Provo a spiegare meglio il mio ragionamento.

Di agenzie di comunicazione e di comunicatori è pieno il mondo… e in questo periodo stanno quasi tutte in crisi, perchè si sa che i costi di comunicazione sono i primi ad essere tagliati.

Fatta questa premessa, secondo me, una agenzia di comunicazione ecosostenibile non sta sul mercato meglio di una agenzia di comunicazione a cui non interessa l’ambiente.

Ergo, nel mio post precedente, suggerivo di sondare la possibilità di specializzarsi nella “green communication” al tempo della “green economy”.
Ovvero, concentrarsi per trasferire al cliente finale il “valore” verde, piuttosto che concentrarsi sul riciclare la carta dentro l’ufficio.

Elena, scrivi tutto quello che vi viene in mente e ovviamente invita Simona ad iscriversi a Kublai e a questa pagina di progetto.