a questa serie di domande è difficile rispondere in questo spazio, per cui mi riservo di inserire prossimanente qualcosa in più in allegato. Devo premettere che in questo momento ho in mente due macro fasi del progetto con configurazioni diverse rispetto alle domande che poni:
i) una fase sperimentale con costi ridotti all’essenziale (ditta individuale, collaborazioni, focus su aree geografiche limitate con coinvolgimento delle istituzioni e media locali); costi iniziali circa 15k ;
Sulla base dei risultati della fase sperimentale il progetto potrebbe abortire oppure evolvere verso la fase ii) “di regime” che prevede una società a rsp. limitata (erogazione del servizio e proprietà intellettuale) ed eventualmente una associazione di partecipazioni (mista privato-pubblico per i fruitori del servizio e collaboratori), un team dedicato per ogni nazione in cui YIP sarà presente.
Il team dovrebbe essere composto da (e relative attività primarie):
• un referente per i servizi e le relazioni con la pubblica amministrazione;
• un referente per i servizi e i rapporti e con le società media;
• un referente per la gestione del sito e la supervisione dei contenuti pubblicati; e
• un referente per lo sviluppo del business di YIP.

E’ prevista inoltre la costituzione di un organo di web-governance non retribuito formato da esperti di diritti civili che forniscono le linee guida per assicurare l’indipendenza e l’ottemperanza del sito ai diritti dell’uomo universalmente riconosciuti.

Questo a grandi linee, se mi dai qualche indicazione in più sulle finalità delle domande, posso essere più esaustivo. Ciao Paolo

Ciao Paolo,
mi dai maggiori dettagli sul soggetto che gestirà il sito? Si tratta di una nuova società? E quali servizi nel dettaglio dovrà erogare? Quali sono gli investimenti da affrontare? E quali sono i costi di gestione in fase di start-up?
Attendo tue notizie a presto
Angelita

Wow, Paolo, questa è davvero una supernotizia! Complimenti!

Angelita, grazie per il tuo commento d’incoraggiamento che arriva in un momento particolare del progetto. Infatti ho finalmente ottenuto, dopo un percorso di circa un anno un piccolo finanziamento dalla Provincia di Torino, il software è praticamente pronto e sto svolgendo le pratiche per dare una forma giuridca al soggetto che gestirà il sito. I prossimi passi saranno la richieste autorizzative verso l’authority per la privacy e un pre-test (come avevo già annunciato) dove vorrei coinvolgervi tutti!! Quindi ormai ci siamo. A presto!!!

Ciao Paolo,
un progetto così importante ed oggi ancor più utile.
A che punto siete. Mia uguro di leggere a breve sviluppi interessanti.
Saluti cari
Angelita

Ciao Francesco, grazie per l’apprezzamento. Abbiamo avuto un momento di “fermo” per cause di forza maggiore (il programmatore sta diventanto papà!!!) In ogni caso, ci siamo quasi per arrivare ad una versione da testare tutti insieme! Ci sentiamo presto.

Ciao Paolo
Il progetto è molto interessante.
Aspetto aggiornamenti su come si sta evolvendo.
A presto!

Ciao Paolo

ben tornato

sono contento per i tuoi riscontri con Telecom… noi qui siamo disponibili a contribuire alla riuscita del tuo progetto.

Quindi, contami pure dentro il panel per testare la piattaforma

Quanto alla riflessione di cui ci dai spunto nell’articolo, la condivido perfettamente. In UK, come da noi, si stanno mettendo in atto politiche di e-democracy, lasciami dire, 1.0, che sono entrate a regime in un momento in cui alcune piattaforme popolari hanno cambiato il modo di usare la rete da parte degli utenti.

Proprio per questo, prima dell’estate, ti suggerivo di elaborare la tua idea come piattaforma trasversale da applicare come un widget sui portali degli enti locali.
Lavorare verticalmente e da soli, anche aprendo alla partecipazione collettiva, non funziona più.

Paolo, riguardavo il tuo progetto proprio oggi.

L’idea del test a pelle mi piace. Possiamo partire dai kublaiani già iscritti qui e provare ad allargare sul resto della comunità. Parliamone…