progetto: Femminile Plurale- gruppi dinamici d’interazione e laboratori (ricerca e sviluppo Social OUTing Training e Social Self Help Group)

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  • progetto: Femminile Plurale- gruppi dinamici d’interazione e laboratori (ricerca e sviluppo Social OUTing Training e Social Self Help Group)
  • Iniziato da Ilaria Cinieri Avatar di Ilaria

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    • Anoressie e digiuni emozionali e corporali, bulimie cerebrali e alimentari, paure e angosce, violenze e aggressioni, fratture scomposte, lividi e perdite, sensibilità depresse e solitudini inespresse. Le donne nascondono dolori che si rivelano tanto più profondi, quante più sono le parole che ancora non hanno potuto dire.

      INDICE

       

      1. L’analisi psicopolitica – pag 3

      2. I tempi della nostra progettazione itinerante- pag 4

      3. Dall’ Ascolto Donna alla Rete LeiXLei – pag 6

      4. Obiettivi -pag 7

      5. Tabella dati OMS -pag 9

      6. Femminile Plurale (ricerca e sviluppo Social OUTing Training)-pag 10

      7. Dettaglio attività svolte – pag 12

       

      L’ ANALISI PSICOPOLITICA

       

      La psicopolitica nasce nel 1976 dal pensiero di Luigi De Marchi# e viene poi ufficializzata nel 1984 come analisi di lettura delle grandi dinamiche sociali, ovvero come possibilità di ‘mutazione’ della cultura umana e come capacità di promuovere un incremento armonico della vita radicata nei bisogni emozionali più profondi: il desiderio e l’amore.

       

      Ad oggi, dopo 35 anni di slatentizzazione di un ciclico e storico ricorso alla crisi, essa può proporsi come una preziosissima strategia ( plurale o collettiva che dir si voglia) di intervento a favore dell’individuo, dei gruppi e della città, ovvero come focus analitico e d’intervento in un territorio dissestato e dunque foriero di strategiche sinergie tra politica ideale, tecnici di settore e amministrazione, avendo sempre al centro la persona, nel suo ambiente, con i suoi affetti.

       

      L’ ultima analisi, interagita a partire da Taranto nel giugno 2008 e sviluppatasi formalmente attraverso relazioni d’intervento girate anche all’ Assessorato dei Servizi Sociali del Comune di Taranto, racconta di tutta una nuova generazione che preme per venir fuori (feeler generation), descrive nuovi modelli sociali (ideali) di politica ergonomica e diritto al benesserci, propone il continuum di teorie e personalità d’ispirazione umanistica -da Freud a Rita Levi Montalcini, rileva il popolare bisogno che abbiamo, come società, di mettere in comune risorse ed energie, e praticare quel cambiamento a cui possiamo aspirare solo concependoci come ‘esseri plurali’.

       

      Alla luce dei dati acquisiti nell’ambito dello studio ‘Social OUTing Project’# la ricerca rileva come, in linea col bisogno emerso, c’è la necessità di ‘presa in carico’ del singolo e del gruppo, ed è fondamentale lavorare a che gli aspetti civico-politici e individuo-affettivi siano restituiti alla persona attraverso l’erogazione di servizi.

      Fare politiche innovative nel sociale significa ‘mettere insieme la rete’ e lavorare ad un welfare perpetuo, che ascolti bisogni e restituisca interventi nel territorio che ognuno di noi abita.

      Dalla stella polare della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’ Uomo#, è possibile ora scommettere sulla collaborazione attiva e cooperativa tra i singoli, i comuni, le associazioni, le realtà del no-profit e le altre istituzioni pubbliche.

       

       

      I TEMPI DELLA PROGETTAZIONE ITINERANTE

       

      Il 14 giugno 2010 nasce la rete ‘Voce del Verbo Essere’, per divulgare il sentimento psicopolitico d’affezione al territorio, procedere nell’analisi e nello studio dei nuovi modelli sociali, realizzare interventi che, rivolti a singoli o gruppi e sviluppati a seguito della rete di superVisione che ha aderito al Social OUTing Project, sono e saranno ‘adottabili’ e praticabili sul territorio nella collaborazione con e per associazioni, amministrazioni, istituti, scuole, strutture territoriali od enti, e quanti siano gli ‘osservatori privilegiati’ presso cui è stato e sarà possibile transitare, per favorire il cambiamento e la crescita, e veicolare la connessione della rete energetico-corporale, sociale, culturale, associazionistica, e istituzionale.

      Nell’ambito delle proposte che l’associazione di ricerca e sviluppo delle scienze umanistiche e sociologiche ha elaborato con l’obiettivo di promuovere e favorire la cultura del ‘benesserci’, ‘Femminile Plurale’ si è chiamato il primo laboratorio divenuto poi progetto(focus #1) al Cantiere Maggese il 7 marzo 2011, e grazie alla compartecipazione di auspicate nuove professionalità, la ‘Rete LeiXLei’ ha sviluppato l’ ideazione e progettazione di un vero e proprio ‘Social OUTing Training’ ogni mercoledì sino al maggio 2011, presso il Consultorio familiare Agostino Gemelli, volendo potere offrire alla donna uno spazio che, partendo dalla dimensione dell’ ascolto e del con-tatto, può farsi supporto e accompagnamento, crescita e condiVisione:

      PSICO-SOCIALE: attraverso l’ erogazione di servizi specifici a favore del singolo e dei gruppi, che seguano i principi di plausibilità- economicità- e interdisciplinarietà; con lo sviluppo di laboratori e progettazione con i centri territoriali;

      SOCIO-ECONOMICO: grazie alla cooperazione di più realtà professionali e associative del territorio e al diretto coinvolgimento delle persone e delle strutture;

      PEDAGOGICO-CULTURALE: nella promozione della ricerca permanente, della cultura, della civicità e del sentimento psicopolitico d’affezione al territorio.

       

      Il progetto, volendosi riproporre nella doppia/triplice funzione di interazione individuale e gruppale-sociale, si muove da una prospettiva di energica e sinergica cooperatività inter ed intraterritoriale, come evidenza dell’impegno sociale di donne verso donne e come istinto irrefrenabile di vita che lei ha, come unione d’intenti per favorire altresì l’incontro tra il sé e l’altro, tra il libero cittadino e le Istituzioni, e ponendosi come ponte ideale e concreto mezzo di intervento sociale.

       

      Il piano dell’ offerta infatti, che in prima istanza si rivolge appunto alle donne e intende essere per loro assolutamente gratuito, è strutturato per essere efficace e personalizzabile in base alle esigenze, e propone infatti tre livelli di attività che possono essere scelti singolarmente o per preferenza e necessità, oltre che disponibilità:

      1) colloqui psicologici individuali,

      2) gruppi dinamici d’interazione, veri e propri ‘presidi d’esperienza e condivisione al femminile’, dove ci ascolteremo, svilupperemo i temi e l’ analisi dell’esperienza, potendola integrare di nuova progettualità;

      3) laboratori pratico-creativi-esperenziali ed interdisciplinari, per promuovere la consapevolezza e potenziare le possibilità espressive che risiedono in ognuna.

       

      ASCOLTO DONNA:

      La fase preliminare è cominciata nel novembre 2010 con ‘Ascolto Donna -alla memoria di Cristina De Valeris’, una collaborazione con lo sportello presieduto dalla dott.ssa Paola Fazzini presso l’associazione ‘Urbe, sostegno al cittadino’ (osservatorio privilegiato poichè anche Patronato) che si è occupato prevalentemente di colloqui individuali e ascolto delle istanze.

      Incrociando i dati con quelli acquisiti durante il processo dinamico di analisi territoriale è risultata chiara la necessità di supportare la donna, non dal focus patologico, ma per quelli che sono i vissuti di solitudine e depressione amplificati (innescati) dalla crisi.

      L’ attività di consulenza si è infatti svolta anche al Consultorio Gemelli e, oltre ad ulteriori consulenze e compilazioni tecniche, si sono definiti i presupposti metodologici e processuali, si sono individuati i protocolli da somministrare alle donne partecipanti ai gruppi sperimentali di quello che viene a delinearsi come il ‘Social OUTing Training’.

      La rete s’è composta di tecniche afferenti dall’ambito psico-sociologico e artistico culturale, civile e associativo, tenendo conto delle reciproche competenze e dei mezzi materiali e tecnici, e delle integrazioni che ne sono scaturite a seguito degli incontri e dello sviluppo delle vicende amministrative del territorio, e delle nuove collaborazioni che necessariamente proseguono, intendendo realizzare un percorso individuale e gruppale che mira a:

      (OBIETTIVI)

       

      promuovere la consapevolezza e la centralità della persona ed operare per aumentare nella donna:

       

      -la capacità di fronteggiare l’evento (resilienza individuale e sociogenerazionale)

      -la capacità di attivare la ripresa (coping individuale e sociogenerazionale )

      -la capacità di riorganizzarsi attraverso la creazione di nuovi legami positivi con le persone, la realtà e la comunità sociale (empowerment individuale e sociogenerazionale)

       

      favorire azioni di prevenzione che intervengano sul disagio;

      contrastare il fenomeno della violenza verso le donne e i minori, supportare l’energia di una rete sociale che si è spontaneamente attivata e favorire la cooperazione psicopolitica;

      promuovere l’integrazione e l’empowerment sociale per ridurre e contrastare i vissuti di solitudine e depressione che accompagnano moltissime donne, fornendo loro supporto, assistenza e indirizzamento e l’esperienza di una condivisione che cura;

      integrare competenze e il monitoraggio locale dei servizi e dei sistemi di intervento, e l’analisi psicopolitica del territorio ;

      praticare ufficialmente (da Taranto) il primo gruppo di Social OUTing Training, sperimentandolo come economica proposta di terapia sociale (metodo SOT) e procedere nello studio – osservazione – definizione del Social Self Help Group.

       

       

       

      Obiettivo principale di ogni azione psicoeducativa è la prevenzione dei disturbi e il contenimento di quelli presenti, e quello che bisogna offrire è l’ascolto umano prima di tutto. Altra nostra funzione infatti, intendendo coordinarci con i consultori delle varie circoscrizioni, è quella di fare da collante tra persone, tra strutture pubbliche e private, e le associazioni, in modo da poter fornire risposte e proposte alla donna che chiede ascolto ma che anche vuole ‘essere investita’ nella sua terra, accompagnandola nel suo percorso, nell’ottica della crescita e del potenziamento della sua capacità di affrontare e risolvere i problemi.

       

      Tabella 1 elaborata in seno al progetto Ascolto Donna

       

      DATI TECNICI:

      Come ricorda l’OMS, dal benessere delle donna dipende quello della famiglia, e questa costituisce la cellula fondante della società.

      Il fenomeno della violenza in Italia ha proporzioni allarmanti:. Il 93% delle violenze non sono state denunciate, il 34% delle donne non ne hanno parlato con nessuno, il 34,5% ha ritenuto che la violenza sia stata “molto grave” e in molte situazioni i figli vi hanno assistito.

      Ogni giorno i mass media riportano almeno una notizia, che riguarda eventi violenti o delittuosi in cui sono coinvolte le donne, nei panni di vittime. Non c’è differenza di età, di classe sociale di appartenenza né di ruolo sociale occupato dalla donna vittima di turno.

      Nella maggior parte dei casi l’aggressore fa parte del nucleo familiare o amicale della donna. Motivo per cui è maggiormente difficile che vi sia una richiesta di aiuto alle forze dell’ordine.

      La donna oltre ad essere l’oggetto privilegiato della violenza fisica, sessuale e psicologica, è anche più predisposta dell’uomo a mostrare il suo disagio attraverso disturbi psicologici, quali depressione, anoressia, bulimia, ansia e attacchi di panico.

      Evidente è una diffusione del disagio che pervade sia la società, sia la famiglia che l’individuo.

      Il ruolo della donna nella società occidentale ha assunto caratteri di particolare complessità.

      La donna si ritrova a coprire e a dover gestire ruoli nuovi legati al mondo del lavoro e alla vita sociale insieme ai ruoli che le sono stati assegnati dalla natura.

      Ella può essere madre, moglie, donna e lavoratrice allo stesso tempo, con tutte le difficoltà del dover rispondere alla miriade di aspettative e richieste che le vengono rivolte.

      I dati dell’OMS sui disturbi psicologici, la vedono ai primi posti per la maggior parte di questi.

      La depressione è il male del secolo e affligge la donna in modo particolare, cinque volte di più degli uomini. Le percentuali vanno dal 6% all’11% della popolazione generale.

      In questa patologia si esprime tutto il disagio insito nella condizione femminile. Disagio che affonda le sue radici nell’infanzia, nel rapporto madre-figlia, quindi da donna a donna in un circolo vizioso, che ripercorre le fasi della vita della donna, infanzia-mestruazioni (capacità riproduttiva), menopausa (fine della capacità riproduttiva). La difficoltà di coniugare aspetti ormonali, psicologici (soggettivi) e sociali (legati ai ruoli sociali di cui la donna è investita) rappresenta il focus del disagio femminile.

      L’anoressia e la bulimia colpiscono rispettivamente lo 0,2 – 0,8% e l’1 – 5% della popolazione femminile, in particolar modo la fascia d’età giovanile dai 15 ai 18 anni, età che segna il passaggio dalla pubertà all’età adulta o dell’autonomia. Le evoluzioni sociali però hanno modificato questo quadro, aprendo un continuum che dai 15 anni arriva sino a nuova crisi entro i 40/45.

      I disturbi d’ansia, tra i quali hanno una prevalenza massiccia gli attacchi di panico, riguardano l’1,5% fino al 3,5% della popolazione. Ne sono maggiormente colpite le donne.

      A tutto ciò si aggiungono le problematiche riguardanti la maternità, momento cruciale della vita di una donna con tutto il carico psicologico che ne consegue e che se non opportunamente sorretta e accompagnata dalla famiglia e dagli specialisti (medici, ginecologi, psicologi) può dar luogo a problematiche varie, tra cui la più devastante è la ormai nota depressione post-partum.

      Particolare attenzione deve essere rivolta all’IVG (interruzione volontaria di gravidanza), che se non elaborata può essere la causa di disturbi psicologici, che si presentano anche a distanza di diversi anni.

      Violenza, disturbi psicologici, momenti critici e molteplicità dei ruoli assunti definiscono la realtà della condizione femminile di questi giorni.

      Assieme a ciò dobbiamo tener presente la grande capacità che la donna ha, filogeneticamente, di sopportare il dolore e se messa nelle giuste condizioni di farvi fronte e trasformarlo in modo costruttivo.

      Capacità generativa e creativa sono i punti di forza, è la colonna portante della famiglia, colei che media l’insegnamento dei valori paterni tramite il sentimento dell’amore, e questo le ha permesso negli anni di uscire dalle mura protette della casa e di farsi spazio nella vita sociale al fianco dell’uomo. Ponendo maggiore attenzione alle donne e alla famiglia, si avrà un riscontro inevitabile immediato nella vita sociale.

      Diventa fondamentale attuare piani di intervento che mirino a contenere il disagio e allo stesso tempo a prevenirne gli effetti più cruenti. Negli ultimi anni sono nati in tutta Italia numerosi centri antiviolenza, che si pongono come luoghi privilegiati di ascolto e accompagnamento della donna in un percorso di scelta volontaria di uscita dalla condizione di violenza e largo spazio viene dato all’informazione e alla conoscenza sul fenomeno. Anche l’associazionismo femminile sta facendosi strada, tanto che in Puglia è stato istituito l’Albo delle Associazioni femminili. In questa ottica è emerso il bisogno di creare qui a Taranto un luogo protetto di ascolto rivolto alle donne, come strumento concreto di azione, ma anche di progettazione a seguito dell’analisi specifica dei bisogni.

       

       

      Femminile Plurale

      Ricerca e sviluppo Social Self Help Group e Social OUTing Training

       

      Il Social OUTing Training è un percorso ideato – e sarà sviluppato in termini tecnici e d’intervento, per assumere funzione ausiliaria in momento fisiologico e ciclico di crisi. Stando all’ipotesi di rilevare il fenomeno del ‘Social Holding’ ,che si sviluppa dall”efficacia del ‘Self Help Group’ ma decontestualizza la patologia, potremmo fare della ‘crisi’ il fattore democratico di comunanza e rispecchiamento, dunque empatia e supporto.

      (Aquisita la funzione ‘autocurativa’ del Social Self Help Group, al termine dei gruppi, è plausibile pensare ad uno spazio conviviale facoltativo, aperto a chi volesse parteciparvi, immaginando la degustazione di prodotti tipici e vini locali. che, se interessati, potranno sponsorizzare l’ incontro/evento).

       

      Con ‘Femminile Plurale’ le attività saranno proposte alla donna interdisciplinarmente e su più livelli , per una conoscenza emozionale e personologica della ‘persona’, potendo favorire la consapevolezza e l’espressione di sè, articolandosi in:

      1) Finestra d’ascolto: spazi individuali di consulenza presso il Consultorio Familiare Agostino Gemelli (le donne possono già concordare la data telefonicamente, dal lunedì al venerdì, dalle ore 16,00 alle ore 19,00, chiamando lo 099.4791116, oppure scrivendo una mail a: sedutaperdue@gmail.com). Attività: colloqui psicologici , consulenze psicolegali e sociologiche, mediazione psicopolitica ed implementazione attività in rete ( associazioni individuo-assistenziali e culturali, servizi e strutture socio sanitarie).

       

      2) Gruppi dinamici d’interazione : parallelamente agli spazi individuali di ascolto e consulenza presso il Consultorio, la proposta del ‘Social OUTing Training’ come costruzione e sperimentazione plurale di una terapia sociale, necessita di un luogo idoneo.

      Il Circolo Arci Pepper di Taranto ha una connotazione rosa, ha una struttura idonea, è ergonomico; i gruppi avranno dalle 8 alle 20 partecipanti, risulta confortevole e colorato, è ben attrezzato, e si caratterizza per l’orientamento socio-territoriale delle iniziative culturali e aggregative.

      Rivolti alle donne che vorranno rinnovare la partecipazione e a coloro che intenderanno cominciarla, gli appuntamenti discuteranno la possibilità di concretizzare una progettualità trasversalmente perseguita e desiderata, si farà conoscenza del corpo del gruppo, ascoltando nuovi sogni e bisogni, potendo insieme ricostruire un immaginario collettivo a partire da noi, intendendo ‘mettere in comune’ ognuna delle nostre risorse.

      Inoltre, sarà possibile individuare ed integrare le tematiche d’interesse da approfondire con i focus ‘Seduta per Due’. Veri e propri momenti di analisi e studio, gli incontri coinvolgeranno esponenti del mondo tecnico socioumanistico e politico amministrativo; rivolti a liberi cittadini e ai cooperatori dell’equipe, e imprescindibilmente aperta a nuove collaborazioni e membri di associazioni.

       

      3) Laboratori: le donne che vorranno aderire al progetto, oltre quelle individuate in fase preliminare, potranno partecipare alla co-costruzione dei gruppi di Social OUTing Training. Sottoscrivendo uno specifico modulo, le donne aderiranno alle attività cui saranno presenti i cooperatori tecnici che le hanno ideate, e che si svolgeranno auspicabilmente presso il Cantiere Maggese di via Cava 90, Taranto.

       

      1. la voce del gruppo in un unico grande respiro (breathwork)

      2. dall’introritratto soggettivo alla collettività (arteterapia)

      3.laboratorio ecoaffettivo: l’espressione di Sè attraverso i processi drammatici, narrativi e immaginativi (teatroterapia);

      4.laboratorio fotosomatico: un percorso di messa a fuoco e rielaborazione dell’immagine di sè (fotosintesi di restituzione);

      5. parola e diritto di espressione (isegoroterapia);

       

       

      Durata: Gli incontri, che si alterneranno garantendo ogni 7/14 giorni un laboratorio o un gruppo, e che cominceranno mercoledì 7 marzo 2012, si concluderanno entro e non oltre il giugno 2012.

      La durata è compresa tra i 110-145 minuti;

       

      Dettaglio attività svolte dal nov 2010 al marzo 2012

       

      DETTAGLIO

      ascolto psicologico e consulenze sociologiche

      2 donne ‘Urbe-sostegno al cittadino’ x 4 ore di consulenza (Paola Fazzini)

       

      11 donne Consultorio Gemelli x 49 ore di colloqui psicologici, consulenze e mediazione ( Ilaria Cinieri – Maria Vittoria Colapietro-Marisa Marangi)

       

      ANALISI E PROGRAMMAZIONE IN EQUIPE

       

      3 gruppi ascolto psicopolitico c/o Cantiere Maggese 7 Marzo 2011 (3 ore x 3) (Cinieri I., Cinieri G., Colapietro)

       

      1 gruppo ascolto psicopolitico c/o Centro Polivalente Magna Grecia, via Zara, Taranto (3 ore) (Cinieri-Colapietro)

       

      10 incontri d’equipe c/o Consultorio Gemelli ogni mercoledì, dal 9 marzo al 18 maggio 2011(20 ore).

       

      (Ilaria Cinieri -sviluppo ricerca e progettazione, Scilla Battiato -supervisore equipe, Gabriella Chiochia -musico-danza terapia, Francesca Paola Fazzini -Ascolto Donna, Marina Giannotti fototerapia, Alessandra Gigante, teatroterapia, Maria Magistro -breatwork, Ezia Mitolo, arteterapia, Maria Vittoria Colapietro -comunicazione e interazione sociale )

       

       

       

       

       

      LOCALI di TRANSITO ATTIVITA’

      Cantiere Maggese, via Cava 90, Taranto

       

      Consultorio Familiare Agostino Gemelli via Temenide 72, 74100 Taranto

       

      Circolo Arci ‘Pepper’ via Pitagora 51, Taranto

       

       

       

      Taranto li 8 marzo 2012

       

      Referente: dott ssa Ilaria Cinieri

      psicologa e ricercatrice psicopolitica

      iscrizione albo A Regione Puglia n°2583

      tel +39.328.88.78.308 ilariacinieri@yahoo.it

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      Criscia
      Keymaster

      Ciao Ilaria, grazie per aver caricato il documento ma così ho paura che diventa difficile leggerlo e magari scaricarlo e leggerlo con calma se qualcuno preferisce.
      Come ti ho spiegato anche pochi giorni fa… dovresti usare la tab (il pulsantino) sotto la discussione da te aperta che dice  “carica file”. una volta cliccato puoi prendere il file dal tuo computer e caricarlo qui.
      Per lavorare sui vostri documenti e migliorarli bisogna che li carichiamo e li lasciamo a disposizione per venirli a leggere e poi tu migliorarli nel tempo.
      Se hai ancora problemi ti prego d mandarmi un messaggio qui in Kublai. Puoi farlo dal mio profilo. Così ti spiego bene come fare o ti do la mia mail e nel caso lo faccio io ;)
      Grazie mille, Ilaria!

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    • in allegato ‘Femminile Plurale’ gruppi dinamici e laboratori -ricerca e sviluppo Social OUTing Training e Social Self Help Group’

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