Ciao Paolo,
il mio ultimo commento si riallacciava a quello precedente. Pertanto, ti chiedo scusa, probabilmente ho saltato qualche passaggio (questo è l’inconveniente di scriversi piuttosto che parlarsi a voce). Nell’avere perplessità “sia sui percorsi formativi che in merito alla organizzazione complessiva”, intendevo soffermare l’attenzione su quanto da te evidenziato nel sito, ed, in particolare, sulla figura professionale di operatore di benessere (solo a pronunciarla questa parola mi fa stare meglio). Mi piacerebbe capire, come si arriva a diventarlo e se già esiste nel mercato. E’ abilitata a fare cosa? Vi configurate come ente di formazione accreditato ed autorizzato a rilasciare qualifiche professionali? Rispetto alla organizzazione la tua risposta mi ha chiarito ogni perplessità. In effetti, ipotizzavo fosse una realtà giovane e non ancora strutturata completamente. Certamente, se me lo permetti, mi piacerebbe darti il mio contributo sia in termini di sostegno nel valutare eventuali opportunità, che di sviluppo progettuale. Proviamo, pertanto, così come già suggerito in precedenza, a realizzare una bozza progettuale, definendo (tuo malgrado!!) una analisi economica (costi e ricavi). A presto e grazie
Angelita