• Tito ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Mafia connection - Social Game sulle MafieMafia connection – Social Game sulle Mafie il 23/10/2009

    Caro Salvatore, l’idea cattura non c’è dubbio, e se riuscissi a realizzare l’obiettivo che ti prefiggi, il progetto sarebbe di chiaro interesse pubblico. Lo dico da dipendente pubblico che, pur non occupandosi direttamente di queste cose, ha molto a cuore i valori che professi.
    E’ vero, il Gioco è potente nel modificare la realtà, per tanti motivi. Anche per questo l’anno scorso abbiamo attribuito il Kublai Award ad un idea in fondo non troppo distante dalla tua. Il vantaggio di critical city ripspetto alla tua idea, però, era che lì un po’ la dinamica di gioco la vedevamo.
    Il problema, come dicono gli altri, è nella tensione fra gioco e obiettivi seri.
    Io, rispetto agli altri, per l’importanza che sembri dare alle tue finalità etiche, sono un po’ preoccupato del contrario, che venga meno il divertimento da cui, se vogliamo, tutto l’effetto pedagogico dipende. I classici ragazzini da videogioco temo che rifuggirebbero da una cosa che sa di educativo. Quindi, come già si capiva da prima, la soluzione sta nei dettagli. Perchè dovrebeb essere divertente un gioco in cui non sparo neanche ai mafiosi? Per la componente tattica? O per la creatività con cui mi immagino di sconfiggere la mafia? Forse il modo in cui lo immagino io un gioco del genere è come una cosa ad esito non predeterminato, in cui la storia la scrivono i partecipanti senza sapere nessuno come si evolve, ma con nella aprte dell’”administrator” qualche esperto di psicololgia, di comunicazione, e di contrasto alle Mafie. Quindi, non solo nel comitato scientifico, ma, in effetti, come giocatori.