Premettendo che conosco poco la storia di Sesto e meno ancora l’urbanistica(si può sempre studiarla) ma credo che bisognerebbe capire quali sono i fini del progetto.Credo anche che in questo caso il fine sia quasi di secondaria importanza rispetto al percorso-viaggio di formazione. Critical City mi sembra dia importanza alle relazioni,ai metodi e alla realizzazione del progetto in se più che al risultato finale. é un metodo di formazione di coscenze e conoscenze.
Vi posso dare alcune idee per il progetto:
Analisi_
1-relazione tra luoghi e persone su diverse scale di progetto
esempio: cartina di sesto dove i ragazzi possono individuare con bollini colorati(es:rosso=degrado urbanistico, giallo=violenze) i punti critici secondo la loro esperienza e confrontarlo con la situazione reale
2-confronto tra saperi esperti (architetti, urbanisti,sociologi,ecc.) e saperi comuni (in questo caso i ragazzi e i professori)
esempio: questionario per vedere la conoscenza e le aspettative da riproporre alla fine del percorso per individuare i difetti o gli errori fatti durante il percorso,
lezioni,riunioni,confronti o passeggiate itineranti formative nei luoghi
3-modalità di vivere i luoghi(dimensione fisica degli spazi, dimensione sociale, dimensione affettiva e memoria storica)
esempio: azioni tipo critical city, concorso fotografico sul degrado urbanistico,sociale,economico,ecc.
Proposte e idee
1-individuare l’aree di progetto la modalità di intervento (es.area dismessa, parco,ecc.)
2-individuare la modalità di intervento (es. azioni, concorsi di progettazione,ecc.)
Realizzazione
1-Azione collettiva a gruppi in un area dismessa
2-realizzazione mostra artistica o fotografica itinerante
3-rivista o libro
4-bando comunale per la riqualificazione delle aree dismesse
Spero di avervi dato degli spunti su cui ragionare forse niente di innovativo ma continuo a pensarci.