• Cristina ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Le Parole del Mondo InteressanteLe Parole del Mondo Interessante il 2/9/2010

    Ciao Federico e ciao Nicola:)

    Il problema della selezione è un problema effettivo, così come lo sarebbe trovare le voci narranti; mentre pensiamo che non sarebbe troppo difficile trovare gli scrittori.
    In realtà probabilmente il progetto va visto come un lavoro in divenire, piuttosto che un pacchetto fatto e finito. Nel senso che il contesto in cui viene “vissuto” e il macro-progetto/committente a cui si rivolge influenza sia il livello del racconto che quello delle voci leggenti. Chi incide il racconto per Trenitalia, per esempio, potrebbe essere uno speaker professionista. Al contrario, se i racconti vengono ascoltati all’interno di un contesto culturale più informale, probabilmente è più piacevole ascoltare un accento locale. Resta, sì, il problema della selezione.

    Per ora le persone che hanno scritto i racconti sono tutti amici che amano scrivere e la qualità era assicurata quindi dalla conoscenza e dalla fiducia. E sempre per ora non é stato poi così complicato realizzare una audio lettura di questo tipo. Chi ha scritto i racconti spesso ha anche registrato la traccia con un registratore .mp3 o direttamente sul Mac. Poi io ho solo dovuto pulire le tracce dai fruscii, aggiungere i suoni appropriati e le musiche. Non è complicato, magari un po’ lungo, sì.

    C’è da dire che la possibilità di ampliare i racconti alle due ruote, all’aereo – e aggiungo anche l’automobile – era già stata considerata. Nel senso che un racconto da viaggio, così come esistono quelli da metropolitana, per esempio, non è assolutamente da escludere, al contrario. L’idea di contattare Trenitalia è proprio legata al pensiero che si possano ascoltare racconti della lunghezza di una certa fermata o più fermate (o un certo percorso in bici o in auto). Con la differenza, non piccola, a nostro avviso, che mentre si legge un racconto in treno non si può contemporaneamente anche guardare fuori dal finestrino, dilemma del pendolare. Mentre ascoltare una narrazione ambientata sul treno, o comunque relativa al paesaggio che si sta attraversando, è una cosa in effetti diversa. L’idea di tarare i racconti e “temporarizzarli” non è niente male, insomma!

    Il fattore fondamentale crediamo sia comunque quello di mantenere fissi alcuni punti centrali e ideali del progetto: la centralità del nesso tra narrazione e contesto e l’approccio “dal basso”, quello cioè delle fantasie e delle storie delle persone che vivono il luogo.
    Ecco.