• Angelita ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Music Therapy on the JobMusic Therapy on the Job il 14/1/2011

    Ciao Federica,felice di constatare che il progetto prosegue e che iniziano i primi contatti. Prendo spunto dalle vostre riflessioni ed aggiungo alcune considerazioni, forzando la mano su alcuni nuovi ambiti di intervento. Vorrei condividere innanzitutto con voi il concetto base/obiettivo della vostra iniziativa che è migliorare la qualità della vita individuale e della collettivà; favorire sia il massimo benessere per le persone che lavorano; migliorare le condizioni psicologiche, la motivazione ed i rapporti con gli interlocutori di ruolo, con l’azienda e con l’ambiente di lavoro in genere. Se questi sono gli obiettivi è bene tenerli sempre presente.Come già detto il lavoro rappresenta fondamentale importanza nella vita di un singolo individuo e della collettività. Poiché il benessere psico-sociale del lavoratore influenza la produttività, si rende indispensabile contrastare tutto ciò che risultava dannoso per il personale, per fare ciò si utilizza la musica. Vi sono diversi approcci alla musicoterapia, da quello pedagogico, a quello psicoterapeutico a quello psicoacustico.La musicoterapia viene impiegata in diverse campi, che spaziano da quello della SALUTE, come prevenzione, riabilitazione e sostegno, a quello del BENESSERE al fine di ottenere un migliore equilibrio e armonia psico-fisica.In tal senso è necessario distinguere le azioni: la musicoterapia come elemento educativo, formativo e rivolto all’incremento delle performance professionali (benessere), da quello riabilitativo o terapeutico (salute). Nel tentativo di approfondire le mie conoscenze in materia, ho letto che esiste una tecnica che aiuta a migliorare lo stato psico-fisico, che interviene contemporaneamente su due sensi, udito e vista: la foto-musica, che si caratterizza per essere in relazione al contesto per il quale è pensata. Gli spazi architettonici e i loro contenuti, ivi inclusi i suoni che preventivamente li abitano, diventano i primi termini di riferimento. Principio basilare della foto-musica è l’utilizzo del foto-suono, inteso come estratto musicalmente significativo del paesaggio sonoro. Ai foto-suoni possono essere combinati sia suoni sintetici sia suoni di strumenti acustici, compresa la voce con le sue molteplici qualità narrative e/o puramente fonematiche. I foto-suoni vengono trattati alla stregua dei suoni musicali della tradizione di cui rappresentano un’ampia e significativa estensione, una sorta di finestra aperta a trecentosessanta gradi sul “mondo della vita”.Il senso dell’udito non può essere chiuso a piacere. Sembra che, quando andiamo a dormire la percezione del suono è l’ultima porta a chiudersi e la prima ad aprirsi al nostro risveglio.La musicoterapia al di fuori degli orari di lavoro mi lascia perplessa. Nello spazio lavorativo, invece, può essere progettato un luogo destinato attraverso la musica al raccoglimento, al rilassamento, alla rigenerazione, al riequilibrio energetico o, molto più semplicemente, all’ascolto di sonorità accordate e in sintonia con la nostra percezione di ieri e di oggi.Mi viene in mente la realizzazione di spazi in cui pareti sonore rappresentano  delle sonorizzazioni di parti di strutture usualmente prive di voce alle quali viene conferita la proprietà di immettere suoni nell’ambiente ricevente. Le installazioni possono diffondere in ambiente abitativo le sonorità (campionate ad hoc nei luoghi di origine) soggettivamente riconosciute di particolare bellezza o significato archetipo/evocativo o, semplicemente, riportare il paesaggio sonoro esterno, globalmente o limitatamente ad alcune componenti di interesse, all’interno degli ambienti di vita. Quindi “quadri sonori” e “pannelli sonori”, a cui ricollegare il concetto di foto-musica che si presentano simultaneamente, come una “audizione colorata” o una “visione uditiva”. Spero di aver aggiunto spunti di riflessione e credo sia arrivato il momento di mettere su carta il progetto.Contate sempre sul mio sostegno se vi fa piacere, vi aspetto.Angelita