• Alessandro ha pubblicato un commento il 28/4/2011

    @nicolasalvi Ciao Nicola,
    grazie del gentile commento sul progetto “Bici Intermodale”!
    Si è una nuova bici “apri chiudi” che ho sviluppato indipendentemente (sono di professione un industrial designer) e che è stata accettata dalla UE nel 7°PQ. Quindi il progetto ha a disposizione notevoli risorse e un consorzio “super-high-tech” che ho assemblato alla bisogna. 
    Mi sono posto il problema -classico ormai nel design contemporaneo- di andare oltre la “bici pieghevole” (URGHHHH!) e creare un “additivo per il corpo” che, con il minimo possibile di materia, fosse in grado di ricreare la esatta “funzione bicicletta” che tutti al mondo sanno usare. La scelta della “funzione bicicletta” per creare un mezzo di trasporto “smaterializzato” ha posto dei limiti, ma è una forma di integrazione corpo-protesi, troppo ottimizzata ed efficiente per sostituirla con qualcosa di più arzigoigolato (pattini “a reazione”, ovetti autobilancianti, monopattini ecc…). In ogni caso siamo riusciti a passare dal volume ormai difficile da comprimere delle pieghevoli da 90 (una sola) a 120 litri, a un volume piatto di meno di 20 litri. Un fattore almeno CINQUE in volume! Il peso della versione “nuda” sono abbastanza certo che può stare nei 4 kg.
    Ma c’è una versione “assistita” con soli 2 Kg di extra peso.
    Ma insomma, ti mando un link a un video passato su TG3 Pixel.
    http://www.youtube.com/watch?v=3P5DAfaogE0
    Poi mi spieghi di più su Kublai!
    Salutoni,
    Alessandro