Descrizione
La mia proposta è quella di utilizzare il web 2.0 per creare una sorta di agenzia virtuale di collocamento dello spettacolo, utilizzando un sistema di database simile a quello usato nel gruppo “Angeli per viaggiatori” su Kublai
Ulteriori Informazioni
Mettiamo insieme uno spettacolo
proposta di Maria Adele Cipolla
Il mondo dello spettacolo è per definizione il regno del precariato e ad alcuni livelli questo è necessario, tutto quello che ha un merito artistico deve infatti rientrare nell’autonomia creativa e decisionale del regista o della direzione artistica, ma non sempre, soprattutto per il settore tecnico, cioè quello della realizzazione materiale delle scene, dei costumi, della messa a punto delle luci, del montaggio e smontaggio del palcoscenico, dove sarebbe opportuna una regolamentazione di accesso al lavoro più equa ed efficiente.
Infatti proprio per cercare di superare la precarietà e arginare l’eccessiva discrezionalità nelle assunzioni, già da tempo i sindacati del settore hanno preteso la costituzione degli “Uffici speciali di collocamento per i lavoratori dello spettacolo” dove attualmente chiunque può auto-certificarsi come scenografo o costumista o macchinista o datore luci. Per il resto questi Uffici non fanno alcuna promozione delle giovani potenzialità né producono delle certificazioni e/o graduatorie professionali, inoltre la suddivisione delle varie specificità d’impiego è ormai legata a vecchie logiche e non tiene conto dei progressi tecnologici raggiunti nel settore.
In parole povere, e lo dico per esperienza trentennale come costumista e scenografa (spesso rassegnata ad assumere amici di amici che poi davano pessimi risultati), se io volessi essere sicura di assumere una persona che non mi abbandona il giorno della prova generale, mi piacerebbe sapere cosa ne pensa di lui chi ha già avuto occasione di lavorarvi insieme. Vorrei poi sapere se sa usare quella determinata tecnologia, se è veloce nel dipingere un fondale e tante cose di questo genere. Anche per un attore vorrei poter ricevere informazioni: dove si è formato, cosa ha fatto, con chi ha lavorato in precedenza, che rapporti era capace di instaurare in compagnia.
Tutto questo si potrebbe risolvere in modo più agile e obiettivo col web 2.0. Io ho già creato una piattaforma ning (come questa)
www.arteinscena.ning.com rivolta al mondo dello spettacolo, dove già si sono iscritte in poco tempo un bel po di persone, il mio obiettivo adesso è fare interagire queste persone fra di loro in modo che la piattaforma da pura vetrina promozionale diventi una cosa utile ed interattiva.
Io proporrei di sottoporre ad ogni membro (mi piace chiamarli creativi dello spettacolo) del network la possibilità di compilare (solo se lo desidera) un questionario che andrà a finire in un database, sull’esempio di un progetto di Kublai che mi piace molto: “Angeli per viaggiatori”. Nel database ci saranno alcune caselle nelle quali ognuno potrà riconoscersi (attore, regista, direttore di palcoscenico, addetto alle luci, sarta/o, costumista, scenotecnico..ecc..) oppure aggiungerne altre. Il creativo dello spettacolo aggiungerà poi un avatar e un album di foto (di scena o delle proprie produzioni), specificherà le proprie competenze e inserirà il proprio curriculum sintetico. In aggiunta a ciò, così come avviene su amazon o su expedia, le persone che hanno già lavorato con lui o che vi lavoreranno in seguito potranno nel tempo aggiungere stellette alle seguenti categorie: (è solo un esempio)
giudizio artistico
professionalità
rispetto delle consegne
capacità di lavoro di squadra
affidabilità
Si potrebbero anche aggiungere dei commenti o studiare delle freccette collegate alle stellette che spingono in alto e in basso in una graduatoria, come succede in google, in modo che nel database risultino maggiormente visibili quelli con un punteggio complessivo migliore. In questo modo una compagnia che si accinge a mettere su uno spettacolo potrà avvalersi del database per vedere chi sono i tecnici disponibili su piazza, chi è in grado di realizzare i costumi, perfino chi affitta i service audio e video, vende i panorami e i fondali o le stoffe per realizzare i costumi. E’ chiaro che questo servizio sarà maggiormente utile per le piccole compagnie di auto-produzione mentre è noto che i Teatri Stabili e gli enti Lirici difficilmente vorranno abbandonare le consolidate politiche di assunzione.
Maria Adele Cipolla