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  • Iniziato da Afro Carpentieri Avatar di Afro

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    • Ci siamo anche noi! Aspettiamo consigli costruttivi per migliorare il nostro progetto!

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
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      Ho dato una lettura al documento di progetto, mi sembra molto interessante il blog sul trasporto ferroviario delle FSE che ho sempre visto come una sorta di metropolitana leggera per la Puglia.
      Sto seguendo il progetto FooTour che vorrebbe favorire la mobilità integrata , tempo libero e turismo, in processi di “interazioni condivise”.

      Inoltre ti segnalo un nostro collaboratore, Marco De Mitri, che ha un blog sulla mobilità sostenibile, ed è pugliese per cui molto interessato all’evoluzione della FSE in chiave più funzionale al trasporto integrato.

      Io sono pugliese di Taranto, per questo mi sconsola un pò non vedere il tratto di RFI Taranto-Brindisi che sarebbe perfettamente integrabile con quello di FSE.

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    • Ciao Walter,
      tengo a precisare il blog è un progetto di ricerca che trova un suo primo canale di comunicazione capillare attraverso le FSE. Questo perchè a nostro avviso è essenziale che alcune informazioni, supportate da tutto un sistema comunicativo,artistico e socio-economico connesso, si infiltrino nella realtà locali innescando nuove sensibilità e nuove forma di economia.
      Mi metterò in contatto con le persone che mi hai suggerito.
      Provvederò ad inserire la tratta RFI Taranto-Brindisi; se in merito a quest’ultima hai delle peculiarità da suggerirci siamo qui!!!

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Ho giusto letto alcune considerazioni fatte da studi di ingegneria nelle aree vaste di Brindisi, Taranto e Lecce, in merito, oltre all’idea della Sita Lecce e Brindisi, di creare una sinergia col CTP di Taranto, (Sita e Ctp sono le aziende di trasporto provinciale di Lecce, Taranto e Brindisi, per i non pugliesi).

      Ad ogni Marco De Mitri è più aggiornato di me in questo senso; in ogni caso se trovo della documentazione mi riservo di illustrartela.

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Ciao Afro, con un po’ di ritardo mi sono finalmente letto il progetto anch’io. Mi sembrate un gruppo interessante, e l’idea del trenino che percorre il sud della Puglia con un carico di stimoli e persone che pensano è affascinante. Quando ero nei Modena City Ramblers sognavamo sulle gesta della Mano Negra in Colombia proprio con il treno, “El Expreso del Hielo”. Però molte cose non le capisco proprio! Già nella prima pagina mi assalgono i dubbi:

      “Janub è un blog” fin qua ci siamo, cos’è un blog lo so.

      “che nasce dall’esigenza di condividere conoscenze. E’ una piattaforma digitale che diviene un contenitore interpretativo di informazioni.” uh – Quasi tutti i blog nascono dall’esigenza di condividere conoscenze. E non sono piattaforme: WordPress è una piattaforma, Janub e progettokublai.net sono blog.

      “Si tratta di molteplici sguardi che seguendo un approccio trans-disciplinare affrontano differenti tematiche. Il primo
      obiettivo è quello di sviluppare una capacità analitica ed interpretativa delle problematiche contemporanee di interesse
      globale e delle conseguenze che queste hanno sul Sud del mondo.” Obiettivo molto astratto ed ambizioso, ma comunque rispettabilissimo.

      “Il secondo obiettivo è quello di concretizzare e attualizzare il risultato di tali analisi attraverso i vagoni della F.S.E. (Ferrovie Sud-Est), nuovi portatori fisici di significati altrimenti solo ideologici.” Qui sento un salto logico. Da una riga all’altra si passa dai massimi sistemi al trenino… che comunque rimane astratto, perché non cambia di una virgola la situazione del riscaldamento globale, dei flussi migratori o degli altri temi che vi interessano. E’ solo un modo di esprimere ciò che pensate, come il blog, anche se naturalmente entra in un rapporto molto diverso con il fruitore.

      In generale io ho trovato il documento un po’ difficile da leggere, ma forse è un problema mio, mi capita spesso con il linguaggio degli architetti.

      Leggendo oltre, mi è venuto da interpretare Janub come un progetto artistico puro. Motivi:

      1. svolgete una ricerca conoscitiva tutta vostra. Non ci sono segni che qualcuno vi stia chiedendo di condividerla. La modalità di coinvolgimento più adatta per questo tipo di conoscenza è l’arte, che talvolta riesce a fare penetrare a fondo messaggi poco intuitivi.

      2. non pensate a ricavi: puntate ad avere finanziatori-mecenati.

      Ovviamente non c’è nulla di male nel proporre progetti artistici su Kublai, ma in quel caso credo che dovreste farci capire meglio in che cosa consiste. Uno sale sul treno, e cosa vede? Cosa gli succede? Come vi immaginate la sua esperienza?

      E ancora: qual’è il rapporto tra treno e blog? Come mai questa scelta di un blog in cui voi “non ci siete”, ma copincollate articoli sulle cose che vi interessano? Più che un blog il vostro mi sembra un Tumblr, che va bene per tenere traccia di cose viste in rete che ci colpiscono ma ha poco valore aggiunto redazionale. E non è affatto un “blog sul trasporto ferroviario delle FSE” come l’aveva interpretato Walter!

      Per concludere, vedo che anche il vostro piano delle risorse è ancora in una fase molto preliminare. “Farete una proposta economica”, “chiederete” etc. Inutile che vi dica che il vostro progetto farebbe un salto in avanti se anche solo una di queste relazioni portasse ad un interesse concreto… comunque intanto complimenti, continuate a lavorarci e vediamo dove ci porta questo treno.

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    • Ciao Mr Volare,
      grazie inanzitutto per i consigli..volevo solo chiarire qualche punto:
      . hai ragione sull’utilizzo del termine “piattaforma”, forse non perfettamente calzante a quello che al momento abbiamo creato. In ogni caso intendevamo usarlo perchè ci sembrava il significato più azzeccato per identificare quello che vuol essere uno strumento digitale per mettere in comune pensieri e commenti tra un gruppo di persone distanti geograficamente che non avrebbero altre occasioni per farlo. In ogni caso vedremo di specificarlo meglio.
      . interpreti Janub come un “progetto artistico”; di sicuro l’idea di base che viene espressa nel documento è quella. L’arte, in tutte le sue possibili forme, sarà il nostro veicolo comunicativo principale. Tuttavia speriamo di poter condividere l’esperienza Rail.Road con altri soggetti che apportino ulteriore entusiasmo, così da aggiungere significati e contributi non solo artistici a seconda della tematica trattata.
      . il blog: giustamente hai sottolineato come janub.wordpress.com al momento non sia altro che un “copia/incolla” di materiale multimediale; il nostro intento è comunque prima di tutto quello di dare un “taglio” alle informazioni pubblicate per poi esprimere in almeno due post mensili le nostre opinioni sulle tematiche trattate..in particolare troviamo giusto inserire un post a chiusura di ogni argomento affrontato che funga da collegamento ideale tra le tematiche globali di Janub e quello che poi inizieremo a mettere su carta come progetto “Rail.Road”.
      . ovvio che tutto quello che abbiamo inserito nel documento di progetto per ora resta solo sulla carta e negli intenti, quindi oltre che per quanto scritto sopra, anche per quello che riguarda timeline e proposte economiche abbiamo molto da lavorare..e da crescere, anche grazie al contributo vostro su Kublai; per questo vi abbiamo cercati ed abbiamo messo in piedi la prima versione del documento di progetto..nella speranza che da queste discussioni emergano nuove collaborazioni e nuovi contatti che diano più concretezza a Rail.Road to Janub.
      Intanto noi ci rimbocchiamo le maniche!

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Giustissima attitudine, Enrico. In effetti è proprio per questo che esiste Kublai :-)

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    • Avatar di Tito
      Tito
      Keymaster

      Afro, Enrico,
      complimenti per il progetto, sicuramente già ora è intrigante ed evocativo. Sottoscrivo le cose che dice alberto. E’ evidente che diversi di noi leggono nel vostro progetto diverse cose, tutte belle, che forse corrispondono alle diverse anime che il vostro progetto ha, per come le si leggono nelle belle micro-biografie dei proponenti, che avete messo alla fine. Per me non è necessario buttarne nessuna, ma chiarire meglio come si fondono in una visione unitaria, e nella pratica di attività circoscritte.
      Aggiungo una cosa. Perchè vi sono venute in mente le ferrovie Sudest? Avete dei contatti buoni là dentro?
      E’ evidente che un progetto così particolare, che associa al trasporto l’idea di lentezza, richiede un interlocutore molto avanzato e aperto all’interno delle FSE, perchè vi sia permesso fare quel tipo di cose.
      (per un altro versante del mio lavoro dovrò avere qualche contatto con le FSE di Lecce nel mese di gennaio, non so se posso essere di qualche utilità).
      Spero veramente che portiate avanti quest’idea con entusiasmo, concretizzandola in qualcosa che sia di forte impatto

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    • Avatar di Piero
      Piero M
      Membro

      Ciao Tito,
      sono Piero Maruccia, uno di Janub.
      ti rispondo riguardo alle ferrovie Sud-Est. Ci sono venute in mente semplicemente perchè le vediamo da sempre e ci sono sembrate da sempre troppo poco utilizzate, sottovalutate.
      Qui dove vivo (a Lecce) chi amministra non ha mai voluto veramente valorizzare mezzi di trasporto alternativi alle auto. I miei le sudest le usavano 40 anni fa per andare a scuola…prima le famiglie avevano in genere una sola macchina, così ci si spostava con i treni o con altri mezzi pubblici. Ora che invece tutti hanno a disposizione un auto, dentro la città non si può circolare, la benzina costa molto, per non parlare dei danni che lo smog provoca e che tutti conosciamo. Si parla tanto di “sostenibilità”…beh per noi un mezzo di trasporto del genere è semplicemente “sostenibile”. In termini di costi, di impatto ambientale e di relazioni umane.
      L’interlocutore “avanzato e aperto” all’interno delle FSE lo stiamo cercando…ma non ti nascondo che la nostra scelta non è proprio originalissima! sono stati molti i progetti, sopratutto a livello regionale, che hanno visto nelle FSE un mezzo d’espressione. Sopratutto dopo le attività artistiche e cinematografiche che in questi anni si sono svolte sulle ferrovie (vedi il film “Italian Sud-Est” della FluidVideoCrew, i concerti itineranti organizzati da Cesare dell’Anna, i vari documentari e video musicali che si sono fatti lì sopra).
      L’originalità del nostro progetto forse, a dispetto delle apparenze, potrebbe essere l’utilità non solo artistica che questo mezzo di trasporto potrebbe avere. Cioè un veicolo d’informazione, di sperimentazione…non solo di espressione.
      E’ inutile a questo punto caro Tito che ti dica che a noi farebbe piacere collaborare con te e con chiunque abbia a cuore questo tema e questo treno!

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    • Avatar di Piero
      Piero M
      Membro

      Ciao Alberto!
      Innanzitutto grazie per le tue critiche, hanno toccato in parte quelli che io ritengo essere i punti deboli del nostro progetto. In quanto tali però hanno bisogno di essere affinati e modellati ancora di più…perchè secondo me l’idea di fondo è molto solida.
      Allora con ordine..

      “E non sono piattaforme: WordPress è una piattaforma, Janub e progettokublai.net sono blog.”
      La parola “piattaforma” è da intendersi non nel senso “internettiano” del termine ma nel senso “italiano”: piattaforma concreta, superficie sulla quale lavoriamo le nostre problematiche. Fa niente se poi è solo virtuale.

      ” Qui sento un salto logico. Da una riga all’altra si passa dai massimi sistemi al trenino… che comunque rimane astratto, perché non cambia di una virgola la situazione del riscaldamento globale, dei flussi migratori o degli altri temi che vi interessano. E’ solo un modo di esprimere ciò che pensate, come il blog, anche se naturalmente entra in un rapporto molto diverso con il fruitore”

      Sento di dover chiarire alcune cose. Come scrivevo anche a Tito, per chi le conosce le sud.est hanno un significato più profondo qui da noi. Non è un semplice trenino che attraversa il salento, ma negli ultimi anni è diventato un mezzo che racchiude una nuova idea di spostamento, di socialità, e di “sostenibilità”. Questo non vuol dire che il loro utilizzo cambi le sorti del pianeta, ma se si inseriscono in un quadro di ricerca, sperimentazione e promozione di modi alternativi e comuni di spostamento, allora l’utilizzo che ne vogliamo fare assume forti significati. Quello che non è chiaro forse nel progetto è che non è semplicemente un modo per “esprimere” qualcosa in termini artistici. Anche qui, l’espressione in questo caso deve essere il mezzo e non il fine. Lo scopo è quello di attuare per una volta modelli di vita (ripeto la parola) sostenibili. Informazione alternativa ai mezzi ufficiali, Coinvolgimento della cittadinanza attiva attraverso percorsi tematici (v.esempio di itinerario possibile sul progetto), Promozione di eventi che vedano protagoniste le risorse locali.

      “1. svolgete una ricerca conoscitiva tutta vostra. Non ci sono segni che qualcuno vi stia chiedendo di condividerla”
      La ricerca conoscitiva parte senza dubbio da personali curiosità ed esigenze intellettuali, ma trattandosi di temi così ampi e comuni a tutti è di facile fruizione e coinvolgimento. Non vogliamo qualcuno che ci finanzi per pensare a che ne so…a come cambiare il colore del tavolo, ma proponiamo spunti di riflessione su tematiche ampie, globali..sui “massimi sistemi” (come ben dici tu). Quello che noi facciamo è preparare il piatto affinchè tutti possano mangiarci dentro. Riportare problematiche importanti all’interno della comunità senza che siano filtrate da interessi politici o economici. Riportare la riflessione in giro..coinvolgendo quanta più gente possibile e rendendo tutti protagonisti.

      “2. non pensate a ricavi: puntate ad avere finanziatori-mecenati.”
      In realtà essendo un progetto ancora in via di sviluppo potrebbe dare questa impressione. Ma prova a pensare come ne gioverebbe l’economia locale (specie nei mesi in cui questo territorio è affollato di turisti), da un’attività del genere. Le sud-est attraversano tutto il territorio. Potrebbe addirittura diventare un mezzo di “turismo sostenibile”, unica salvezza per questa terra..come per gran parte del Sud Italia.

      “qual’è il rapporto tra treno e blog? ”
      Il blog tengo a precisare è nella prima fase, che anche nel progetto chiamiamo di “fotografia”, cioè rendere pubblica la ricerca delle fonti, in modo che tutti possano usufruirne. Certo bisogna renderlo più chiaro…
      Da qui poi si passerà alla fase di ricerca e di interpretazione attraverso la scrittura degli articoli: qui si avrà il “valore redazionale”.

      Ci sono tanti punti che tu hai toccato…e che andrebbero sviluppati e chiariti. Ti ringrazio intanto per le problematiche che hai sollevato, e spero che continui a interessarti a noi! il tuo aiuto è prezioso!
      e siamo in due a non andare d’accordo con il linguaggio degli architetti! :-)
      Afro e Enrico….scherzo!

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