Marketplace immateriale di intelligenze e persone
Pubblicato da Pierluigi Casolari
12
12
2009
L'idea di questo post è nata leggendo una frase "molto efficace" di Alberto: "Una buona regola potrebbe essere questa: le informazioni si regalano, anche piccole quantità di lavoro si possono regalare, il lavoro vero si vende. Con le informazioni e i piccoli favori acquisisci reputazione, con il lavoro monetizzi." E' stata detta da Alberto, nella discussione sul tema "monetizzazione/finanziamenti in Kublai" Questa frase mi ha fatto venire in mente tante cose. La prima è che, e anche questo me l'ha detto diverse volte Alberto, Kublai è un aggregatore di competenze. Lo è ancora di più di quanto non sia un aggregatore di progetti. Lo scopo di Kublai è aggregare idee per migliorarle, metterle in circolo, portarle ad una dimensione progettuale, o addirittura testare il polso di una community di esperti. Il feedback ha la stessa importanza del progetto. Tantè che la tipica usanza dei kublaians è mettere una bozza di progetto, ottenere feedback e poi eventualmente integrare la bozza originaria...... La seconda cosa è che oggi di ogni cosa esiste un marketplace. Dai beni vfisici, a quelli virtuali (virtual goods), dai beni intangibili ma con effetti reali, ai beni consulenziali. Una cosa che ancora però non è definita per bene è un marketplace di intelligenze, di cervelli. Come dice Alberto, le informazioni si danno gratis. Sono la moneta di scambio per la reputazione. Sono la nostra password per essere un pochino umani e lungimiranti. Sono la parte free della nostra vita nel network. Non so se usate Flickr. Beh se lo usate sapete che esiste un account free. E un account premium. Con l'account free, puoi caricare dei contenuti, ma non puoi organizzarli come vorresti. Con l'account premium invece si. Puoi costruire una tua presenza professionale all'interno di Flickr (come fotografo PRO). La cosa che mi ha fatto venire in mente Alberto è che Kublai è un marketplace di persone. Dove tuttavia la parte finanziaria non è completamente sviluppata. E' un mercato di freebies. Piccoli articoli gratis (informazioni, suggerimenti, veloci, etc) che si possono raccogliere. Mi chiedo perchè tuttavia non provare a guardare dall'altro lato della moneta? Alla parte premium. Alla parte vera e propria di marketplace. Faccio un esempio. Pinco è un esperto di marketing. E' sul network e costruisce una sua reputazione fornendo consiglio ad altri progettisti. E tra le altre cose ha anche un suo progetto. Ma poi allo stesso tempo. E' un professionista del marketing e offre i suoi servizi. Lo si potrebbe contattare per una consulenza. Il suo profilo di consulente potrebbe essere trasparente sul sito in modo che la sua competenza potrebbe essere sfruttata (o gratis o a pagamento) da progettisti in cerca di risposte in quell'ambito. La presenza sul network, la trasparenza delle consulenze, il libero mercato probabilmente calmiererebbero i costi. Oppure addirittura molte consulenze potrebbero essere pensate in termine di "baratto". (Offro consulenza di marketing in cambio di messa online di un sito realizzato con "wordpress" ) Probabilmente è infattibile. E Kublai magari non è il luogo giusto, vuoi perchè è una struttura istituzionale, vuoi perchè la sua mission è differente ed è legata al supporto di progetti. Eppure allo stesso tempo Kublai è un potente aggregatore di competenze, un luogo dove si cercano e si danno consigli. Di un marketplace (di freebies, se avete usato Second Life, sapete quanto sono importanti i freebies) si tratta. Mi chiedo che cosa potrebbe succedere se la oltre alla dimensione di suggerimenti, venisse attivato un vero e proprio marketplace di competenze..... Vabbè aspetto un vostro feedback su questa idea........mi sono già dilungato a lungo.....

Commenti

  1. Avatar di Pierluigi
    Pierluigi
    13 dicembre 2009 alle 19:00

    @alberto
    In effetti Kublai funziona bene e la sua mission è molto chiara.
    Tuttavia a stimolare il mio ragionamento sono due cose in particolare:
    1. Le startup (e ancora di più i progetti) richiedono personale. Richiedono competenze di vario livello. Dal programmatore, al tecnico, dal marketing, al commerciale
    2. Le competenze generano valore. E quindi possono essere date in cambio di reputazione. E/o di denaro.

    Non voglio dire che non esistano la generosità, l’altruismo e il disinteresse. Anzi sono il motore del web 2.0, insieme a passione e dedizione. Tuttavia, spesso accanto a queste motivazione, c’è anche il desiderio di incontrare partners professionali e collaboratori per le proprie attività

    Kublai da un certo punto di vista aggrega sia le startup/idee che hanno bisogno di qualcosa (domanda) che le persone in grado di dare risposte (offerta). E’ un marketplace straordinario in potenza. Come dici tu i mercati esistono già e funzionano.

    La domanda che ti pongo e pongo anche ai Kublaians è: questi mercati non potrebbe essere portati in superficie e resi trasparenti su Kublai. Non si potrebbero creare dei marketplace di domanda / offerta di servizi con delle sezioni dedicate? oppure creare dei meccanismi per cui tutto quello che avviene nascostamente diventi invece chiaro e alla luce del sole.

    Inavvertitamente avevo quasi innescato il meccanismo, postando la richiesta di un community manager per il mio sito Koinup…….stessa cosa, aveva fatto Augusto, postando una richiesta di lavoro per un posto di marketing manager per il suo progetto Critical City…….

    Sono semi, che forse dicono qualcosa……mi piacerebbe avere ulteriori feedback sulla discussione…..

Lascia un commento

Devi essere loggato per inserire un commento.