Ciao Stefano, faccio parte del gruppo di coaching e provo a riprendere la discussione sulla tua idea progettuale. Premesso che l’idea è valida (sotto il duplice aspetto: servizio turistico e strumento di socializzazione e rafforzamento dell’identità locale), credo che le considerazioni di Alberto e Tito sulla sostenibilità economica siano decisive per produrre avanzamenti significativi. La gratuità assoluta del servizio lo renderebbe poco “appetibile” per finanziatori pubblici e privati e difficilmente lo connoterebbe come progetto di sviluppo locale in grado di generare anche opportunità di lavoro e di coinvolgimento di altri soggetti del territorio. Forse si potrebbero trovare incentivi per chi decide di sostenere questo servizio/rete ed al tempo stesso far pagare qualcosa a chi decide di utilizzarlo (del tipo: noi ti portiamo gente o ti pubblicizziamo questo locale o questi prodotti, tu ci sostieni o ci garantisci sconti particolari etc etc). Forse questo aspetto è dirimente anche rispetto ai servizi da offrire ed alle possibilità che si offrono agli utilizzatori per cui varrebbe la pena affrontarlo per prima cosa.
Sono disponibile a rifletterci con te se ne hai voglia. Grazie