• Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Campania Digital ExpoCampania Digital Expo il 25/11/2009

    ciao Assunta

    trovo adesso un momento per riflettere sulla tua idea.

    Parto netto: idee come queste si sono fermate agli anni 90… c’hanno provato in moti e sono falliti tutti miseramente.
    Perché?
    Perché mettere in piedi una piattaforma con le caratteristiche di cui parli costa tanto in termini di sviluppo (investimento) e di manutenzione (costi operativi di gestione) a cui non si riesce a garantire alcun ritorno dell’investimento.

    La produzione di contenuti è notevole e viene richiesta a chi di contenuti digitali non sa nulla (il costo da sopportare per stare dietro agli artigiani è molto nascosto ma è molto alto).
    In più si chiede a queste persone di seguire due siti: il loro e l’expo.

    Questo è un tipico progetto da ente pubblico o associativo tipo camera di commercio o associazioni di categoria.
    Ma non serve, è uno spreco di soldi dato che l’ecommerce non ti garantirà mai un ritorno sugli investimenti in grado di pagare prodotti venduti e servizio per venderli (il servizio non costerebbe meno del 20/25%).

    Senza contare l’approccio strategico generale: all’epoca che fu, su internet si facevano portali di ogni genere partendo da zero come tu proponi (ci sono passato anche io 10 anni fa) ma oggi è tutto diverso.
    L’affermazione “presentare a tutto il mondo” è insostenibile: oggi sono le aziende che vanno dagli utenti e non il contrario. Internet è ormai di una dimensione cognitiva ingestibile, del nuovo sito degli artigiani campani non se ne accorge nessuno.

    Kublai è un esempio che argomenta questa mia affermazione: la piattaforma su cui stiamo discutendo è pubblica e gratuita. Il nostro blog sta su una piattaforma gratuita, gli eventi li gestiamo su facebook, il network professionale su linkedin, ecc…

    se vuoi un suggerimento da bignami, meglio aprire un negozio di artigianato su ebay, avrebbe più visibilità e costerebbe molto molto molto meno