• Marco ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Kublai ReloadedKublai Reloaded il 7/5/2010

    KR si muoverà principalmente in due direzioni:

    D1. Recuperare, sistematizzare, esporre in forma strutturata le tante proposte già avanzate dai progettisti, finalizzate alla ottimizzazione di Kublai, che sono disperse nelle discussioni del ning.

    D2. Ragionare sulla possibilità di applicare a kublai i modelli emergenti nell’ambito delle comunità virtuali professionali.

    Lo stato dell’arte sulla disciplina delle Comunità Professionali Virtuali è stato ripreso ed integrato da questa iniziativa europea qui. Si tratta di un IP che è costatO alcuni milioni, ha coinvolto mezza europa (università e imprese), ha generato alcuni “chili” di letteratura.

    In soldoni, l’idea è questa. Kublai è una comunità di creativi, ma questi creativi sono nella maggior parte dei professionisti, intesi in senso esteso (garzanti) come persone molto esperte in qualcosa e quindi in grado di generare valore almeno su tre dimensioni: knowledge, business, social.

    Schizzando con una matitona, la letteratura suggerisce che una PVC (Professional Virtual Community) può essere equiparata ad una azienda purchè si strutturi come un’azienda.

    Ciò significa che una PVC dovrebbe
    - darsi una natura giuridica;
    - darsi una organizzazione;
    - definire i suoi processi chiave (Membership Management, Knowledge Management, Business Management, Marketing, Administration);
    - definire le caratteristiche della infrastruttura ICT di supporto alla sua operatività;
    - misurare le sue performance attraverso dei Key Performance Index (avanzamento verso gli obiettivi dichiarati, attività dei membri e dei gruppi, valore rilasciato, ecc. ecc.).

    Una PVC (intesa come una entità di cui siano stati definiti tutti gli aspetti di cui sopra) è sostenibile perchè può erogare servizi professionali che portino valore alla collettività. Non solo è sostenibile, ma può sostenere i suoi membri, i suoi progetti, i suoi spin-off. I membri della PVC possono organizzarsi in VT per erogare servizi professionali all’interno ed all’esterno.

    Naturalmente tutto ciò presuppone la messa a punto di un legal framework adeguato a sostenere questo modello complesso che curi gli aspetti relativi ai contratti, ai diritti di proprietà intellettuale, ecc. ecc. (moltissimo lavoro è stato in questo senso dal progetto europeo LEGAL-IST, IST-2-004252-SSA).

    Da tutto quanto sopra nascono almento 100 domande: Avrà un senso in futuro per kublai darsi una natura giuridica? Questo unico e straordinario aggregato di competenze che è kublai potrà erogare collettivamente servizi innovativi? Potrà usare il ricavato dei servizi professionali erogati per finanziare i suoi spin-off? Quali sono i processi principali che regolano la vita di Kublai? quali nuovi processi kublai potrebbe attivare (es. processo di certificazione del percorso progettuale – pensiamo all’incubatore della Apache Software Foundation -, processo di marketing strutturato, processo di endorsement strutturato, processo di finanziamento dei progetti con venture capital dal basso, ecc, ecc.), quale infrastruttura ICT sarebbe idonea a supportare l’attività della comunità (servirebbe uno skill management tool? servirebbe un sistema di gestione degli intellectual Property Rights – forse se alcuni progetti nascono fuori da kublai è perchè i progettisti hanno paura di perdere il loro vantaggio competitivo condividendo troppo presto l’idea), la comunità sta andando nella direzione (il bilancio del valore dato/ricevuto è positivo per i membri? e per la comunità nel suo complesso?) ecc. ecc.

    Per chi avesse tempo e voglia, vorrei segnalare solo tre lavori che in una oretta possono dare una idea più chiara di tutto quanto sopra:

    A conceptual framework for “Professional Virtual Communities”
    Andrea Bifulco, Roberto Santoro
    Proceedings of PRO-VE’05 – Collaborative Networks and their Breeding Environments,
    Springer, pp. 417-424, Valencia, Spain, 26-28 Sep 2005.

    “Legal Issues in Virtual Professional Communities”
    Thomas Wallentin, Katharina Regner, Marco Conte, Heloise Deliquiet
    ICE Conference Proceedings, 2006

    “An Advanced Collaborative Platform for Professional Virtual Communities”
    Roberto Ratti, Sergio Gusmeroli
    ICE Conference Proceedings, 2006

    Tutto ciò che ho scritto sopra non ha, evidentemente, carattere di esaustività, ma vuole semplicemente dare degli spunti di riflessione per tutti, materiale su cui lavorare tutti insieme per disegnare uno scenario di evoluzione possibile per kublai.
    Ragionare su queste cose, alla fine, non danneggerà nessuno.