• AdriRips ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di fabbricattivafabbricattiva il 8/10/2008

    allora luciano, qualche apppunto per il momento “scoordinato” che mi auguro possa aiutare ad andare avanti nella costruzione del progetto

    1) per come la vedo io il tema sul quale hai deciso di muoverti è tremendamente ‘caldo’ per due motivi: perché la sicurezza è uno dei nostri bisogni basilari in quanto esseri umani (l’ormai datata ma pur sempre operativamente utile piramide dei bisogni di maslow mette la sicurezza al primo scalino, insieme al cibo per intenderci) e perché viviamo in fase di cambiamento accelerato che ci obbliga a fare quotidianamente i conti con ciò che è sconosciuto e già in quanto tale percepito come insicuro

    2) mi ha colpito che il tuo progetto prenda in considerazione tutte le possibili declinazioni del tema: dalla sicurezza sul luogo di lavoro alla sicurezza di quartiere, dalla sicurezza sociale in senso lato a quella dentro le mura domestiche (e oggi ci si potrebbe anche mettere dentro la sicurezza finanziaria…) ; la cosa che mi fa riflettere è che mi ha colpito in due modi diametralmente opposti: prima negativamente, cioè: sta mettendo insieme cose diversissime accomunate solo dal fatto che usiamo una stessa parola per descriverle, rischia di essere un miscuglio senza senso…; e poi (seconda reazione) positivamente: cioè mi hai fatto appunto cogliere come tanta parte degli argomenti in qualche modo centrali oggi abbiano tutti a che fare con quel bisogno, appunto primario, di sicurezza. E mi chiedo se questo non potrebbe essere uno spunto embrionale per la costruzione di quella strategia complessiva che dici. (l’unica declinazione che vedo un po’ lontana dalle altre è la sicurezza sul luogo di lavoro, che poi è proprio quella da cui mi sembra di capire che sei partito – ma forse basterebbe rifletterci meglio e i legami ci sono)

    3) i processi ai quali pensi hanno a che fare con il costrutto dell’empowerment, e in particolare l’empowerment di comunità: insicurezza = impotenza vs empowerment di comunità = costruzione collettiva di sicurezza, a cominciare da quella di poter fare

    4) già il “creare la comunità”, cioè le condizioni affiché gli individui si percepiscano e relazionino e agiscano come facenti parte di un gruppo con interessi e capacità collettive costituisce un potente processo di empowerment – l’insicurezza è spesso compagna dell’isolamento sociale

    ………..

    ciò detto credo che, come suggerisce walter, adesso potrebbe essere utile spezzettare i topic – potresti farlo per “declinazioni” (come le ho chiamate io), per provare a identificare per ognuna chi sono i destinatari, quali i loro bisogni a cui rispondere, quali gli alleati (e suggerisco anche di pensare a chi sono gli eventuali nemici: puo’ aiutare a capire meglio chi sono gli alleati che servono!), quali gli obiettivi, quali le attività più efficaci per raggiungerli –> è solo uno schema, all’interno del quale magari partire con dei semplici elenchi, sia per individuare se ci sono “declinazioni” da privilegiare, sia per iniziare a capire come è effettivamnte possibile costruire una strategia complessiva …

    che dici?