipazione proattiva, delineando progettualità e scelte strategiche dall’alto), probabilmente riconducibili agli stessi attori e classi dirigenti che 30-40 anni fa hanno portato a questa situazione di inpasse e di assistenzialismo cronico.

    Spesso ho sentito molti professori o esperti di sviluppo, o elementi della classe dirigente ripetere stucchevolmente frasi, discorsi, priorità, vertenze strategiche e tavole rotonde, sicuramente sono punti nevralgici del problema, ma è necessario individuare i segnali deboli di cambiamento che già provengono sia dal territorio che a livello globale per tradurli in un’economia in cui i processi collaborativi e di condivisione siano più evidenti.

    A me piace pensare che oltre all’alta formazione (quella che propinano nei master di livello ai consulenti strategici di Gartner, Accenture, KPMG, ecc) che spesso si risolvono in buchi nell’acqua o si piegano ad esigenze di questo o quell’interesse privatistico, vedi il caso Urban II e gli specialisti di altissima formazione che vennero sia in campo architettonico che urbanistico, della Pricewaterhousecooper che valutarono in maniera egregia il patrimonio immobiliare, strategie finanziarie e immobiliari oltre che di recupero, ma ovviamente niente potevano contro interessi che miravano a spostare la traiettoria di sviluppo verso una semplice speculazione immobiliare e non nel recupero reale degli aspetti sociali del borgo e della città vecchia.

    Per cui oltre all’alta formazione, ci metterei il concetto di Altra formazione, quella che cerca di facilitare e sviluppare dinamiche emergenti dal territorio, offrire gli strumenti di supporto a incubare progettualità sul campo, parlando con voce umana e con il burocratichese di tanti bandi e di manovre finanziare che non si capisce che fine abbiano fatto…come la Zona Franca Urbana in cui ricevo richieste informative da parte di chi ha aperto o vorrebbe aprire botteghe nel borgo antico di Taranto ma non sa bene quali misure ci siano.

    Aprire i cassetti delle tante innovazioni, scoperte che ogni anno in Europa vengono secretate (e non utilizzate) e non rese collettive e pubbliche, distribuire davvero questo patrimonio conoscitivo affinchè a cascata ricada fino al pescatore che può così apprendere nuovi strumenti, conoscenze, possibilità, magari creando sinergie interdisciplinari con studenti dell’università che ancora non vogliono aprire li in piazza San Francesco.

    Ad ogni modo è l’inizio di un processo, caotico e complesso, in cui a stento si intravedono gli ingredienti, alcuni genuini, altri preconfenzionati, altri dei veri e propri OGM, ma pochi hanno davvero la voglia di iniziare a sperimentare sul campo delle ricette partendo da segnali deboli e individuando con la lente queste situazioni nascenti, per cui è doppiamente lodevole chi come te cerca di farlo, di non arrendersi a una situazione esistente di stallo e di “tavole rotonde perenni” …

    Da parte mia oltre che come elemento proattivo del Peeripato farò il possibile per poterti dare supporto che è nelle mie possibilità in questo tuo progetto/visione coinvolgendo sia lo staff di Kublai che elementi attivi della community.

  • Mr ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Un sogno condiviso .. è già una realtàUn sogno condiviso .. è già una realtà il 26/8/2010

    Ciao Simona, intanto benvenuta su Kublai. Mi sono fatto un giro tra i materiali caricati qui, e mi sono fatto l’idea (magari sbagliata, non conosco il vostro territorio se non per sentito dire) che la formazione a Taranto possa essere fatta in due modi.

    1. cerchi di ritagliarti una fetta del mercato dei fondi pubblici della formazione. Non sarà facile, perché la concorrenza è a somma zero; potresti avere successo, ma è difficile che questo porti a una reale soddisfazione dei formati, l’economia è quella che è (e il settore della formazione è particolarmente corrotto, come da un’inchiesta recente di Repubblica).

    2. oppure provi a intervenire sull’economia locale, provando a cercare un consenso generale per fare uno sforzo per reindirizzarla in direzioni più produttive. Questo mi sembra sia il sogno del nostro Walter; ma è più un obiettivo da piano strategico che da agenzia di formazione singola!

    Realisticamente una nuova impresa che si occupa di formazione può fare 1 e dare un contributo a 2, ma non può fare 2 da sola. Quindi: hai pensato come fare a strappare quote di mercato agli enti di formazione di Confindustria, sindacati, Legacoop etc. etc.?