• Angelita ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di j'ecoj'eco il 27/10/2010

    Carissimo Luca Francesco,
    innanzitutto complimenti, mi associo anch’io agli elogi ed apprezzamenti già espressi da Alberto e Federico. La Vostra iniziativa ha incuriosito anche me e non avendo competenze in materia mi sono permessa di approfondire la questione, chiedendo aiuto al mio collega (peraltro di stanza) che è un esperto informatico. Pertanto ciò che riporto di seguito elude ogni mia responsabilità….he he… Scherzi a parte, ritengo, invece, importante approfondire alcuni aspetti che sono essenziali per progetti che prevedono applicazioni per piattaforme mobili.
    Pare, innanzitutto, che le esperienze di AR (augmented reality) su supporti mobili non sono una novità assoluta, tutt’altro. Microsoft ha presentato una demo di Realtà Aumentata agli inizi del 2009, dopo averla annunciata al termine del 2008, destinata a supporti mobili e nello specifico per il proprio sistema operativo Windows® Mobile.
    Analoghe iniziative hanno preceduto e seguito quella demo, che deve la sua risonanza al “peso specifico” che la casa americana ha sul mercato, e non certo alla sua unicità.
    Per Realtà Aumentata si intende l’integrazione in tempo reale di oggetti virtuali in una scena reale. Questa tecnologia consente di poter fruire di tempi di esecuzione del software di gran lunga minori di quelli necessari per un render grafico, proprio grazie al fatto che (statisticamente) un 70-80% della scena è reale, ed il rendering è limitato ai soli oggetti virtuali. Per immaginare la differenza, basti pensare alla Realtà Virtuale, dove invece tutta la scena deve essere renderizzata (diciamo “disegnata”) ogni qualvolta il soggetto che la usa impone il benché minimo movimento. Una prima domanda che lui poneva, proprio in relazione a questo diverso approccio, è la seguente:
    Con la Realtà Virtuale posso “disegnare” un paesaggio in qualsiasi condizione temporale e/o meteo (ad es. un paesaggio notturno o durante una violenta tempesta oppure una copiosa nevicata)?
    Come è stata risolta questa intrinseca difficoltà con la Realtà Aumentata? Posso contare su un corretto riconoscimento di un luogo durante una nevicata che ne confonda i contorni? E dopo la nevicata, con dei luoghi che certamente non sono più all’apparenza uguali a quelli di un database? E se ho la fortuna di avere accesso al database on-line, questo contiene una serie differenziata di immagini di riferimento?

    Altra curiosità informatica: perché escludere Symbian e Windows® Mobile (diffusissimi e quindi potenziali utilizzatori/clienti)?

    Uscendo dal punto di vista tecnico mi chiedo se è stato fatto un business plan, specificamente se sono stati effettuati studi sul parco potenziali utenti (possessori di iPhone e Android, se ho ben capito), su Enti di Promozione Turistica e assimilati. Una valutazione di fatto di quale potrebbe essere il ritorno economico dell’iniziativa, a chi vendere e cosa vendere (il software, il client, il web-server, i pacchetti dati, ecc.).
    Mi pare di avervi chiesto anche troppo ed ancora altro devo aggiungere ma mi fermo qui in attesa di una Vostra risposta, ma, prima, voglio ringraziarvi perché, grazie a questo progetto, oggi, posso dire di avere una maggiore consapevolezza di questi applicativi.
    A presto
    Angelita