Ciao Annalisa,
oltre seguire il consiglio di Paola secondo me potrebbe essere utile anche  informare e sensibilizzare un po’ di persone e semmai raccogliere firme per impedire questo provvedimento di abbattimento, ingiusto. 
Buon Lavoro e Complimenti

Rivorgerti alla sovrintendenza? Per capire se puo’ essere posto un vincolo?

Ciao a tutti e scusate la mia assenza, stavo raccogliendo un po’ di materiale per il museo. Ragazzi ho saputo che il comune vuole aprire il museo sull’eccidio nel posto dell’accaduto. Da come ho capito vogliono abbattere il casolare del massacro e costruirne uno identico. Ora che faccioooo????
Ciao Tito e scusami anke tu per la mia risposta in ritardo. Grazie per gli auguri e se hai qualche suggerimento non esitate!

Annalisa, secondo me hai l’intuizione giusta.  Rendere vive le persone del passato agli occhi ed alle orecchie di un cittadino di oggi, far fare un’esperienza.  Questo è più importante in prima battuta di rendere riutilizzabile il casolare.
Oggi è difficile immaginare l’agro casertano occupato dai nazisti, come un posto in cui ci si può sentire insicuri.  In bocca al lupo col tuo progetto, credo che potrebbe funzionare come attrattore di turismo soprattutto regionale e di appassionati dei fatti di guerra. 

un esempio è anche la storia dei 54 martiri di bellona ed il relativo mausoleo… ma anche il cimitero americano di mignano montelungo… e questo solo per parlare dell’ultima guerra… per tacere di tutte le rievocazioni storiche relative al regno borbonico… ma davvero il nostro territorio è un enorme cantiere di storia e di storie… qui hanno lasciato le impronte i primi ominidi del pianeta terra (le ciampate del diavolo)… insomma sarebbe un’iniziativa doverosa…

è un progetto che non ho pubblicato ancora ma di cui ho parlato a maurizio e vito di ilbelpaese… si tratta di una rete dellla memoria… il progetto ha come nome “i cantieri della memoria”… l’isìdea si basa fondamentalmente sul condividere le esperienze di gruppi di lavoro già esistenti… ad esempio questo sul casolare caiatino… ma poi puoi aggiungerci carditello… e altre infinite iniziative sul territorio… fermo restando l’autonomia progettuale di ogni iniziativa… in più si avrebbe la condivisione delle esperienze e delle buone pretiche… nonchè la riduzione dei costi per la comunicazioine web con un portale comune… condivione delle utenze… e altro ancora… insomma tutti i vantaggi del fare rete…

Mi piace molto l’idea di allargare il progetto anche ai comuni limitrofi e fare un percorso integrato della memoria. Calcola che nel  prossimo anno cade il 70ennale della fine della guerra, quindi potresti inserirti in un circuito “promozionale” di eventi e celebrazioni. Non rinuncerei all’idea del casale, la storia deve essere rivissuta li dentro. Il mio consiglio è di sperimentarti con una mostra il prima possibile, nel caso ci fosse l’agibilità anche negli spazi del casolare raccogliendo tutto il materiale che già hai a disposizione, invitando studiosi e/o testimoni dell’epoca in un ciclo di conferenze, con proiezioni di cinegiornali di quegli anni.  Da li piano piano potresti puntare a diventare un progetto permanente.

Domenico Romano qual è il tuo progetto?

un canale di finanziamento è sicuramente la comunità europea con i quattro assi dedicati alla cultura… e poi c’è il premio edison se non è scaduto…