Accanto a Natale c'era anche il presidente di Banca Popolare Etica e soprattutto Carlo Borgomeo, presidente di Fondazione per il Sud.
Mentre ascoltavo Borgomeo parlare, ad un tratto ebbi la sensazione che non fosse più lui, e che al suo posto ci fosse invece Alberto o Tito quando parlano dei bandi pubblici per reperire fondi e li descrivono come documenti eccessivamente tecnici e poco adatti ai creativi. Insomma mi sembrava fossimo ad una riunione di Kublai o ad una riunione in cui si spiegano le ragioni per cui Kublai esiste: aiutare ad organizzare idee e contenuti per farli diventare un progetto preoccupandosi solo successivamente di come reperire i fondi per realizzarlo. La differenza era però che a parlare era Borgomeo e non Alberto o Tito. E Borgomeo, nel momento in cui asseriva la necessità di "attenuare le attuali logiche a cui ci si ispira nella redazione di un bando" evidenziando il bisogno di andare incontro più alle idee e ai contenuti piuttosto che ai meccanismi della burocrazia, esprimeva quest'esigenza da presidente di Fondazione per il Sud, quale egli è, ovvero da rappresentate di un'istituzione che sembra disporre di 20 Milioni di euro per finanziare idee e progetti per lo sviluppo, privilegiando auspicabilmete stavolta però, a suo dire, le idee e i contenuti.
Alla fine dell'intervento, mi sono avvicinato a Borgomeo per chiedergli se conoscesse Kublai e lui, incuriosito, mi ha lasciato parlare in modo che potessi accennargliene velocemente (ho improvvisato, insomma un elevator pitch di Kublai); mi è sembrato interessato, tant'è che, non sollecitato, si è appuntato sul suo blocco il nome di Kublai. L'ho salutato dicendogli che se Fondazione per il Sud poteva rappresentare l'offerta, Kublai poteva tranquillamente rappresentare la domanda.
Sarà riuscito il mio elevator pitch di Kublai? Nel dubbio forse sarebbe opportuno che qualcuno (Tito, Alberto, ...) lo contatti per continuare il discorso avviato a Messina.
Carlo Borgomeo fu il presidente nel 2000-2001 del progetto Ig students Gruppo Sviluppo Italia, ora Invitalia, che copre finanziariamente dal 2009 il progetto Kublai.
Io conosco molto bene quel progetto, ho partecipato 2 anni come tutor insieme ad altri 2000 giovani entusiasti di tutta Italia e so come andò a finire la vicenda.
Mi auguro che la Fondazione per il Sud, possa non commettere gli stessi errori di Ig Students e continuare quanto di buono aveva fatto.