Ciao Federica,
inizio con il chiarire – spero – la tua perplessità riguardo il nome.
 
Campari è diverso da Camparì.
Oltre al fatto che c’è l’accento sulla “i” finale, il nome del progetto è un acronimo. Ci teniamo a specificarlo XD.
 
Ci siamo soffermati a lungo sulla scelta del nome, prendendo in esame anche il problema che ci hai posto, però, dal nostro punto di vista, la differenza è evidente e sostanziale.
Non dimentichiamo, inoltre, che il progetto è seguito, fin dalla sua origine  - la scelta del nome, appunto – dalla docente di Strategie e Politiche di Marketing del nostro CdL, la quale non si è per nulla posta il problema. 
 
Nella ricerca del nome abbiamo cercato di puntare verso qualcosa che catturasse l’attenzione, che avesse un suono particolare, che che fosse semplice da ricordare, ma che avesse anche un senso compiuto.
 
Così nasce Camparì Shop: Campania Artigianato e Shopping.
La “ì” finale è stata usata per diversi motivi:
1- per conferire un suono più divertente al nome così che diventasse, di conseguenza, più semplice da ricordare;
2 – per assonanza, richiama il napoletano “comparì”, l’essere compari, amici, riassumendo lo spirito di gruppo da cui è nato il tutto;
3 – perchè richiama il modello di sistema tra artigianato di lusso e shopping di qualità presente in Campania: il Tarì.
 
L’idea è definita e sta attraversando la sua fase operativa, quella che vogliamo condividere con tutti gli utenti che sceglieranno di seguire il progetto. Il nostro intento è quello di coinvolgervi nel suo sviluppo, cercando di raccontarvelo passo passo.
Già siamo operativi su Twitter e facebook e, con molta pazienza, stiamo cercando di infettare il web XD.
 
Spero di essere stata chiara.
 
Ti ringrazio tanto per il tuo commento, mi ha fatto molto piacere risponderti.