Ciao Rizo, certo conosco Jungo, ma non vedo un ottimizzazione del processo, semmai un’aumento delle variabili, che lo rendono ancora più artificiale, se leggi le slide di OnYourWay, capire che il nostro è un approccio di socializzazione, creare una strategia dominante di spostamento aggregante, per cui amici che vanno con amici o persone che anzichè fare un tragitto soli vorrebbero farlo scambiando 2 chiacchiere. In auto, ma anche a piedi, in bici, in treno, bus…soprattutto giocando con una strategia complessa che è 10% software 90% interazione sociale.

Ciao a tutti, mi sono appena iscritto a onyourway; sono convinto che la sostenibilità o passerà attraverso il cambiamento delle abitudini individuali (le cosiddette “buone pratiche”, i “nuovi stili di vita”, la sobrietà, ecc…) con l’obbiettivo di riorientare il mercato verso modelli economici meno impattanti, oppure resterà lettera morta. Questo progetto si muove nella giusta direzione. A proposito, qualcuno di voi conosce l’esperienza di Jungo (jungo .it). Anche da lì si potrebbero trarre spunti interessanti per il progetto.

Dai dai, l’amarezza deve lasciare il posto ad un nuovo entusiasmo.
Ci vediamo a Roma.

si era stato contattato Andrea per questa cosa….ma evidentemente hanno scelto altri questo mesi fa, quando eravamo in cantiere con OyW, ma Andrea ti potrà rispondere nel dettaglio!.
Ad ogni modo sono progetti che seguono la logica del abbiamo il finanziamento-facciamo qualcosa…ma poi di fatto non vengono reclamizzati (e mi sembra che se non lo conosci tu, ci sono buone possibilità che il 99% dei lucani non lo sappia!) e soprattutto diffusi. A parte che (ma mi posso sbagliare) non so se ci siano stati corsi attivati per mobility manager in Basilicata. Vabbè ti faccio avere maggiori info da Andrea Costa, lui era coinvolto direttamente.
Dopo un pò di amarezza il team OnyourWay si è di nuovo motivato e caricato ne vedrete delle belle nel 2009….

Ciao Walter, non so se ne sei a conoscenza, ma tant’è:

http://carpooling.basilicatanet.it/CarpoolingBasilicata/

Neanch’io lo conoscevo.

Rilancio riportando il recente rapporto sulla mobilità sostenibile presentato proprio in questi giorni:

http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/ambiente/ecosistema-urbano-2008/eco-mobilita-2008/eco-mobilita-2008.html

Per rispondere ad Alberto riporto un estratto dal mio documento sul carpooling online:

Quali sono le caratteristiche e le funzionalità principali di un servizio di carpooling web based?
 Interfaccia semplice ed intuitiva che consenta, anche con l’ausilio di mappe interattive, sia al guidatore che al passeggero di inserire e trovare velocemente le informazioni necessarie.
 Un sistema di registrazione e di autenticazione
 Un software di matching in grado di abbinare conducente e passeggero in base alle località di partenza e destinazione, all’orario, alla vicinanza geografica e/o al percorso, alle preferenze degli utenti.
 Un sistema di rating che, basandosi sul feedback fornito dagli utenti stessi, provveda a classificare gli utenti del servizio, siano essi conducenti o passeggeri, in base a criteri come l’affidabilità e la puntualità.
C’è da notare come queste caratteristiche servono non solo per far funzionare il servizio in sé ma anche per cercare di eliminare, o perlomeno abbassare, le barriere ed i vincoli che trattengono gli utenti dall’utilizzo del carpooling. [...]

La registrazione, l’autenticazione ed il sistema di rating permettono di costruire un “circolo della fiducia” in grado di contrastare una delle più forti remore psicologiche all’adozione del carpooling, ossia la presenza di un estraneo a bordo (o l’affidarsi alla guida di uno sconosciuto). La costruzione della reputazione è un processo in cui giocano un ruolo fondamentale identità, memoria e comunicazione. L’identità (il profilo utente nel mondo online) viene garantita dalla registrazione al servizio e dall’autenticazione, la memoria dalla persistenza dei dati, compresi quelli della valutazione dell’utente da parte degli altri utenti, la comunicazione dalla circolazione delle informazioni tra gli stessi utenti tramite il feedback, esplicitato per esempio dal sistema di votazione e valutazione. Un altro sistema per creare un’atmosfera di fiducia tra gli utenti è l’utilizzo di un servizio di carpooling all’interno di un social network

Ciao Marco, intanto grazie per aver aderito al progetto e di voler partecipare in maniera proattiva nello staff centrale (trovandoti a Bologna sarà più semplice).
Non ti nascondo che sto cercando di progettare sempre insieme a questo team, un sistema nuovo di dono/rating per servizi C2C e B2B su internet, che bene si presta all’advertising (soft advertising) e a servizi tipo il car pooling, in cui ci sia una restituizione del valore ottenuto non solo determinata da parametri economici, ma in generale da restituzione di valore che si può suddivedere a scelta in (ritorno monetario, ritorno di bene (neo-baratto), ritorno in termini di perdita di reputazione) il tutto a comporre un rating etico-economico che individui rispetto a un indice medio quale sia il nostro grado di lealtà nell’utilizzare un servizio. Partirebbe da OnYourWay come sperimentazione, si estenderebbe ad altri progetti kublaiani, ma potrebbe diventare un sistema di pagamento-rating online standard!.
Ad ogni modo il mio indice di rate sarebbe più modulato sulla teoria dei giochi, che sul feedback alla ebay di un servizio, ma le due cose non si escludono.

Anche a me l’idea sembra buona, anche se non mi è chiaro fino a che punto il problema della fiducia sia “il” problema nei servizi online di ride sharing.