ecco c’è l’ho fatta

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  • ecco c’è l’ho fatta
  • Iniziato da Ilaria Vitellio Avatar di Ilaria

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    • cari, ora che ci sono riuscita soprattutto dopo venerdì (alla lezione di Stefano, con Marco e Cristina) fatemi sapere

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      Alberto
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      Ilaria, che flash! Devi sapere che io e alcuni amici miei siamo grandi fans di quel libro di Lanzara, e che “il barista” e “il gruppo di studenti” sono per noi metafora dell’azione autoorganizzata e produce risultati. Si comincia bene.

      Se posso darti un piccolo consiglio, io riscriverei la tua presentazione del progetto riducendola a tre-quattro paragrafi. Scrivi cose interessanti, ma non dimenticare che la presentazione serve alle persone per decidere se vogliono partecipare alla discussione, e sarebbe bene consentire loro di capire di cosa si tratta in breve tempo. Puoi sviluppare riflessioni “lunghe” in altri documenti. Benvenuta tra i progettisti di Kublai!

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    • caro Alberto, io avevo un po di dubbi a pubblicare la scossa così come la vedi, ma sono stati i nostri amici (Caterina-Cristina, Marco e Stefano) a dirmi di farlo dopo Venerdì, mi fa piacere che condividiamo capacità negative. Riscriverò il pezzo seguendo i consigli riprendendo la scaletta di K., e questo lo metterò in allegato (se ci riuscirò) … accompagnatemi … spero almeno che sia capito il “senso” della proposta

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    • certo che si capisce il senso!
      ed è anche un bel senso, anche una direzione.

      … vale anche per me, il fatto che nel mentre si fanno le cose si capisce che non è semplice farsi capire, KUBLAI è bello anche per questo.

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    • per questo è utile che tu abbia pubblicato, altrimenti sarebbe stato più difficile, anche per te, continuare a lavorarci. Almeno per me così è, quella sorta di impegno a dovere/volere tenere in vita il progetto di cui parlava stefano.
      a presto

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      Alberto
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      Sono d’accordo. Potenzialmente questa è roba davvero forte. Raccontare lo sviluppo, del resto, è una cosa su cui il DPS lavora da tempo: guardati l’esperienza di Storie Interrotte, che tra l’altro ha comportato spettacoli teatrali.

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
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      Non bisogna avere a volte l’ansia, la frenesia e spesso superficialità di voler capire e farsi capire subito, mi viene in mente quando scrivo una poesia…subito non capisco il significato…ma dopo mi appare tutto chiaro;
      Non bisogna temere di far emergere la narrazione del subconscio, poi pian piano emergerà una narrazione progettuale, una draft più articolata e poi un progetto, che aggiungeranno informazioni razionali in più (a volte sottraendo quelle intuitive-inconscie).

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    • ok ragazzi, grazie per la spinta, ora metterò in ordine le cose, a Caterina e Marco ricordo di coinvolgere il “teorico delle catastrofi” che secondo me sarebbe utilissimo

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    • Ilaria, benvenuta con la tua Scossa. Un po’ di commenti spot:
      1. Non sapevo scrivessi così bene.
      2. Mi associo ad Alberto nel suggerirti un testo breve per la pagina introduttiva (mi piacciano a questo fine gli ultimi due paragrafi di testo (da “L’obiettivo diventa” in poi, forse ancora un po’ sintezizzati, più altro che magari puoi riprendere dalla lunga ed evocativa descrizione precedente e riporti in termini descrittivi spunti da “eventi”, “luoghi” o “far viaggiare la scossa [che bella frase!!!]“)
      3. Il titolo è bellissimo (nessuno lo ha mai usato?). Il progetto secondo me c’è ed è denso, ambizioso, hai un anno che è molto (poco) tempo.
      4. Francesco Silvestri, l’ “esperto di catastrofi” (anche nel quotidiano !! : ) e i suoi gruppi a Napoli, in Calabria e in Giappone, dovrebebro assolutamente entrare nella Scossa. Lo inviterò al progetto e in Kublai, intanto Francesco.Silvestri @UniNa.it

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    • sorrido, molto. Penso a quando qualche anno fa per crivere un articolo sui Regimi urbani a Napoli leggendo i resoconti della commissione parlamentare di inchiesta sul terremoto (la famosa commissione Scalfaro) e prendevo appunti nel cuore.
      presto la versione slim. apettavo con anzia, un tuo commento, :-) “scuotero” il tuo amico francesco

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    • Avatar di Tito
      Tito
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      Si efettivamente avevo messo un commento, o meglio ci avevo provato poi avevo avuto problemi tecnici, poi l’ho cancellato.
      Comunque tutto ciò che dicevo è che sono anch’io intrigato dalla scossa. Ma sono anche curioso di vedere se saprà mantenere la sua magia quando passerà da idea a progetto, chiarendo che cosa vuole fare. E’ una sfida grande ma io ci credo che ce la puoi fare e noi ti seguiremo

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    • caro Tito, sono andata l’altro ieri – insieme al piccolo grappolo napoletano di lavoro – in irpinia a presentare la scossa a un gruppo di persone (scrittori, artisti, architetti, …) che animano un blog (“comunità provvisoria”), è stato molto interessante, la prima iniziativa di quella che io chiamo “far viaggiare la scossa”. Tornano da -2 gradi a temperature più mediterranee mi animo di speranza, dovremo redigere il programma (in modo da presentarlo alle istituzioni che ci potrebbero accompagnare) e incrementarlo lungo la progettualità diffusa e spesso occulta radicata sul territorio. Fra le mille cose da fare, questa sarà la più piacevole, tienici d’occhio :-)

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