Ciao Giovanni! Come ti ho detto in diretta l’altra sera durante l’incontro a Kublai anche io trovo il progetto molto interessante, e per dirla nel gergo kublaiano si sente la puzza del fagiano! – prova ne sia la pregnanza della tua descrizione nell’ “elevators pitch”
Secondo me è già tempo di portarlo sui diari di progetto, da usare per il perfezionamento. Le aree su cui mi sembra potresti riflettere sono:
- i pubblici e i bisogni: in questo momento ne descrivi tanti e diversi, non ho dubbi sul fatto che sia tecnologicametne che professionalmente tu e il tuo team potreste far tutto :), ma forse vanno individuate delle priorità, cioè quali sono secondo voi i soggetti che più hanno bisogno di servizi come i vostri e in questo momento non possono accedervi (vuoi per problemi di localizzazione, vuoi per problemi di costi)
- una migliore definizione di quali sarebbero le dotazioni tecnologiche del kinovan e quali/quanti i membri dell’equipaggio
- la scalabilità dell’idea – l’altra sera hai accennato al costituire una sorta di network in franchising del marchio, che mi sembra una cosa ganza – ma anche su questo bisogna fare un pensiero su cosa significa, tipo quali sono i requisiti tecnologico-professionali-etici minimi per accedervi e di che tipo di supporto godrebbero da parte del team centrale (cioè’ perche’ gli conviene comprarvi il marchio invece che copiarvi l’idea e basta
- una stima di costi (avviamento e poi gestione su base annuale), sia di materiali/tecnologie che di persone e dei ricavi

Fammi sapere se ti sembra abbia senso e quali sono le aree su cui potresti aver bisogno di expertise di altri kublaiani!