• Riccardo ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Pinocchio nella retePinocchio nella rete il 12/8/2010

    Ciao Nicola,
    partecipare al Progetto, può significare, per ogni docente, alunno, genitore, privato cittadino, mettere in comune i propri elaborati, la propria esperienza, la propria fantasia, documentare, interscambiare, collaborare con gli altri, conoscere, approndirne l’uso, testare, usare e diffondere (scusami per la ripetizione) i software e tutti gli strumenti Web 2.0 (servizi online) rigorosamente gratuiti.
    Attraverso Pinocchio chiunque, al di là dei tanti progetti ed esempi che possiamo trovare in rete, può produrre qualcosa di nuovo o di diverso, sia manualmente (creatività) che digitalmente. Uno degli obiettivi primari è proprio quello di unire le persone, di farle lavorare insieme, condividere le esperienze, mettersi in discussione, abituarsi e capire a fondo l’importanza della documentazione, della condivisione, della collaborazione.
    All’interno della bozza del Progetto troverai diversi esempi che mi permetto umilmente di suggerire ma la scelta deve essere libera anche perché ogni realtà è diversa e perché tutto questo, al di là, ad esempio, del tipo di Scuola, della materia insegnata, della posizione sociale, della condizione di essere o meno in servizio, dell’essere genitore, italiano o straniero, deve unire le persone nell’ottica di diffondere ancor più tutto ciò che circonda o che può circondare Pinocchio. Riscrivere, ad esempio, la storia di Pinocchio in altre lingue e, nello specifico usando i dialetti locali.; forse questo non è mai stato fatto. L’ideale è e sarà comunque, possibilmente, di non lavorare in modo isolato, da soli, ma interagire con altri.
    I risultati ottenuti non dipenderanno dagli ottimi strumenti che utilizzeremo, dall’argomento Pinocchio, o da altro ancora ma da ogni singolo partecipante, da quanto deciderà, liberamente, di impegnarsi, da quanto si crede nel progetto, nelle potenzialità degli strmenti resi disponibili, dal coraggio di mettersi, umilmente, in discussione e di rendere pubblici, usando licenze Creative Commons, i lavori prodotti.
    Mi auguro di aver reso un “attimino” più chiaro il tutto ma rimango comunque a completa disposizione per ulteriori chiarimenti.
    A presto e grazie per il/la commento/domanda.
    RR