• fico!!

  • Ed ecco il video della mia presentazione: se sembro un pazzo è per via di quella formula particolare, ogni slide restava su obbligatoriamente 15 secondi, e in quei secondi andava commentata!

  • Ieri ho presentato il progetto al mini barcamp (o minibar camp?) di Working Capital alla Luiss di Roma. Una formula pazzesca: parlare su 20 slide che scorrono, con 15 secondi (sì, secondi) su ciascuna! E’ la formula Ignite. Stressante, ma divertente, tiene sveglia la platea.

    Ho avuto il piacere di conoscere Nicola Mattina, purtroppo per non perdere il treno al rientro sono dovuto scappare via prima della fine, quindi niente saluti e niente feedback.

    Io mi diverto così …

  • Sì, si sta evolvendo. Credevo di aver messo gli ultimi sviluppi su questo sito, ma probabilmente mi confondevo con http://www.startupbusiness.it/profiles/blogs/proposta-di-collaborazione, non ho ben capito il diverso ruolo dei due siti.
    Mi interessano senz’altro i feedback sulla mia idea! E tra l’altro non voglio farlo da solo.
    Ecco di seguito qualche informazione in più, scusa se è lungo.

    Eccoti qualche nota di descrizione del progetto.

    L’idea è semplicissima: un’agenzia di marketing pagata a provvigioni. Si cercano dei fornitori disposti a pagare una provvigione a chi gli trova i clienti, e poi ci si scatena col marketing. I prodotti o servizi possono essere di tipi molto diversi, ma devono avere certe caratteristiche (che ho studiato). La pubblicità può essere anch’essa di tipo molto diverso a seconda del prodotto.

    Steps

    ­ Scegliere beni e servizi

    ­ Scegliere fornitori e fare accordi

    ­ Scegliere media e lanciare campagne

    ­ Verificare interesse, adattare campagne

    ­ Riscontrare correttezza controparte

    ­ Potenziare ciò che funziona, chiudere ciò che non ha speranze

    Organizzazione

    Cercare soci e concordare impostazione, investimento di soldi e tempo, ecc.

    Decidere struttura organizzativa, se costituire società, ecc.

    Incaricare segretaria tuttofare, se agli altri soci va bene. Per ora ho la Cristiana Tossani, farei una paga oraria sui € 15-20 lordi, stimando inizialmente un paio d’ore di lavoro al giorno.

    Ricerca fornitori

    Nella fase iniziale, in cui ancora stiamo cercando di capire quali prodotti funzionano, userei ancora il sito http://provvigioni.blogspot.com, buttandoci poche lire di pubblicità, diciamo € 20 al giorno. Dalla mia esperienza questo porta 4 offerte di provvigione al giorno, di cui 1 potenzialmente interessante.

    Quando avremo le idee più chiare potremo fare un sito fatto meglio, in cui le offerte si caricano automaticamente ed è più facile cercarle; oppure orientarci su tutt’altra soluzione, tipo cercare direttamente noi i fornitori di prodotti e servizi più interessanti da rivendere.

    In ogni caso bisogna poi selezionare le proposte più interessanti. Le caratteristiche da ricercare dovrebbero essere di questo tipo:

    Valore unitario significativo (>€ 500)

    Percentuale di provvigione significativa (15%-20%)

    Prodotto valido e prezzo competitivo

    Può essere bene o servizio, ma non reperibile sotto casa, dovrebbe essere una cosa un po’ particolare

    Esistenza di domanda, poca concorrenza

    Controllabile, o controparte onesta

    Esempi attuali:

    Cancelli, ringhiere e corrimani in ferro battuto

    Moto da barca o camper

    Vele

    Consulenza mercato Brasile

    Loghi

    Scelta del canale di vendita

    Esaminando il portafoglio dei prodotti e servizi da offrire dobbiamo pensare quali possono essere i canali di vendita più efficaci, cioè dove intercettare la clientela senza troppa concorrenza. Esempio: i siti internet possono essere un buon prodotto da offrire, ma non si possono pubblicizzare in internet perché c’è troppa concorrenza, semmai col telemarketing (potremmo anche farli fare noi in India, ma questo è un altro discorso). Su un canale come il Milan cosa si può vendere?

    Si può usare web marketing, sms marketing, telemarketing, fax o e-mail marketing, annunci sui giornali, canali innovativi … tutto quel che si vuole.

    Poi si decide quanto investire su quel prodotto e si cercano i service providers a cui far fare il telemarketing, il sito, la grafica dell’annuncio, ecc. La gestione operativa ed amministrativa delle campagne possiamo farla inizialmente noi soci, poi passa alla segretaria tuttofare.

    Continuativamente dovremmo osservare quali prodotti, quali campagne e quali service providers funzionano, e ritarare.

    Controllo

    Il primo contatto con il cliente dobbiamo averlo noi o chi lavora per noi, in modo da sapere quali sono i clienti che noi abbiamo portato. Subito dopo però si mette il cliente in contatto col fornitore, perché non possiamo pensare di diventare degli esperti universali, in grado di rispondere ad ogni tipo di domanda su tutto ciò che rivendiamo. Idem per la consegna e l’incasso, direi che non possiamo farli noi. Il problema è che in questo modo si perde il controllo, ed è quindi necessario trovare altre vie per verificare quali vendite sono andate in porto.

    A tal fine si può fare un contrattino coi mandanti e/o delle verifiche o altro ancora. Una possibilità è anche di guardare semplicemente al risultato, cioè chi ci paga delle provvigioni continuiamo a servirlo, gli altri no, indipendentemente dal fatto che sia perché fa il furbo, perché non ha un buon prodotto, perché costa troppo, perché non è convincente o è antipatico, ecc.

    Note varie

    A quel che vedo questo non è un business in cui spendi 1000 euro in una campagna e ne guadagni 1500 di provvigione, bensì ne spendi 100 ciascuna in dieci campagne, di cui una ti porta 500 euro di provvigioni e le altre nove portano zero. Naturalmente il mese dopo continui con quella che ha funzionato e interrompi le altre, lanciandone di nuove. Ci vorrà pazienza.

    Do per scontato che impareremo molto strada facendo, in particolare per quanto riguarda i prodotti e servizi più richiesti e i canali di vendita più efficaci a parità di costo. Questa conoscenza sarà il nostro patrimonio più prezioso. La redditività sarà sottozero inizialmente, poi migliorerà esponenzialmente, man mano che ci concentreremo su ciò che rende.

  • Grazie per il chiarimento Francesco

    mi pare di capire che il progetto si stia evolvendo, molto bene, non può che migliorare.
    Quando vuoi un feedback sulle nuove idee, noi siamo qui apposta

    buon lavoro

  • Ehi, com’è che di colpo siete tutti lì a commentare??

    @ Marco: Yes, sono in contatto con Gli Affidabili, stanno facendo un bellissimo lavoro, ci avevo pensato anche io poi ci avevo rinunciato.
    La versione originale della mia idea, quella che si vede su http://provvigioni.blogspot.com/, aveva molto in comune con loro, nel senso che si occupava sempre di procurare fornitori, però ribaltava la prospettiva, rivolgendosi agli intermediari ed offrendo una provvigione.
    La versione attuale si è allontanata, diventando a tutti gli effetti un’agenzia di marketing pagata a provvigione. Spero che non cambi più …

    @ Nicola: Sì, sarà fatto in modo legale! Verranno rilasciate fatture per provvigioni, anche perché chi paga vuole scaricare i costi, ma comunque perché d’abitudine agisco legalmente.
    Come dice anche Walter, andiamo verso una versione più professionale.

    Grazie degli incoraggiamenti, vi farò sapere.

  • il termine provvigioni rende l’ìdea molto bene, chi soprattutto in Italia, non coglie subito al volo il significato di questo termine?
    Ma da quello che mi pare di capire, il vostro mercato non è tanto rivolto a professionisti della mediazione commerciale (brokeraggio), ma piuttosto a chi tra l’hobbystico, la passione, o altro ha delle segnalazioni da realizzare;
    Questo non escludo un modello di servizio che possa essere poi esportato anche a professisti della mediazione (a cui si riferisce Nicola credo, nel commento sotto).
    Ad ogni modo visto che siamo una società sempre più basata sulla conoscenza, è normale premiare informazioni che siano utili e permettano di andare a buon fine una relazione commerciale (le modalità di incentivazione, come preferisco chiamarle io, però possono essere diffrenti).

  • ciao Francesco, l’idea non è male, ma mi chiedo: è legale?

    in teoria chi eroga un servizio a pagamento, dovrebbe rilasciare ricevuta e denunciare il tutto fiscalmente.

    A meno che non si tratti di un network tra professionisti della vendita (agenti di commercio che si incontrano con aziende che li cercano in un rapporto non esclusivo), con i privati potrebbe essere problematico.

    raccontaci gli sviluppi

  • Ragazzi, questo è il luogo per trovare collaborazione sul vostro progetto. Guarderò con curiosità ci che avete già prodotto su blogspot e, nel caso non l’aveste già fatto (strano che Mr Volare abbia perso il colpo… : -) date un occhiata agli Affidabili con cui, ad una prima occhiata, mi pare abbiate diverse affinità!

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