Ciao Maria,
volevo specificare che il nostro team di progetto sta preparando questo studio di fattibilità per conto di una impresa nell’ambito di un lavoro di gruppo del nostro corso di Progettazione per lo Sviluppo delle Imprese.
Passando alle domande, posso affermare che i prodotti vengono realizzati seguendo tutte le norme di igiene e sicurezza, l’alluminio è atossico e igienicamente sicuro e, inoltre, la produzione rispetta la Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale di Confindustria;
per quanto riguarda il riciclo dell’alluminio, al momento, non avviene all’interno dell’azienda, l’alluminio secondario, infatti, viene fornito dalle stesse imprese fornitrici dell’alluminio primario, mentre gli sfridi di lavorazione vengono raccolti e venduti nel mercato delle materie prime secondarie;
per quanto riguarda le differenze fra il costo di produzione di alluminio riciclato rispetto a quello non riciclato, posso invece dire che per le aziende che producono imballaggi di alluminio sono minime, perchè i prezzi dell’alluminio secondario hanno quasi raggiunto quelli dell’alluminio primario, soprattutto per via della forte domanda del mercato cinese degli ultimi anni. Il risparmio lo hanno invece le aziende che vendono le materie prime: infatti quest’ultime, producendo alluminio dagli scarti e dai rottami, anzichè produrlo a partire dalla bauxite, risparmiano oltre il 95% di energia elettrica.
Grazie di nuovo per l’interessamento, saluti!