Ciao Francesca,
è meraviglioso questo progetto e nel leggere la descrizione mi è venuta voglia di essere tra quelle sedie..pronta ad ascoltare ed a partecipare come tu dici “con una propria identità da raccontare, da mettere in gioco e da condividere per la creazione di un’identità, ulteriore”. Immagino “Le sedie” come un laboratorio creativo, dinamico e interdisciplinare che si occupa della valorizzazione del patrimonio culturale attraverso le tecniche della narrazione. Hai rinfrescato in me il ricordo (mai cancellato) di bambina, quando mia nonna mi raccontava le storielle del paese e dei loro antenati ed in me si scatenava quel meraviglioso desiderio di sapere, quella voglia di capire e la speranza di non sentirmi dire: “adesso a nanna!!”
Hai parlato di una iniziativa culturale, formativa e sociale. Sull’ultimo tema leggevo qualche tempo fa qualcosa sulla terapia legata alla narrazione: la possibilità di creare un laboratorio formativo culturale ma anche terapeutico Da sempre, gli esseri umani hanno usato le storie per trasmettere di generazione in generazione importanti informazioni letterarie culturali, sociologiche e morali.. Spesso le analogie fra la narrazione, le favole e l’esperienza umana sono così strette e diffuse che le varie lingue le hanno assimilate come espressioni idiomatiche. In un modo o nell’altro ciascuno di noi viene ogni giorno alle prese con il vaso di Pandora, con serpenti tentatori che offrono mele, con Barba blù, con Belle addormentate e Principi Azzurri. Cosa ne pensi?
A presto
Angelita

A proposito: complimenti per il logo del centro.