[Anna Rita CotugnoMembro]

Per quanto riguarda ospedali e scuole, è consolidato il fatto che ci sia un’attenzione verso questi interventi, ma secondo voi, può essere lo stesso per quanto riguarda i luoghi sportivi, le banche o anche le zone industriali, che spesso quest’ultime sono molto tristi soprattutto per chi si deve recare lì tutti i giorni per lavorare? Come posso fare per capire se c’è un effettivo interesse anche per questi luoghi?

[AlfredoKeymaster]

In generale, penso stia crescendo in tutti gli ambiti una maggiore attenzione al “bello”, al curato, alla qualità estetica. Questa attenzione è in qualche modo correlata all’incremento di benessere di una popolazione. In alcuni campi, come quello bancario, da tempo è in atto un rinnovo complessivo degli spazi per i clienti nella direzione di una maggiore cura ai colori, agli arredi per comunicare valori quali sicurezza, solidità, etc.. . Ritengo quindi che ci siano in alcuni contesti spazi per l’affermazione del tuo modello di interpretare spazi e luoghi.

Una cosa però non mi è chiara. Hai in mente di avviare una associazione che promuova questo approccio ovvero vorresti costruire una struttura di impresa dove accanto ad ingegneri ed architetti ci sia questa nuova figura professionale???

[Anna Rita CotugnoMembro]

 Pensavo di orientarmi verso una struttura di impresa, più che ad un’ associazione.

Creare una figura professionale che, oltre alla fase esecutiva, interviene anche a livello progettuale.

Una figura che, come hai detto tu, lavora in team con ingegneri, architetti ed interior designer mettendo a disposizione le proprie competenze sia artistico culturali che artigianali.

[MariaKeymaster]

Ciao Anna Rita 

leggevo della tua idea e mi chiedevo se fosse focalizzata più sulla acquisizione di competenze specifiche o (più probabilmente) sulla progettazione di una offerta di competenze strutturate da affiancare ad altri professionisti anche in fase di progettazione? 

L’impresa che ti piacerebbe creare offrirebbe una serie integrata di competenze (tra architetti, ing. e artigiani) ? Raccontaci un po’ più approfonditamente che cosa ti occorre per creare questa impresa

A presto!  

[Anna Rita CotugnoMembro]

Vorrei creare un’impresa che collabora in team con architetti, ecc. ma non ha essa stessa le competenze di un architetto. Cioè vuole lavorare con loro ma non sostituirsi a loro. La parte più importante è quella poi della realizzazione. 

Collaborare nel senso che non sempre un bravo ingegnere o un bravo architetto possiede anche una sensibilità cromatica, quindi credo sia utlie creare questo tipo di dialogo con loro.

Quello che mi serve è di capire qual è la forma più giusta per realizzare ciò, come creare questo dialogo.

[TitoKeymaster]

Se io fossi il responsabile di una serie di filiali di banche, esercizi commerciali etc, sarei interessato ad una proposta di decorazione che non sia uniforme per tutti, pur mantenendo la riconoscibilità del marchio, ma che attivi artisti e decoratori locali sempre diversi, per dare carattere umano ed adattato al territorio alla mia rete grande o piccola che sia.  Per questo mi domando e ti domando se ti interessa questa dimensione un po’ sociale dell’arte.  Se questa impresa che immagini potrebbe essere interessata ad un offerta  che consista nell’attivare su diversi territori artisti, arredatori  decoratori di interni ed esterni del luogo, certo uniti da una condivisione di un estetica o principi di qualche tipo, piuttosto che occuparsi di realizzare tutto in proprio.  La butto lì come contributo anche se come idea potrebbe non corrispondere a quello che vuoi fare, nel qual caso ignorala. 

[Anna Rita CotugnoMembro]

Questo è un suggerimento molto interessante da approfondire.

Il concetto di dialogo è proprio quello di creare uno scambio tra le diverse professionalità.

Mettere insieme diversi artisti e decoratori contribuisce a dare una proposta di decorazione sempre più differenziata e personalizzata e a dare valore al loro lavoro nel territorio. La dimensione sociale dell’arte mi interessa e ti ringrazio di avermi portato a riflettere su questo aspetto

[Anna Rita CotugnoMembro]

Coinvolgere gli altri significherebbe anche mettere in risalto le diverse realtà artistiche ed artigianali del territorio

[TitoKeymaster]

Sono contento che la cosa ti interessi.  Dovresti avere una comunità di artisti con basi territoriali abbastanza ramificate, ma di cui conosci il lavoro, la professionalità e ne apprezzi in qualche modo i valori estetici.  E comunque anche renderti disponibile a cercare ed attivare artisti in diversi luoghi, in funzione delle richieste del cliente.  

E’ una cosa forse complicata e non priva di rischi, ma oggi resa possibile dal web e dal digitale.  Sono certo che se sei un utente abbastanza avanzata dei computer riesci ad immaginarti come questo potrebbe funzionare dal lato dell’offerta.  Mi domando se esiste una domanda potenziale per un servizio di questo tipo.  Il “se io fossi il responsabile..”con cui iniziavo il messaggio precedente, mi domando quanto possa essere comune

[Anna Rita CotugnoMembro]

Sarebbe opportuno creare una community che faccia da punto di riferimento in cui le persone iscrivendosi scelgono di partecipare a questi progetti di decorazione, cercando di creare un “vivaio” di professionisti. In più creare un dialogo con le accademie di belle arti e la scuola edile (dove ho fatto corsi di formazione di pittura edile).

L’obiettivo principale non è quello di promuovere l’arte, ma far entrare l’arte negli ambienti della vita quotidiana per rallegrarli, vivacizzarli.

Per quanto riguarda la domanda, secondo me c’è, ma risponde a bisogni diversi a seconda del committente.La banca ha un tornaconto d’immagine perchè oltre a voler trasmettere valori di sicurezza e affidabilità attraverso la decorazione, si pone come promotore di talenti.

Una palestra lo fa per rendere più attraente e accattivante il luogo, creando una novità. Un ospedale, ospizio, luoghi di cura soddisfano dei bisogni legati alla cromoterapia. Le scuole, per farle più a misura di bambino (o adolescente). Le zone industriali e di periferia possono risolvere la questione sul graffitismo creandone uno di qualità

Quindi l’offerta soddisfa dei bisogni. Devo approfondire maggiormente la risposta sul mercato

[CrisciaKeymaster]

Anna Rita, come procede?
Interessante davvero la discussione che sta nascendo. e sono molto curiosa. seguo quindi volentieri questa discussione con orecchie e occhi attenti.
Mi sembra buono il fatto di voler provare a capire che risposta e in che direzione si muove il mercato. In questo senso potresti trovare risposte differenti, ma utili. Spesso trovare una nicchia di mercato può risultare più vincente che immettersi da subito in un mercato ampio.
riflessione mia della sera.
Ma sono curiosa di sapere se hai novità siamo qui!

[Anna Rita CotugnoMembro]

Ciao Criscia, vi ringrazio per la vostra attenzione.

In questi giorni che non ci siamo sentite ho focalizzato alcuni aspetti.

Ieri ho fatto un percorso benessere in una spa di un albergo.Posto eccellente, vincitori di premi tripadvisor, accortezza negli elementi di arredamento. Pareti colorate, ogni corridoio con un colore diverso per favorire l’orientamento nelle stanze. A mio avviso, però, i colori non erano adatti sia per tinta che per materiale: un verde quasi evidenziatore fatto con materiali acrilici, quando una tinta a calce che è il materiale di bio-edilizia per eccellenza sarebbe stato più indicato. Anche l’aspetto del cibo era molto curato e ricercato (prodotti tipici,ecc), il tutto in ambiente contrastante con la tradizione e l’estetica del territorio. Tutto questo per dire che è un esempio di luogo dove c’è la voglia e la sensibilità alla cura dell’aspetto estetico, ma è stato risolto alla “ikea” cioè non studiato apposta per quel posto.

Infine ciò mi ha fatto riflettere sul mercato di riferimento: orientarsi sui centri benessere e agriturismi, suggerendo anche soluzioni legate al feng shui (antica tradizione orientale che studia la cura degli ambienti, basata non solo sugli arredi ma anche sul ruolo dei colori). E’ un mercato che risponde bene ed ha la possibilità economica per farlo. Sarebbe bello cominciare con le scuole ma spesso non hanno fondi e ricorrono alla collaborazione degli studenti di istituti d’arte per abbattere i costi.

Ho fatto anche una piccola validation: ho chiesto ad un geometra cosa ne pensa del fatto di collaborare col decoratore nella fase embrionale del progetto e mi ha risposto che sarebbe positivo un supporto da chi ha una sensibilità artistica ed il cliente ha una proposta più qualificata ed ampia.

[Anna Rita CotugnoMembro]

Facendo una ricerca su internet come fossi un potenziale cliente ho visto che sono molto in voga le pellicole stampate applicabili sul muro che in disegni standard hanno dei prezzi uguali e talvolta superiori ad una esecuzione manuale.

Credo che il punto di forza delle pellicole in piccole dimensioni sia il fai da te illudendo l’abbattimento del costo di manodopera. per le grandi dimensioni occorre comunque un applicatore.

Punti di debolezza: hanno una garanzia di due anni; se si usurano vanno sostituiti per intero;sono comunque un diaframma plastico che impedisce la traspirabilità del muro, quindi che vanno in senso opposto ai principi di bio-edilizia.

[MariaKeymaster]

Cara Anna Rita 

è un po’ che non ci sentiamo, come sta andando? 

Ho letto i tuoi ultimi messaggi e mi sembra che ti stavi focalizzando molto sul settore dei centri benessere e agriturismi. Stai lavorando su una offerta specifica ? Interessante anche il passo di validation, sono convinta che strutturando una offerta magari creando una offerta tipo potrebbe autarti. Possiamo aiutarti in qualche modo ? Tienici aggiornati . 

[Autore]

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