• Andrea ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Eco CardEco Card il 5/10/2010

    Ciao Nicola,
    la mia idea è di imitare iniziative già esistenti riguardo al calcolo dell’impronta ecologica; ho trovato un sito che dà tutti gli estremi utili a riguardo:
    http://www.raisio.com/www/page/Ecology_CO_label
    Riassumendo, ci sono due standard, ISO 14040 e 14044 che regolano la Life Cycle Assessment che al suo interno contiene la carbon footprint.
    Esistono già strumenti che calcolano la carbon footprint, come su questo sito:
    http://www.carbontrust.co.uk/cut-carbon-reduce-costs/calculate/pages/default.aspx
    Su wikipedia scrivono a questa pagina che verrà sviluppato un software open source: http://en.wikipedia.org/wiki/Open_Carbon_World
    In effetti l’idea dell’Eco Card di puntare sulla CO2 è soprattutto di natura pratica: vogliamo partire con qualcosa di noto e calcolabile. In futuro si potrebbe estendere il sistema ad altri fattori: materiali inquinanti, altre esternalità negative.
    Riguardo alla tua seconda domanda, se mi chiedi tecnicamente come avvenga la ricarica, nel senso, che standard di comunicazione esista tra la carta e i pos, non ne ho idea! A dare l’informazione sui punti dovrebbe essere il codice a barre, il sistema ecocard e il supermercato condividono un database comune che lega punti e prodotti. Non penso sia troppo complesso, soprattutto per le carte dotate di chip, memorizzare i punti. A titolo di possibilità, ecco l’esempio del circuito Nectar caricato su carta di credito:
    http://www.monetadiplastica.com/1892/cose-genius-card-nectar/
    @ Luca: grazie del link, conosco l’esperimento perché ho vissuto in Francia e ho comprato i prodotti da Casino (ho un’etichetta ricordo a casa!).