• Salvatore ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Mafia connection - Social Game sulle MafieMafia connection – Social Game sulle Mafie il 23/10/2009

    Carissimi

    Grazie per aver joinato il progetto e grazie per i vostri commenti. E’ vero, il progetto è molto molto delicato ed è sottile il crine che divide un progetto videoludico che vuole veicolare un contenuto importante, serio che va conosciuto sopratutto dalle nuove generazioni, da un giochino che fa giocare a “fare il mafioso”. Dobbiamo tenere conto che il gioco è cmq una simulazione: quindi una mimesi di elementi o processi centrali di un sistema, non di TUTTO il sistema, la semplificazione è inevitabile, ma la banalizzazione NO.

    Rispondo ad personam:-)

    Walter il tuo commento è come sempre acutissimo, il mio progetto farà tesoro di ciò che hai detto, il concetto “ecologico” di cui hai accennato mi piace moltissimo e tenterò di implementarlo nel design. Mi piacerebbe anche che tu continuassi a dirci la tua man mano che il progetto crescerà. La collaborazione con il progetto a-maze per noi è auspicabile ma il mio progetto deve ancora strutturarsi per poter coordinarci con il loro che è un progetto già avviato e approvato…Oltre a questo bisogna vedere se a loro questa collaborazione interessa!:-) Ma ora invito qualcuno di a-maze qui e ne parliamo, grazie x il suggerimento Walter!

    Alberto hai assolutamente ragione, il comitato scientifico va creato con grande attenzione e sollecitudine. Di esso farà parte la mia carissima Prof.ssa Di Natale con cui collaboro all’Università di Catania giornalista professionista che ha creato diverse inchieste sulla mafia, autrice anche di “Hotel Librino” un reportage recentemente premiato. Saviano, Borsellino, ecc…Sono miei miti e spero tanto che accetteranno di partecipare al progetto – morirei felice, credetemi:-)

    I due federico: io credo fortemente che il concetto di gioco sia sottovalutato. Giocare con qualcosa o tramite qualcosa vuol dire capirla,conoscerla, appropriarsene, impararla, maneggiarla. E’ quello che vorrei fare con la Mafia e le Mafie. In passato la forza della Mafia consisteva nel negarsi: “La mafia non esiste!” Falcone e Borsellino hanno impiegato le loro vite per dimostrare che così non era. Sembrano tempo passati ma non lo sono del tutto. L’ignoranza, voluta, cercata, imposta serpeggia ancora nelle nostre città. “Voto X perchè mi ha promesso che mi fa assumere da Y – tanto sono tutti gli stessi…” “Un progetto culturale non lo puoi fare se nn sei legata a qualche politico, si sa, lo sappiamo, inutile provarci…” “Non puoi cercare di valorizzare il turismo sul tuo territorio…E’ tutto un magna magna qui…Ma hai parlato con X? Quello conosce tutti e ti può aiutare!”. Ancora oggi queste affermazioni che si riferiscono ad un sistema culturale non vengono considerati MAFIA. Invece lo sono. Questo assunto assieme ad altri vorrei far capire ai quindicenni che affollano i social network e i ventenni e i venticinquenni, e i cinquantenni…La scelta del social Network è un rischio calcolato a mio parere: è vero che è facile banalizzare il gioco e renderlo una “cazzatina per passare il tempo” ma il social network è il luogo dove l’effetto virale è garantito, potremo raggiungere più persone in forma gratuita a prescindere dal sistema digitale che usa. Infine, si Ferderico, ovviamente non pensavo ad un character design “puccioso” o “mangoso”. Ma conturbante quanto il fenomeno stesso.

    Ditemi la vostra che in un giro sono arrivate idee critiche e segnali per me interessantissimi! Grazie!:-)