Manca meno di una settimana ad uno degli eventi più attesi nel mondo delle startup italiane, anzi delle startup digitali italiane. Stiamo parlando di
TechCrunch Italy, la prima manifestazione organizzata in Italia dalla celebre
testata tecnologica americana. L'appuntamento è il 27 settembre al
Globe Theatre di Roma, un teatro elisabettiano costruito tutto in legno qualche anno fa a Villa Borghese, come se fossimo ai tempi di Shakespeare.
L'organizzazione, partita da mesi, è stata curata da
Mind The Bridge e
Populis che assieme a Tech Crunch Europe hanno selezionato le 43 startup che giovedì prossimo si presenteranno ad un pubblico scelto di venture capitalist e investitori internazionali ma anche di semplici curiosi sperando di attrarre attenzione e investimenti.
Più che l'evento, a cui comunque potete ancora
iscrivervi qui prenotando uno degli ultimissimi posti a disposizione o che potrete
seguire sul web, ci sembrava interessante condividere e confrontarci con voi su qualcuno di questi progetti, i più stimolanti, a mio modesto parere, s'intende.
Navigando un po' tra i siti dei 43 finalisti a parte le tante idee che ruotano intorno a piattaforme per creare, distribuire, sviluppare app (e parliamo ad esempio di
Applix Group, Atooma,
appsBuilder,
Tanaza S.r.l., etc.) e che sono prodotti perlopiù da addetti ai lavori, vi segnalo alcune idee carine che si sviluppano a partire da community e socialnetwork:
Rysto per chi cerca e offre un lavoro nel settore catering,
Fubles per quelli che a calcetto gli manca sempre un giocatore,
Sporthis, un luogo in cui gli amici si sfidano a indovinare i risultati degli incontri sportivi.
E poi ci sono i progetti legati ai servizi, quelli che a me personalmente attraggono maggiormente. Quelli per cui ogni giorno di più pensi "ma come si faceva quando non c'era internet?".
Ve ne propongo un paio.
Uno è
Cocontest e funziona più o meno così: chiunque abbia bisogno di ristrutturare un immobile e cerca un architetto lancia un bando caricando sul sito la piantina dello spazio e definendo il budget massimo che è disposto a spendere. A questo punto gli architetti interessati al lavoro, possono inviare una proposta e l’autore della soluzione preferita dal cliente otterrà il lavoro alla cifra stabilita. Sembrerebbe comodo no? A patto che le persone non si mettano a farsi fare preventivi per gioco o per sogno. Che comunque fare preventivi e progetti è pure sempre un lavoro.
L'altro è
Save The Mom, una piattaforma web e per gli smarthphone che comprende tutte le funzionalità necessarie a semplificare la vita di una mamma (o un papà) una specie di
Family Assistant che ti libera dai
post it sul frigorifero ma anche dalle mille app sul telefonino. Su "Save the Mom" puoi crearti la tua lista della spesa, condividere un calendario, aprirti una bacheca per essere aggiornato in tempo reale su tutte le attività che coinvolgono i membri della famiglia, georeferenziare i tuoi cari in ogni momento prevenendo ogni ansia genitoriale. Ecco forse quest'ultimo aspetto mi convince un po' meno: non credo che sapere e far saper sempre dove sei sia la cosa preferibile, di certo non dai figli.
In bocca a lupo comunque a tutti e 43 i finalisti. Noi in qualche modo, se sarà possibile, una sbirciatina a Techcrunch il 27 la daremo.
Un’altra start up che merita spazio nello scenario italiano è http://www.laurasapiens.com
E’ una start up di innovazione tecnologica che si occupa di interazione uomo-macchina, date un’occhiata ne vale la pena!
Grazie della segnalazione, Francesco!