ottima idea… ci possiamo lavorare insieme… ho un progetto che in parte ricalca la tua idea…

direi un problema alla volta….
comincia a ragionare su una ipotesi di struttura in cui ospitare questo museo, analizza  le soluzione per una sua gestione (persone, attività, probabili rientri) e poi proviamo a capire quale può essere la fonte di finanziamento…
il primo elemento è avere un buon progetto.. i soldi sono il passaggio successivo!!
a presto
a

Cmq altro nodo fondamentale è il finanziamento!

Infatti, è un aspetto molto importante, certo trovare gli spazi a Caiazzo sarebbe l’ideale, in quanto significherebbe per la stessa città di Caiazzo un certo valore aggiunto. Vorrei che Caiazzo sia meta di turisti per le sue bellezze storico-artistiche. Un museo a Caiazzo significherebbe dare la possibilità alle nuove generazioni di conoscere la propria storia. Non so se rendo l’idea.

La questione del contenitore non è secondaria. Può diventare essa stessa elemento di attrazione. Ti consiglio di vedere un po’ di spazi e capire quello più adatto al tuo progetto. Da quello che ci racconti, capisco che le dimensioni devono essere abbastanza grandi.. Ritieni che sia semplice individuarlo a Caiazzo??

Eh eh 

carina la risposta

dott. Crispino, è giusto che lo faccia, sono giovane e inesperta.

Ciao Alfredo, grazie per i complimenti. Il progetto nasce dalla mancanza, nonostante gli eventi accaduti, di un luogo dove raccontare la storia di quel 13 ottobre 1943. Sarebbe bello utilizzare il casolare dove è accaduto l’orrore, ma purtroppo è in completo abbandono, nonostante ancora oggi sono visibili i segni di mitraglia utilizzate dai nazisti contro contadini del posto. Quindi dovrei optare per un diverso luogo, più centrato. Qui nasce il primo problema: il contenitore. Utilizzare spazi di proprietà comunale, religiosa? In questo caso come dovrei agire? Per quanto riguarda come far rivivere quei momenti tragici, avrei pensato di allestire la prima parte del percorso con l’ambientazione di quel tempo, tipica di un casolare sito in campagna, con sagome dei trucidati colti dai soldati nazisti pronti ad aprire il fuoco, magari con degli effetti sonori, dopo il percorso prosegue con le foto dei trucidati e di coloro che sono stati deportati nei campi di concentramento, che, secondo mie ricerche, sono nati in paesi limitrofi al mio, ricostruire le loro vite, la loro dignità di Uomini. Insieme alle foto, da recuperare presso l’associazione fotografica di Caiazzo, andranno anche i video che ricordano la strage. Vorrei, infine, inserire una piccola zona di lettura dove i visitatori potranno consultare le pubblicazioni inerenti all’eccidio e ai fatti collegati ad esso. I destinatari di questo progetto è per tutti coloro che hanno una sensibilità per gli eventi collegati al secondo conflitto mondiale, ma soprattutto i destinatari dovranno essere i giovani che hanno bisogno di conoscere la storia per non ripetere gli errori del passato.