Angelita, ti mando un messaggio privato con con contatto VoIP.

Ripeto, per ottobre avro’ il progetto completo da sottoporvi e per allora ogni aiuto costruttivo e’ ben accetto.

Caro Vincenzo,
la tenacia e la risolutezza sono elementi importanti per un imprenditore e, mi pare di capire, a te non mancano. Non devi mai cedere le armi, se sei convinto delle tue tesi, devi perseguirle e convincerci del contrario. Grazie per aver chiesto la mia amicizia e quindi per aver condiviso il mio desiderio di seguire, sotto il profilo progettuale e della definizione del business, il tuo progetto. Hai già compreso come sia difficile comunicare in poche righe la bontà e la fattibilità dell’iniziativa a cui crede fermamente. E’ una sfida anche dentro kublai così come lo è fuori. Ma tutto ciò ci insegna molte cose: determinazione, sintesi, saper coinvolgere, riuscire a convincere e risultare vincenti…
Parto da quanto ti avevo già chiesto in precedenza: “una descrizione sommaria del progetto d’investimento ed una illustrazione dell’iniziativa che intendi creare”. Questi tre contatti di cui parli come potrebbero stimolare il tuo progetto? Quanto richiesto mi aiuta a comprendere a quale delle forme di sostegno e di finanziamento posso da subito indirizzarti. Ho già un’idea, ma ho necessità di avere un tuo maggiore dettaglio. Ogni tipo di percorso che ci porta ad ottenere una agevolazione, prevede la presentazione di un progetto, che dovrà contenere indicazioni specifiche. Pertanto, inquadrato il tipo di sostegno, di seguito formuliamo il nostro format di domanda. Se d’accordo? A presto
Angelita

Angelita, io dissento, non ha “completamente ragione” secondo me.
Ma cedo le armi, voglio uscire da questa impasse.

Come detto preferisco il VoIP quindi ti ho chiesto l’amicizia perche’ non solo desidero, ma auspicavo essere seguito in questo percorso.

Vincenzo, io aggiungerei che secondo me risparmi molto tempo se scrivi un progetto parziale anziché puntare al progettone completo. Stando su Kublai ho notato che la divisione del progetto in tre blocchi, “il cuore dell’idea”, “il gruppo che la realizza”, “costi e ricavi” facilita molto il lavoro. E’ una cascata: molti progettisti iniziano concentrandosi sul cuore dell’idea, il cosa: arrivano a una definizione e mettono giù due pagine in cui spiegano cosa vogliono fare e quali sono le attività che servono per farlo. Una volte messe quelle su Kublai possiamo discuterne e precisarle meglio. appena si capisce bene il cosa diventa più semplice capire il chi, perché per fare le cose servono competenze, e i creativi (come tutti) hanno alcune competenze ma spesso non tutte quelle necessarie. E allora si monta un team che possiede le competenze chiave in modo dimostrabile. A questo punto si affronta il problema dei soldi, ma lo si fa con idee molto più chiare sulle attività generatrici di costi e ricavi.

Perché non provi anche tu a partire dal cuore dell’idea? Un evento, ma dove? Quanto dura? Chi partecipa? Quante persone speri di attirare, e quali tipi? Teorico, pratico o entrambi? E’ più un corso o una festa? Ecc. ecc.

Ciao Vincenzo,
chiamata in causa rispondo. Alberto ha completamente ragione, e ti sollecita ad una più dettagliata definizione di un piano di business, che è necessario per fornire una rappresentazione chiara degli obiettivi, dell’organizzazione e del modello di business che vuoi dare alla tua iniziativa. Devi considerare importante i concetti di pianificazione e gestione della tua attività; ed oltretutto devi tener presente che, per la comunicazione esterna, in particolare verso potenziali finanziatori o investitori, tale struttura risulta fondamentale ed imprescindibile. Ad ogni modo, per darti una indicazione di massima sui fonti e finanziamenti a sostegno delle nuove realtà, ho bisogno di comprendere come dovrai spendere i soldi di un eventuale finanziamento a sostegno della tua iniziativa: una descrizione sommaria del progetto d’investimento ed una illustrazione del tipo di attività che intendi creare. Se lo desideri, mi farebbe piacere seguirti in questo tuo percorso di realizzazione di un piano di attività. Considerami a disposizione per ogni eventuale chiarimento.
A presto
Angelita

Non so, vedo che c’e’ un errore di comunicazione di fondo.
Probabilmente perche’ sono piu’ abituato a parlare con le persone piu’ che a scrivere, ma faccio un ultimo tentativo.

Questo tipo di progetto ha la finalita’ di creare uno strumento del tutto nuovo (quindi non paragonabile ad altri), per questo a volte e’ difficile comprenderlo quando non se ne avuta la necessita’.

1. Il punto non e’ “che tipo di associazione”, quello era un esempio; il punto essenziale e’ “cosa” fa questo strumento che altri strumenti non fanno.

2. Ho gia’ letto la guida, (se non l’avessi fatto, non sarei qui a scrivere), ed infatti nella prima risposta ho scritto:
“E’ una richiesta di aiuto perche’ credo molto nella forza di aggregazione …”

3. Per i “fondi”, spero sia chiaro che ho solo chiesto: “… dove potersi informare …”, perche’ so benissimo che eventuali richieste devono essere frutto di analisi, cioe’ di “progettazione”.

Ora non voglio dilungarmi e se ne vogliamo discutere preferirei passare ad altri strumenti con l’utilizzo del VoIP.

Certamente per ottobre avro’ il progetto completo da sottoporvi, speravo solo di anticipare i tempi per aumentarne la visibilita’ e la condivisione.

Angelita e Nicola Salvi, qui su Kublai, sanno molto di queste cose. Ma ti devo dire francamente che non ti consiglio di concorrere a nulla con idee approssimative, senza i numeri dietro, tanto in quelle condizioni si perde praticamente sempre. La logica di Kublai è che se tu metti a punto una bella idea e la spieghi con chiarezza, trovi abbastanza facilmente le risorse che ti servono per realizzarle.

Nell’esempio della cosa che proponi qui, manca tutta una riflessione che spiega perché mai le associazioni (di che tipo?) dovrebbero usare Second Life; perché non la stanno già usando se porta loro dei vantaggi; come intendi convincerle ad usare un mezzo che evidentemente sentono essere “difficile” (e hanno qualche ragione); perché tu riuscirai in questa impresa dove altri hanno fallito.

L’attività con cui ti poni queste domande, cerchi risposte e comunichi le une e le altre è ciò che noi chiamiamo progettazione. Abbiamo una guida che ti potrebbe aiutare a farlo.

Premesso che, come gia’ accennato, la/le idee sono in fase embrionale e per questo motivo non mi e’ possibile essere piu’ preciso, riformulo la risposta gia’ data:

1^ idea: creare un evento con lo scopo di mettere in relazione SecondLife (come fase propedeutica a OpenSim) con le strutture di vita reale (tipo le associazioni).
Cioe’ : i socialnetwork sono ormai una realta’ e, nel contempo, i mondi 3D sono altrettanto una realta’, ma usata per scopi differenti; quindi si tratterebbe di usare i mondi virtuali come ambiente immersivo per fare social network, ne gioverebbe la comunicazione a distanza.

2^ idea: Quella di creare un club di linux per dare seguito alla prima idea, cioe’ che gestisca il proseguio degli eventi ma orientati principalmente al mondo opensource.

Anticipazione: La presentazione dell’idea con tutti i particolari avverra’ in Secondlife il giorno del LinuxDay e, con l’ausilio (spero) delle associazioni a cui sto facendo richiesta, in quell’occasione dovrei essere in grado di fare anche una dimostrazione chiarificatrice.

Nel frattempo, siccome non si vive di sole idee, ma si necessita anche di un minimo di fondi, il conoscere dove potersi informare per i bandi sarebbe utile; cioe’: hai gia’ dei link?

Grazie dell’interesse.

Mmm… esistono molte misure che finanziano progetti che dovrebbero favorire il nostro cammino verso la società dell’informazione. Stante che uno ha un’idea e le capacità di realizzarla, se questa idea si occupa di ICT è più facile attrarre finanziamenti. Però l’idea ci vuole!